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Numero 9 - 2018 d!rigenza medica 3 Decreti fiscale, semplificazioni, concretezza: tutte le misure per la sanità 5 Il nuovo piano nazionale per le liste d’attesa Il mensile dell’Anaao Assomed Dirigenza Medica - Anno XVII - n. 9 - 2018 - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Roma - www.anaao.it I medici e i dirigenti bocciano la manovra economica 2019. LA PROTESTA CONTINUA CAMPAGNA ISCRIZIONI 2019 Scopri tutti i vantaggi per i nuovi iscritti nell’inserto

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Numero 9 - 2018

d!rigenzamedica

3 Decreti fiscale,semplificazioni,concretezza: tutte le misure per la sanità

5 Il nuovo piano nazionale per le liste d’attesa

Il mensile dell’Anaao Assomed

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I medici e i dirigentibocciano la manovra

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È una bocciatura senza appelloquella che arriva da Carlo Palermo, Se-gretario nazionale dell’Anaao Assomedche, a meno di un mese dalla protestanazionale dello scorso 23 novembre, ènuovamente sul piede di guerra. E in-sieme ai leader dell’Intersindacale me-dica hanno annunciato due nuove gior-nate di mobilitazione per gennaio 2019. Un segnale forte che la categoria ha de-ciso di lanciare perché poco è cambia-to dallo sciopero che, lo ricordiamo, ha

portato il 90% della dirigenza medicae sanitaria a incrociare le braccia: la ri-chiesta di rinnovo del contratto di la-voro fermo da 10 anni è infatti ancorala palo e quanto contenuto nella bozzadi manovra economica (ancora in viadi definizione al momento di andare instampa), non offre segnali di incorag-giamento.“Il contratto di Governo conteneva pas-saggi per noi fondamentali – ha spie-gato Carlo Palermo – ossia che il finan-ziamento del Sistema sanitario nazio-nale devesse essere adeguato andandoanche a recuperare le risorse perse ne-gli anni passati. Ma per quanto riguar-da il 2019, di fatto, sul piatto c’è soloquanto finanziato dal Governo Genti-loni, ampiamente al di sotto del neces-sario. Soprattutto i finanziamenti 2020-2021, ossia 2 miliardi più 1,5, sono le-gati ad aspettative di incremento del Pilfrancamente inverosimili”. E se questo è il primo dato che emer-ge, per il segretario nazionale ce n’è unaltro altrettanto dirimente per i medi-ci e i dirigenti sanitari del Ssn. “Abbia-mo la necessità di una nuova politicache favorisca le assunzioni – ha ag-giunto Palermo – questo anche per rag-giungere l’obiettivo dell’abbattimentodelle liste attesa. È ormai acclarata lastrettissima relazione tra il deficit delpersonale e l’incremento dei tempi diattesa che ormai cominciano ad esse-re misurati in anni. Eppure, continuia-mo a vivere in una condizione para-dossale e contraddittoria: da un lato siconsidera quale causa delle liste di at-tesa l’attività libero professionale deimedici, che subiscono quindi una sor-ta di criminalizzazione con interventiper il controllo delle distorsioni da par-te dei Carabinieri e della Guardia di Fi-nanza; dall’altra invece si chiede alleAziende di ricorrere all’attività intra-moenia per abbattere le liste attesa. In-somma, un caos totale, al quale nonviene offerto alcun segnale di orienta-mento”. E così, mentre il Governo detassa il red-dito dell’attività privata degli insegnantied elargisce a piene mani “flat tax” al-le partite Iva, per i medici, veterinari edirigenti sanitari vale il principio op-posto: colpevoli, fino a prova contraria,di manipolare le liste d’attesa e, in ca-so di inadempienze ad altri dovute, so-spesi sine die da una attività produtti-va che garantisce libertà di scelta ai cit-tadini e gettito fiscale certo.

Medici e dirigenti del Ssn bocciano la bozza di Manovra

Il Governo ha disattesogli impegni. Sciopero il 25 gennaio e a febbraio

Manovra 2018

“Una manovra ampiamente deludente nonsolo rispetto alle nostre aspettative, maanche rispetto a quanto promesso per lasanità nel ‘contratto di Governo’”

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me credo sia, la Ria dovrebbe essereconsiderata come un elemento che, al-meno parzialmente, offre soluzione aitanti problemi che debbono essere ri-conosciuti per rendere più attraenteun lavoro che pochi ormai voglionosvolgere”. Insomma, nella bozza della Manovranon c’è una risposta a tutto tondo alleesigenze della dirigenza del Ssn. E tan-to meno si intravede un tentativo di so-luzione. Di fronte a questo scenario la rispostadell’Anaao e dell’Intersindacale è solouna: inasprire appunto la protesta afronte delle deludenti risposte dellabozza di legge di bilancio e dei decreticollegati. Tirando le somme, non si vedono le ri-sposte attese alle richieste avanzate pri-ma e dopo lo sciopero del 23 novem-bre, non c’è nulla per le assunzioni ne-cessarie a riportare le condizioni di la-voro ad uno stato umano e ridurre at-traverso questa via le liste di attesa;niente per aumentare i livelli retributi-vi bloccati al 2010 con una perdita eco-nomica per ogni dirigente valutabile in

