Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

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Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva Prof.ssa Villani Maria Rosaria Prof.ssa Sorge Antonella

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Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

Prof.ssa Villani Maria Rosaria

Prof.ssa Sorge Antonella

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POF, PTOF PEI, PDP, BES, DSA, PAI, GLI…

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Si tratta di una categoria di disturbi in cui rientrano dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia. Vengono diagnosticati da psicologi e/o neuropsichiatri. La loro identificazione è di pertinenza del settore sanitario. In tale contesto clinico si cercherà di comprendere le caratteristiche della persona (punti di forza e debolezza, eventuali altre difficoltà associate ecc.), in base alle quali la scuola dovrà adottare le strategie didattiche opportune (inclusi, quando necessario, strumenti compensativi e dispensativi) e dovrà elaborare un piano didattico personalizzato (PDP).

DSA

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Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali sono tutti quegli alunni che evidenziano una difficoltà nell’apprendimento e nella partecipazione sociale, rispetto alla quale è richiesto un intervento didattico mirato, individualizzato e personalizzato, nel momento in cui le normali misure e attenzioni didattiche inclusive non si dimostrano sufficienti a garantire un percorso educativo efficace.

CHI SONO GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)?

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Il concetto di Bisogno Educativo Speciale (BES) quindi descrive una macrocategoria che comprende dentro di sé tutte le possibili difficoltà educative e apprenditive degli alunni.

CHI SONO GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)?

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Tra queste, le situazioni di disabilità certificata secondo la Legge 104/92, quelle legate a difficoltà che si presentano in caso di DSA, di disturbo da deficit di attenzione/iperattività e in altre condizioni di problematicità psicologica, comportamentale, relazionale e apprenditiva di origine socioculturale e linguistica, così come in tutti i casi in cui è ancora in corso la procedura diagnostica, ma il bisogno educativo è già emerso nella quotidianità scolastica.

CHI SONO GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)?

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Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica, che delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà.

Direttiva 27/12/2012

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La Direttiva estende pertanto a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003.

Direttiva 27/12/2012

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Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare – secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata - le strategie di intervento più idonee e i

criteri di valutazione degli apprendimenti.

Direttiva 27/12/2012

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È necessario che l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato per un alunno con Bisogni Educativi Speciali sia deliberata in Consiglio di classe - ovvero, nelle scuole primarie, da tutti i componenti del team docenti - dando luogo al PDP, firmato dal Dirigente scolastico (o da un docente da questi specificamente delegato), dai docenti e dalla famiglia.

Direttiva 27/12/2012

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Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Consiglio di classe o il team dei docenti motiveranno opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche; ciò al fine di evitare contenzioso.

Direttiva 27/12/2012

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Inclusione

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Secondo la C.M. n° 8 del 6 marzo 2013 l’area dei Bisogni Educativi Speciali (BES) comprende: “lo svantaggio sociale e culturale, i disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, le difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”.

Chi sono gli studenti con BES?

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Per quanto riguarda gli alunni in possesso di una diagnosi di DSA rilasciata da una struttura privata, si raccomanda - nelle more del rilascio della certificazione da parte di strutture sanitarie pubbliche o accreditate – di adottare preventivamente le misure previste dalla Legge 170/2010, qualora il Consiglio di classe o il team dei docenti della scuola primaria ravvisino e riscontrino, sulla base di considerazioni psicopedagogiche e didattiche, carenze fondatamente riconducibili al disturbo.

Alunni con DSA e disturbi evolutivi specifici

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Tali tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi (come ad es. una segnalazione degli operatori dei servizi sociali), ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche.

Area dello svantaggio socioeconomico, linguistico e

culturale

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Individuazione

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PdP

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Strategie

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Erickson ha individuato 7 dimensioni dell’azione didattica, su cui è possibile agire per incrementare i livelli di inclusione in classe e migliorare le condizioni di apprendimento di tutti gli alunni.

Come promuovere l’inclusione in classe? Quali strategie funzionano meglio?

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I compagni di classe sono la risorsa più preziosa per attivare processi inclusivi. Fin dal primo giorno è necessario incentivare e lavorare su collaborazione, cooperazione e clima di classe. In particolare sono da valorizzare le strategie di lavoro collaborativo in coppia o in piccoli gruppi.

L’apprendimento non è mai un processo solitario, ma è profondamente influenzato dalle relazioni, dagli stimoli e dai contesti tra pari.

Come promuovere l’inclusione in classe? Quali strategie funzionano meglio?

1. La risorsa compagni di classe

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Per valorizzare le differenze individuali è necessario essere consapevoli e adattare i propri stili di comunicazione, le forme di lezione e gli spazi di apprendimento. Inoltre, adattare significa variare i materiali rispetto ai diversi livelli di abilità e ai diversi stili cognitivi presenti in classe. L’adattamento più funzionale è basato su materiali in grado di attivare molteplici canali di elaborazione delle informazioni, dando aiuti aggiuntivi e attività a difficoltà graduale. L’adattamento di obiettivi e materiali è parte integrante del PEI e del PDP.

Come promuovere l’inclusione in classe? Quali strategie funzionano meglio?

2. L’adattamento come strategia inclusiva

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Per attivare dinamiche inclusive è fondamentale potenziare le strategie logico-visive, in particolare grazie all’uso di mappe mentali e mappe concettuali. Per gli alunni con maggiori difficoltà sono di grande aiuto tutte le forme di schematizzazione e organizzazione anticipata della conoscenza e, in particolare, i diagrammi, le linee del tempo, le illustrazioni significative e le flashcard delle regole, così come la valorizzazione delle risorse iconografiche, degli indici testuali e dell’analisi delle fonti visive.

Come promuovere l’inclusione in classe? Quali strategie funzionano meglio?

3. Strategie logico-visive, mappe, schemi e aiuti visivi

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Processi cognitivi e funzioni esecutive come attenzione, memorizzazione, pianificazione e problem solving consentono lo sviluppo di abilità psicologiche, comportamentali e operative necessarie all’elaborazione delle informazioni e alla costruzione dell’apprendimento.

Allo stesso tempo, una didattica realmente inclusiva deve valorizzare i diversi stili cognitivi presenti in classe e le diverse forme di intelligenza, sia per quanto riguarda gli alunni, sia per quanto riguarda le forme di insegnamento.

Come promuovere l’inclusione in classe? Quali strategie funzionano meglio?

4. Processi cognitivi e stili di apprendimento

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Sviluppare consapevolezza in ogni alunno rispetto ai propri processi cognitivi è obiettivo trasversale a ogni attività didattica. L’insegnante agisce su quattro livelli di azione metacognitiva, per sviluppare strategie di autoregolazione e mediazione cognitiva e emotiva, per strutturare un metodo di studio personalizzato e efficace, spesso carente negli alunni con difficoltà.

Come promuovere l’inclusione in classe? Quali strategie funzionano meglio?

5. Metacognizione e metodo di studio

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Le emozioni giocano un ruolo fondamentale nell’apprendimento e nella partecipazione. È centrale sviluppare una positiva immagine di sé e quindi buoni livelli di autostima e autoefficacia e un positivo stile di attribuzione interno. La motivazione ad apprendere è fortemente influenzata da questi fattori, così come dalle emozioni relative all’appartenenza al gruppo di pari e al gruppo classe.

L’educazione al riconoscimento e alle gestione delle proprie emozioni e della propria sfera affettiva è indispensabile per sviluppare consapevolezza del proprio sé.

Come promuovere l’inclusione in classe? Quali strategie funzionano meglio?

6. Emozioni e variabili psicologiche nell’apprendimento

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In una prospettiva inclusiva la valutazione deve essere sempre formativa, finalizzata al miglioramento dei processi di apprendimento e insegnamento. È poi necessario personalizzare le forme di verifica nella formulazione delle richieste e nelle forme di elaborazione da parte dell’alunno. La valutazione deve sviluppare processi metacognitivi nell’alunno e, pertanto, il feedback deve essere continuo, formativo e motivante e non punitivo o censorio.

Come promuovere l’inclusione in classe? Quali strategie funzionano meglio?

7. Valutazione, verifica e feedback

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L’obiettivo delle didattica inclusiva è far raggiungere a tutti gli alunni il massimo grado possibile di apprendimento e partecipazione sociale, valorizzando le differenze presenti nel gruppo classe: tutte le differenze, non solo quelle più visibili e marcate dell’alunno con un deficit o con un disturbo specifico.

CHE COSA SI INTENDE PER DIDATTICA INCLUSIVA?

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Le differenze sono alla base dell’azione didattica inclusiva e, come tali, non riguardano soltanto le differenze degli alunni, ma anche quelle negli stili di insegnamento dei docenti. Come gli alunni non imparano tutti nello stesso modo, così gli insegnanti non insegnano con lo stesso stile. Nella prospettiva della didattica inclusiva, le differenze non vengono solo accolte, ma anche stimolate, valorizzate, utilizzate nelle attività quotidiane per lavorare insieme e crescere come singoli e come gruppo.

Le differenze

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•Riconosce che tutti i bambini imparano in maniera diversa.

•Aiuta i bambini a utilizzare i propri stili individuali di apprendimento.

•Riconosce che molte «difficoltà» di apprendimento sono spesso «differenze» di apprendimento e che queste ultime possono essere affrontate con opportune modifiche dei metodi, dei materiali e degli approcci.

•Ha consapevolezza dei bisogni educativi speciali di un numero sempre crescente di bambini che apprendono in modo non tradizionale e che hanno difficoltà in alcuni ambiti dell’apprendimento.

Una scuola a “misura di BES”:

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•Stimola i bambini a esplorare idee, concetti e strategie secondo il proprio stile di apprendimento.

•Permette ai bambini di raggiungere buoni risultati scolastici, ma più di questi ritiene importante che gli alunni sviluppino fiducia in se stessi e autonomia.

•Pone tutti gli alunni nella condizione di poter dare il meglio di sé.

•Considera i genitori come partner.

•Gode della fiducia dei genitori.

•Non soltanto è «a misura di BES», ma anche «a misura di apprendimento».

Una scuola a “misura di BES”:

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Gli strumenti compensativi, primo tra tutti il computer, sono strumenti didattici e tecnologici utili a rendere più fruttuosa e agevole l’espressione delle proprie potenzialità e dei propri talenti. Spesso sono strumenti aumentativi, nel senso che consentono di portare a termine attività che risulterebbero oltremodo difficili. Non hanno lo scopo di pareggiare i conti, ma permettono a chi li utilizza di raggiungere il massimo obiettivo formativo possibile.

Uno strumento compensativo fa fare meno fatica, ma non elimina certamente il problema: leggere con un carattere ingrandito, ad esempio, non ci esime dalla lettura, ma la rende più facilmente accessibile. Ci si stanca di meno e si riesce a lavorare per più tempo.

Strumenti Compensativi Che cosa sono?

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•Libro cartaceo Anche il libro cartaceo può diventare un alleato e non un nemico se contiene molte immagini, titoli e parole in neretto, un carattere di scrittura chiaro e funzionale, dizionari con spiegazioni di termini specifici, parole chiave, organizzatori che anticipano i contenuti del capitolo (organizzati in mappe concettuali con immagini o schemi comprensibili), box riassuntivi con concetti chiave, evidenziature colorate, ecc. •Spaziatura e margine non giustificato a destra La spaziatura è importante per un dislessico: tra le righe ci deve essere una giusta distanza funzionale tra le righe (almeno interlinea una e mezza) ed è preferibile che il margine a destra non sia giustificato. •Cambio di grandezza e tipo di carattere Il carattere più leggibile per un dislessico sembra essere ARIAL con grandezza 14. •Il segna-riga Finestrella in cartoncino, facile da creare, che permette di procedere sulla riga evidenziando solo la parte che viene letta. In tal modo si evita di saltare la riga e di eliminare l’interferenza nel campo visivo data dalle parole scritte che precedono e seguono la parte letta.

Strumenti Compensativi Che cosa sono?

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•PC Lo strumento informatico più comune e indispensabile per una persona dislessica. •Stampante Non ci può essere computer senza stampante: qualsiasi lavoro prodotto dal ragazzo al PC viene convertito in materiale cartaceo e inserito nel raccoglitore o nel quaderno. •Scanner Strumento tecnologico che serve a digitalizzare un testo scritto cartaceo per poter utilizzare la sintesi vocale. •Fotocopiatrice con ingrandimento Fotocopiare una pagina del libro cartaceo con la possibilità di ingrandire il carattere permette di leggere con maggiore facilità e di evidenziare (senza la preoccupazione di rovinare il libro) le parti più importanti da studiare. Il colore facilita il ricordo. •Sintesi vocale La voce del computer che trasforma un testo digitale scritto in testo letto verbalmente. Permette di leggere con le orecchie e con gli occhi contemporaneamente (essendo il testo sotto gli occhi con eventuale evidenziatura delle parole lette). Permette di modificare la velocità di lettura, di ritornare indietro e di risentire la parte letta. •Libri digitali È la fotocopia del testo cartaceo in formato digitale PDF, necessario per l’utilizzo della sintesi vocale. È possibile richiedere all’Associazione Italiana Dislessia (AID) i testi scolastici in formato audio (www.libroaid.it).

Strumenti Compensativi Che cosa sono?

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•Libro parlato e audiolibri Testi in formato audio. Attraverso CD o Mp3 è possibile ascoltare anche un romanzo classico e in tal modo ampliare il lessico e migliorare la sintassi e l’esposizione orale. Unico neo, essendoci solo il canale uditivo-verbale, diventa difficile mantenere a lungo l’attenzione. •Dizionari digitali Dizionari on-line che permettono di accedere rapidamente a una parola e al suo significato, eliminando il dizionario cartaceo e l’ordine alfabetico, onerosi e improponibili ai dislessici. •Dizionari madrelingua Dizionari on-line che permettono di accedere rapidamente al significato di una parola straniera. •Sintesi vocale madrelingua Permette di ascoltare un testo scritto in lingua straniera, di allenare l’ascolto in lingua originale e di potenziare la comprensione. •Traduttore portatile Consente l’accesso veloce e agevole al contenuto scritto in lingua straniera. Può essere usato anche come dizionario.

Strumenti Compensativi Che cosa sono?

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•Computer con videoscrittura Il computer è il mezzo che motiva maggiormente alla scrittura. Avvalersi della videoscrittura significa scrivere utilizzando la tastiera del computer. Essa agisce su tre livelli: sulla scrittura vera e propria, sul ricontrollo ortografico e morfosintattico, sulla lettura in itinere del testo. •Controllore ortografico Permette di effettuare un controllo on line (sul compito) e di correggere immediatamente l’errore scegliendo e cliccando sulla parola corretta che compare sulla finestra. •Suggeritore ortografico Consente una riflessione e un controllo metacognitivo immediato, attraverso una presa di coscienza dell’esatta forma ortografica del termine in questione. Vedere immediatamente la parola scritta correttamente facilita la memorizzazione del cosiddetto lessico ortografico. •Sintesi vocale Permette di lavorare non solo visivamente, ma anche uditivamente mentre si scrive. In tal modo si ha l’esatta sequenza fonologica della parola.

Per la disortografia

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•Quaderni speciali per la disgrafia

Quaderni le cui righe (dalla prima elementare alla quinta) sono evidenziate in azzurro per facilitare la corretta gestione visuo-spaziale del foglio.

•Quaderni a quadrettoni

I classici quaderni a quadretti 2X2 cm per la classe prima, ma che possono essere molto utili anche in classi successive perché facilitano l’incolonnamento e la grafia dei numeri (se si aumenta la dimensione del numero diventa anche più leggibile e si evitano errori di trascrizione).

•Penne ergonomiche

Penne a sfera dotate di un’impugnatura che permette l’esatta prensione a tre dita.

•Impugna facile

Anelli in gomma che vengono inseriti in penne o matite e che permettono l’appoggiatura ergonomica del dito indice e medio facilitando la prensione corretta a tre dita.

Per la disgrafia

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•Forbici per mancini

Normali forbici, ma specifiche per i mancini.

•Penna elettronica

Penna che si utilizza unicamente con appositi quaderni. Mentre si prendono degli appunti (scritti o disegnati) la penna registra la voce dell’insegnante. La registrazione viene sincronizzata con quello che si scrive o si disegna in un preciso momento. Si può riascoltare la registrazione quando si vuole, semplicemente toccando con la penna quanto si è scritto. È un validissimo aiuto per sistemare con maggiore facilità gli appunti, risentire una spiegazione evitando di trascrivere in bella gli appunti (spesso, per un disgrafico, incomprensibili).

Per la disgrafia

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•Tavola pitagorica

Evita la fatica e il sovraccarico della memoria di lavoro nel recupero nella memoria a lungo termine della tabellina corretta.

•Tabelle compensative delle misure, delle formule geometriche, chimiche, delle procedure

Mediatori cartacei che facilitano l’apprendimento della matematica, della geometria, della chimica, della fisica, della grammatica.

•La linea dei numeri

Strumento che consente d’individuare con facilità il valore posizionale dei numeri nella linea numerica.

•Orologio parlante

Orologio che comunica vocalmente l’ora esatta.

Per la discalculia

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•Calcolatrice

Il più antico, comune e utilizzato strumento compensativo per il calcolo.

•Calcolatrice nel computer

Calcolatrice inserita nel computer, Ipad o nel telefono.

•Calcolatrice parlante

Calcolatrice con sintesi vocale numerica, adatta per effettuare calcoli e per evitare gli errori di scrittura di numeri o di simboli e segni grafici.

•Fogli elettronici di calcolo

Fogli elettronici tipo Excel che facilitano i conteggi sia semplici che complessi, come ad es. sommatorie, media, deviazione standard, ecc.

Per la discalculia

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Questo documento deve contenere in particolar modo: le strategie e le metodologie didattiche utilizzate, le misure compensative e dispensative adottate e le indicazioni per la valutazione degli apprendimenti durante le verifiche nel corso dell’anno, durante le prove Invalsi e gli Esami di Stato.

PdP

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Il PDP è un documento che deve essere scritto dagli insegnanti, dopo essersi confrontati con gli specialisti che seguono l’allievo e i genitori.

Da chi deve essere compilato il PDP?

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nelle Linee Guida che accompagnano la Legge 170/2010 si dichiara che il PdP deve contenere:

1. Dati anagrafici dell’alunno.

2. Tipologia di disturbo.

3. Attività didattiche individualizzate.

4. Attività didattiche personalizzate.

5. Strumenti compensativi utilizzati.

6. Misure dispensative adottate.

7. Forme di verifica e valutazione personalizzate

Le parti del PDP

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Progettare in funzione dell’inclusione

Il Collegio dei docenti ha il compito di definire il curricolo in direzione inclusiva, capace di rispondere ai bisogni di tutti e di ciascuno e tenendo conto dei due criteri della individualizzazione e della personalizzazione, come prescritto anche, ad esempio per la scuola del primo ciclo, dalle Indicazioni Nazionali (2012).

Page 47: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

Didattica inclusiva

E’ soprattutto sul piano della classe che si realizza pienamente l’inclusione.

Una didattica realmente inclusiva, centrata sui bisogni e sulle risorse personali, deve riuscire a rendere ciascun alunno protagonista dell’apprendimento qualunque siano le sue capacità, le sue potenzialità e i suoi limiti.

Va favorita la costruzione attiva della conoscenza, attivando le personali strategie di approccio al “sapere”, rispettando i ritmi e gli stili di apprendimento e assecondando i meccanismi di autoregolazione.

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La progettazione degli interventi

riguarda tutti gli insegnanti l’intera comunità scolastica è chiamata ad organizzare i

curricoli in funzione dei diversi stili o delle diverse attitudini, a gestire in modo alternativo le attività d’aula, a favorire e potenziare gli apprendimenti e ad adottare i materiali e le strategie didattiche adeguate ai reali bisogni degli alunni.

è necessario dotarsi di strumenti per lavorare contemporaneamente lungo diverse direzioni: sul clima della classe, sulle metodologie e le strategie didattiche e soprattutto sulla relazione tra apprendimento-insegnamento.

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Sviluppo di competenze digitali per un utilizzo esperto delle ICT (Information and Communication Technologies)

Uso consapevole degli strumenti tecnologici Uso delle tecnologie come strumenti di realizzazione di

metodologie didattiche Rimozione degli ostacoli che rendono le ICT inaccessibili,

con particolare riguardo alle persone con Bisogni Educativi Speciali (BES)

Utilizzo degli strumenti compensativi adeguati alle esigenze dell’utenza

Realizzazione dell’inclusione digitale

Le nuove tecnologie per la didattica

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Piano Nazionale Scuola Digitale

ha come obiettivo la realizzazione un percorso di innovazione e digitalizzazione come previsto dalla riforma della scuola (L.107 del 13 luglio 2015)

prevede 35 azioni

non si occupa (solo) di tecnologia, ma indica il lavoro necessario per ripensare la didattica, gli ambienti di apprendimento, le competenze degli studenti, la formazione dei docenti

si propone di cambiare gli ambienti di apprendimento per rendere l’offerta educativa e formativa coerente con i cambiamenti della società e con le esigenze e i ritmi veloci del mondo contemporaneo.

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…Gli spazi devono preparare ad un apprendimento che accompagni per la vita, e devono farlo con tutti i nostri studenti protagonisti, nessuno escluso (non uno di meno). Anzi, le tecnologie abilitanti e metodologie attive sono agenti determinanti per rimuovere gli ostacoli, a favore di un’inclusione a 360 gradi, dalle problematiche relative alle disabilità, ai bisogni educativi speciali, agli studenti impossibilitati alla normale frequenza scolastica.

Un modo più ampio di leggere l’e-inclusion in cui gli ambienti innovativi ed informali integrano non solo tecnologie dedicate, ma soluzioni assistive, a favore di tutti, facilitando relazioni e processi senza distinzioni di condizione…

PNSD SPAZI E AMBIENTI PER L'’APPRENDIMENTO Azione #4 - Ambienti per la didattica digitale integrata (pag.42)

Page 53: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

..In questa visione di scuola digitale, perciò, è il modo di disegnare gli spazi ad essere centrale, insieme alla flessibilità delle configurazioni, alla capacità di passare da una configurazione didattica ad un’altra. Questa visione deve quindi essere leggera, sia fisicamente che economicamente, e maggiormente distribuita nei vari ambienti scolastici…

PNSD SPAZI E AMBIENTI PER L'’APPRENDIMENTO Azione #4 - Ambienti per la didattica digitale integrata (pag.42)

Page 54: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

Tecnologie e bisogni educativi speciali

Computer e ausili specifici • per comunicare, lavorare, scrivere, studiare; • per migliorare la qualità della vita e aumentare l’autonomia • per migliorare le capacità comunicative e le capacità sensorie

Tecnologie assistive: ausili per l’assistenza delle persone con disabilità nello svolgimento delle attività quotidiane Tecnologie adattive: Ausili per l’adattamento di contenuti alla fruzione dell’utente con bisogni educativi speciali (es. un software che converte il testo scritto in formato audio)

Page 55: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

Fasi processo di insegnamento/ apprendimento

Osservazione degli stili di

apprendimento

Definizione del percorso didattico nel

rispetto degli stili cognitivi e dei bisogni

formativi di tutti gli alunni

Definizione metodologie e

strategie didattiche

Definizione ambiente di

apprendimento

Definizione delle modalità di utilizzo

delle tecnologie

Realizzazione percorsi didattici

inclusivi

Valutazione efficacia/efficienza

del percorso didattico

Definizione eventuali interventi

correttivi

Percorsi didattici per l’inclusione

Page 56: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

Percorsi didattici individualizzati e

personalizzati

Strumenti compensativi

Uso autonomo e consapevole del

computer

Sofware didattici e compensativi, sintesi vocale,tabelle,formulari, libri parlanti e digitali, mappe,…

Strumenti dispensativi

Flessibilità dei tempi e

dell’assegnazione delle consegne

Più valore al

contenuto che alla forma

Verifiche orali piuttosto che

scritte

BES e DIDATTICA INCLUSIVA

Page 57: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

QUADRO RIASSUNTIVO DEGLI STRUMENTI COMPENSATIVI

(legge 170/10 e linee guida 12/07/11)

Utilizzo di computer e tablet (possibilmente con stampante)

Utilizzo di programmi di video-scrittura con correttore ortografico (possibilmente vocale) e con tecnologie

di sintesi vocale (anche per le lingue straniere)

Utilizzo di risorse audio (file audio digitali, audiolibri…).

Utilizzo del registratore digitale o di altri strumenti di registrazione per uso personale

Utilizzo di ausili per il calcolo (tavola pitagorica, linee dei numeri…) ed eventualmente della calcolatrice con foglio

di calcolo (possibilmente calcolatrice vocale)

Utilizzo di schemi, tabelle, mappe e diagrammi di flusso come supporto durante compiti e verifiche scritte

Utilizzo di formulari e di schemi e/o mappe delle varie discipline scientifiche come supporto durante compiti e

verifiche scritte

Utilizzo di mappe e schemi durante le interrogazioni, eventualmente anche su supporto digitalizzato (presentazioni

multimediali), per facilitare il recupero delle informazioni

Utilizzo di dizionari digitali (cd rom, risorse on line)

Utilizzo di software didattici e compensativi (free e/o commerciali)

Altro_______________________________________________________________________

Page 58: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

Strumenti compensativi

Aiutano a svolgere la parte automatica della consegna consentendo la focalizzazione di componenti attentive su compiti cognitivi più complessi

Possono avere importanti ripercussioni sulla velocità e/o correttezza dell’esecuzione della consegna

Page 59: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

Mappe (Vue, Cmpas, Freemind)

Sintesi vocale - Text to speach (Leggi per me, Balabolka, Jaws ecc.)

Riconoscimento vocale - Speach to text (Google, AlphaReader, Dragon Naturally Speaking, Talk Typer)

Videoscrittura (Facilitoffice), Smart pen per registrare l'audio collegandolo al testo che si scrive.

Utilizzo di “facilitatori” (Es. Font per alta leggibilità http://www.biancoeneroedizioni.com)

Vue: http://vue.tufts.edu/

Leggi per me: https://sites.google.com/site/leggixme/home

Facilitoffice: http://www.facilitoffice.org/jm/

Speach to text: es. google …

Software

Page 60: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

Software LIM Software per la realizzazione di organizzatori grafici: Mappe

mentali, Mappe concettuali contenenti testo o immagini (Cmap , PowerPoint)

Software per la scansione di immagini e il riconoscimento ottico dei caratteri (OCR)

Software specifici per DSA come Carlo Mobile PRO, SuperMappe, SuperQuaderno, EPICo, Personal Reader di Anastasis, Dragon Naturally Speaking (riconoscimento vocale), Facilitoffice, Leggi per me, VUE

Applicazioni per tablet, Iphone, smartphone con sistema operativo Android o Windows Phone

Software e applicazioni

Page 61: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

DIDATTICA INCLUSIVA

Metacognizione

Mappe mentali Mappe concettuali

Cooperative learning

Cloud computing

Social network

Blog

Flipped classroom

Strumenti di ricerca,

condivisione, visualizzazione

Strumenti tecnologici per la realizzazione di metodologie didattiche inclusive

Page 62: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

Mappe mentali

Strumento per la generazione e la rappresentazione delle idee e del pensiero mediante associazioni.

Mappe concettuali

Rappresentazione grafica di concetti

espressi in forma sintetica (parole-concetto) all’interno di forme geometriche (nodi) collegate tra loro da frecce (orientate) che esplicitano le relazioni tra i concetti attraverso parole-legame (verbi, preposizioni, avverbi, congiunzioni, mai frasi intere).

per apprendere in modo più significativo rispetto alla pura memorizzazione

per strutturare un percorso di ricerca.

Strategie metacognitive - Mappe

Page 63: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

Mappe mentali • Vengono utilizzate per pianificare progetti, per raccogliere e organizzare i pensieri, per il brainstorming, per prendere appunti, come supporto alla comunicazione di un’idea e alla memorizzazione di informazioni • Si parte da un’idea centrale e si sviluppa la mappa secondo una logica radiale

Page 64: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

Risorse software per la creazione di mappe mentali

http://freemind.sourceforge.net

Per approfondimenti sull’uso di freemind: http://www.youtube.com/watch?v=Ba2QaZv3Kv8

Page 65: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

Costruzione mappa con Mindomo Mindomo può essere utilizzato on line o in versione Desktop, propone un ambiente di lavoro intuitivo, consente di cercare un'immagine da Google o un video su YouTube direttamente dall'interfaccia, è possibile registrare una clip audio, aggiungere link o allegati e persino emoticon.

Page 66: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

Mappe concettuali

Rappresentazione grafica di concetti

espressi in forma sintetica (parole-concetto) all’interno di forme geometriche (nodi) collegate tra loro da frecce (orientate) che esplicitano le relazioni tra i concetti attraverso parole-legame (verbi, preposizioni, avverbi, congiunzioni, mai frasi intere).

Si utilizzano per:

- Sistemare le conoscenze

- Organizzare le idee per un tema o una relazione

- Analizzare un testo letto

- Sintetizzare un argomento di studio

- Verificare quanto è stato appreso

Page 67: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

Mappe concettuali

Esempio:

Costruzione della mappa concettuale di un testo utilizzando la LIM

- L’insegnante invita gli alunni a leggere il testo con attenzione

- Gli alunni, a gruppi o insieme davanti alla LIM, dividono il testo secondo i diversi argomenti trattati

- Si cercano le parole chiave (concetti della mappa) e le relazioni esistenti tra i diversi concetti

- Si rappresenta graficamente la mappa utilizzando eventualmente un software specifico

Page 68: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

Costruzione mappa concettuale con CMap

Il ciclo dell’acqua

Page 69: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

L’uso delle Mappe e, più in generale, quello che viene chiamato il visual

learning, migliora l’apprendimento e i risultati scolastici degli studenti di tutte le

età e in tutte le materie perchè facilitano la comprensione e la

memorizzazione, l’organizzazione del pensiero e dell’apprendimento..

SUPERMAPPE EVO

Page 70: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

SuperMappe è il software per costruire Mappe Multimediali, cioè mappe concettuali, mappe mentali o schemi che contengono elementi multimediali.

Software e applicazioni SuperMappe

Page 71: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

ePico! è un software dotato di un potente editor, con funzioni innovative ed efficaci per il riassunto e lo studio, per la correzione ortografica e la lettura a più voci. E’ integrabile con software specifico per il riconoscimento ottico dei caratteri (OCR)

Software e applicazioni ePico

Page 72: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

Apps per la creazione di mappe mentali -Mindboard

MindBoard Free è un’applicazione gratuita per creare mappe mentali con dispositivi Android.

Si possono creare originare mappe mentali attraverso il disegno a mano libera e oppure digitando sullo schermo. Tutte le mappe create in MindBoard possono essere salvate in Google Drive. Una volta che la mappa mentale è stata salvata nell’account Google Drive è possibile aprirla con qualsiasi altro dispositivo.

https://play.google.com/store/apps/details?id=jp.osima.android.mindboardfree

Page 73: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

Apps per la creazione di mappe mentali -Mindboard

Page 75: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

DSA Board è una scrivania virtuale dove leggere con

l’ausilio della sintesi vocale, risolvere puzzle e memory e

creare mappe concettuali. DSA Board raccoglie, in un

unico portale web, i principali strumenti multimediali a

supporto dello studio di bambini e ragazzi con difficoltà

dell’apprendimento. Per potere utilizzare la piattaforma è

necessario registrarsi all’indirizzo http://dsa.areato.org o

accedere all’area demo con le credenziali nome utente:

rdemo password:rdemo

DSA Board

Page 76: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

SuperQuaderno è un editor di testi con oggetti multimediali e sintesi vocale che facilita l’apprendimento della letto-scrittura.

Software e applicazioni SuperQuaderno

Page 77: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

Facilitoffice è un applicativo che integra i due più

comuni pacchetti Office per Windows, Open Office e

Microsoft Office, con diverse funzioni aggiuntive per

l'uso didattico e compensativo.

Software e applicazioni FacilitOffice

Page 78: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

Strumenti per la dislessia

Attraverso il sito www.libroaid.it. è possibile, in presenza di una diagnosi di DSA, avere a disposizione i libri in formato digitale.

Link utili

https://sites.google.com/site/dislessiapassodopopasso2/home

www.lineeguidadsa.it

http://www.aiditalia.org/

www.dafont.com

www.biancoeneroedizioni.com

http://www.angolomanzoni.it/

http://www.libroparlato.org/

http://www.istruzione.it/web/istruzione/dsa

www.faresapere.it

http://www.dislessiainrete.org/

http://www.sd2.itd.cnr.it/index.php?r=site/ricerca#f4221ceccb

Strumenti tecnologici per DSA

Page 79: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

Carlo Mobile è un insieme di applicazioni raggruppate in un’unica interfaccia, ideate per aumentare il grado di autonomia delle persone che privilegiano l’apprendimento attraverso il canale uditivo.

Carlo Mobile PRO gestisce libri digitali PDF e li legge direttamente all'interno del testo del PDF in modalità "karaoke".

Personal Reader ha funzioni simili a Mobile Pro ma risiede su chiavetta USB (la versione MAP+, la più completa, ha anche SuperMappe al proprio interno).

DSA- Software e applicazioni CarloMobile

Page 80: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

Balabolka (free)converte testi in audio. La riproduzione si controlla con i tasti standard ("play/pausa/stop"). Il programma legge ad alta voce il contenuto degli appunti, cambia le impostazioni del carattere e colore, controlla l’ortografia, gestisce il processo di lettura dal system tray (l’area dei programmi attivi). Scaricabile da http://balabolka.forumer.it/

Software e applicazioni Balabolka

Page 83: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

Software di gestione della voce Voki che consente di creare video attraverso un’applicazione disponibile nel WEB www.voki.com

Software e applicazioni VOKI

Page 85: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

Applicazioni utili per uso didattico scaricabili da Google Play: Evernote Mindmapping Calcolatrice parlante OCR Instantly Free Ivona giorgio Mindboard Mindmaster Da App Store, (per scaricare app su Iphone e IPad Apple) Scanner Pro by Readdle un’applicazione che permette di scansionare

documenti e salvarli in PDF Aritmeticando Dragondictation Popplet

Applicazioni per dispositivi mobili (Tablet, Smartphone, Iphone, Ipad)

Page 86: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

OCR Instantly Free è un’applicazione che trasforma il tablet o lo smartphone in uno scanner per documenti con riconoscimento dei caratteri (OCR). Permette la conversione di documenti acquisiti dalla fotocamera in un testo normale. Può essere scaricata da Google Play.

RICONOSCIMENTO OTTICO CARATTERI (OCR) E SINTESI VOCALE

Page 87: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

IVONA GIORGIO è un’applicazione per la conversione di testi in audio su dispositivi mobili. Può essere scaricata da Google Play. Per utilizzo su computer: http://www.ivona.com

IVONA GIORGIO

Page 88: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

IoParlo è un programma di comunicazione assistita per iPhone. Grazie alle capacità di sintesi vocale della libreria MBROLA e alla libreria dei simboli PECS di SymbolStix, è possibile scrivere frasi, ascoltarle con la voce sintetizzata e visualizzare i simboli grafici corrispondenti. Nella modalità PCS è possibile anche costruire semplici frasi scegliendo ad ogni passo tra poche scelte visualizzate in modo grafico. Per inserire le immagini personalizzate: nell'area Scrivi&Parla, digitare la parola e premere Parla, poi cliccare e tenere premuto sulla parola a cui associare la nuova immagine. Per modificare l'elenco dei simboli PCS, premere e tenere premuto sull'elenco di simboli al livello desiderato. Descrizione tratta da: https://itunes.apple.com/it/app/ioparlo/id406247136?mt=8

IO PARLO

Page 89: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

Apprendimento cooperativo Le attività didattiche possono raggiungere tutti valorizzando le caratteristiche di ciascuno. Esempio di attivita’ Comprensione del significato di un brano in una classe con alunni DSA e allievi con BES (es. Ansia da prestazione e disturbo del linguaggio ma buone capacità grafiche) Proposta Si predispongono attività didattiche per piccoli gruppi organizzandoli in modo che gli alunni svolgano compiti adeguati alle loro caratteristiche personali: l’alunno con ansia da prestazione che però legge bene leggerà il paragrafo, l’alunno con DSA spiega cosa ha capito, insieme individuano le parole chiave che saranno riportate in una mappa realizzata dall’alunno che ha buone capacità grafiche

USO DEGLI STRUMENTI PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA

ATTIVITA’ DIDATTICHE COOPERATIVE

Page 90: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

- leggere insieme il paragrafo attraverso la sintesi vocale utilizzando la LIM

- evidenziare insieme le parole chiave - organizzare piccoli gruppi che realizzino una mappa concettuale o

mentale con software su computer (CMAP) o su tablet eventualmente associando immagini ai concetti

- visualizzare le mappe realizzate sulla LIM integrando le scelte fatte dai singoli gruppi

- definire una mappa condivisa e metterla a disposizione di tutti per eventuali successive integrazioni o per attività di studio, attraverso sistemi di archiviazione online (Google DOCS, Dropbox….)

- utilizzare, eventualmente, nelle diverse fasi, software compensativo per alunni con DSA (CarloMobile, SuperMappe, SuperQuaderno) con sintesi vocale per consentire la lettura “con le orecchie”.

USO DEGLI STRUMENTI PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA

ATTIVITA’ DIDATTICHE COOPERATIVE

Page 91: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

Riconoscimento vocale Funzionalità di controllo del computer mediante la voce

Per navigare in internet e utilizzare le principali funzionalità del computer o di dispositivi mobili

Per scrivere documenti, email e altro semplicemente dettando al computer

Talk Typer, servizio online gratuito che permette di sfruttare le funzioni di riconoscimento vocale integrate nel browser Google Chrome per scrivere testi via Internet usando la voce. Supporta pienamente la lingua italiana e non necessita di software aggiuntivi per funzionare. https://talktyper.com/it/index.html

Per approfondire: http://www.aranzulla.it/come-dettare-al-pc-32289.html

Page 92: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

Sintesi vocale

Il sintetizzatore vocale permette di leggere per mezzo di un altoparlante o di una cuffia qualunque testo, attraverso comandi specifici da tastiera. Il sintetizzatore può essere utilizzato dalle persone che non conoscono il Braille o che non avendo la sufficiente sensibilità tattile sono impossibilitate ad usare un Display Braille

Page 93: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

Audiolibri

Per un utilizzo efficace di audiolibri è necessario preliminarmente:

prevedere un percorso per l’acquisizione di un metodo di studio veramente efficace e di competenze riguardanti la modalità di ascolto e la concentrazione e la capacità di gestire in modo attivo lo strumento

in caso di produzione autonoma di libri parlati usando la sintesi vocale (con il software TestiMP3*), organizzare opportunamente il file (divisione in capitoli, paragrafi) per consentire un’efficace navigazione

* Testi MP3 è un programma di utilità che converte file di testo ASCII in file MP3 che possono essere ascoltati anche con dispositivi portatili. Per il download di TestiMP3 www.Tranfaglia.org

Per la conversione di documenti inviati tramite e-mail in file formato Braille o audio MP3 è possibile utilizzare il servizio web gratuito RoboBraille

per la fornitura di audiolibri agli studenti ipovedenti è possibile utilizzare il Servizio del libro informatico presso la Biblioteca italiana dei ciechi di Monza

Page 94: Bisogni Educativi Speciali Didattica inclusiva

Disturbi specifici apprendimento

Il software può essere usato:

come strumento di riabilitazione, per attenuare le difficoltà

come strumento di lavoro alternativo, per cercare di svolgere compiti difficili o altrimenti preclusi

Prevedere una formazione all'uso del computer e dei software che si vogliono utilizzare. Ad es. addestramento all'uso della tastiera per rendere più agevole il compito di scrittura (es. software 10dita) http://www.letturagevolata.it/letturagevolata/prodotti-e-servizi/kit-ipovisione/programma-10-dita

Definire chiaramente le difficoltà e le capacità dell’alunno con DSA in modo che gli ausili compensativi di cui ha bisogno con vengano interpretati come comodi privilegi.

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Bu

on

Lavoro

!

Buon Lavoro!