Altro tema sul tappeto, i contrattidi formazione post laurea. “Questaè musica per le nostre orecchie – ha ri-cordato Palermo – nel contratto di Go-verno si prevedeva esplicitamente unincremento di questi contratti per bi-lanciare la fuoriuscita dal sistema delpersonale in quiescenza e corrispon-dere quindi alle dinamiche pensioni-stiche dei prossimi anni. Ma su questofronte abbiamo assistito solo ed esclu-sivamente, ad un passettino in avanticon un incremento di 200 borse di spe-cializzazione. Una crescita che rima-ne comunque assolutamente insuffi-ciente. Quindi, nonostante abbiamoall’attivo 7.100 contratti, siamo anco-ra molto lontani dall’ottimale. Se nonarriviamo a raggiungere i 9.500 con-tratti di formazione lavoro annui au-spicabili, non sarà neanche possibilesvuotare l’attuale limbo formativo do-ve stazionano circa 10mila medici inattesa di uno sbocco formativo postlaurea”. Non va meglio sul fronte contrattuale.L’unica nota positiva è il riconosci-mento dell’esclusività di rapporto. Pec-cato che l’inclusione dell’indennità diesclusività nella massa salariale scattisolo a partire dal Ccnl 2019/2021, si-gnifica quindi che nella tornata2016/2018, non ancora conclusa, l’in-cremento contrattuale del 3,48% saràriferito ad un dato economico ridottorispetto a quanto previsto per tutti icomparti del pubblico impiego e per lamedicina convenzionata che hanno po-tuto utilizzare tutti gli specifici ele-menti retributivi.

Infine c’è tutta la partita sulla Re-tribuzione individuale di anzianità.Una partita di grande peso che, sotto-linea Palermo, dovrebbe interessarenon solo i sindacati, ma anche il Go-verno e le Regioni: “La Ria non è altroche il lascito dei medici che vanno inpensione alle nuove generazioni.Un’eredità importantissima che servea garantire una progressione di car-riera ai futuri medici e a bilanciare ilcrescente disagio lavorativo in una pro-fessione in grande sofferenza. Non di-mentichiamo che i medici svolgono unservizio ai cittadini – aggiunge Paler-mo – e che quella dei medici e dei ve-terinari è una delle poche categorieche garantisce assistenza H 24 e 365giorni l’anno. Tutto questo ha un va-lore oppure no? Se ha un valore, co-

30mila euro; niente per superare il bloc-co imposto dalla legge “Madia” alle ri-sorse accessorie, patrimonio storico ir-rinunciabile della categoria a garanziadel futuro contrattuale delle giovani ge-nerazioni.Ecco quindi che Anaao Assomed – Aa-roi-Emac - Cimo – Fp Cgil Medici E Di-rigenti Ssn – Fvm Federazione Veteri-nari e Medici – Fassid (Aipac-Aupi-Si-met-Sinafo-Snr) – Cisl Medici – Fesmed– Anpo-Ascoti-Fials Medici – Uil Fpl Co-ordinamento nazionale delle Aree con-trattuali medica, veterinaria sanitaria,hanno chiesto un impegno preciso delGoverno rispetto a un contratto di la-voro atteso da 10 anni e non intendo-no assistere all'agonia del sistema sa-nitario pubblico e dei suoi professioni-sti che si sostanzia in un pericoloso ab-bassamento dei livelli di assistenza.Confermano le iniziative di protesta giàannunciate in questi mesi, che culmi-neranno in una giornata di sciopero il25 gennaio e l’altra nella prima setti-mana di febbraio, attraverso iniziative,anche di carattere giudiziario, nei con-fronti di chi intende disattendere la sen-tenza della Corte Costituzionale in te-ma di diritto ad avere un contratto dilavoro. Non intendiamo, inoltre, ri-nunciare alla decorrenza degli incre-menti contrattuali prevista dalla nor-mativa vigente e confermata anche dal-la Ragioneria generale dello Stato. Au-spicando – concludono – che il Gover-no del cambiamento manifesti respon-sabilità e sensibilità che i precedenti go-verni non hanno dimostrato”.

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Manovra 2018

“La Ria non èaltro che illascito deimedici chevanno inpensione allenuovegenerazioni.Un’ereditàimportantissimache serve agarantire unaprogressione dicarriera aifuturi medici ea bilanciare ilcrescentedisagiolavorativo inuna professionein grandesofferenza

Al momento di andare in stampa, il te-sto della manovra non è stato anco-ra approvato.Sul numero di gennaio di Dirigenza Me-dica sarà quindi dedicato un ampio ap-profondimento alle misure che interes-sano la sanità

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DECRETO FISCALEDallo stop al doppio ruolo per i presi-denti di Regione commissari ad acta perla sanità, alla semplificazione delle pro-cedure per le transazioni con le aziendefarmaceutiche relative ai contenziosi sulripiano del payback per gli anni 2013,2014 e 2015. E ancora, dall’esonero del-l’obbligo di fatturazione elettronica permedici, farmacisti, altri operatori, finoa finanziamenti ad hoc per diverse strut-ture sanitarie, tutte queste misure conla pubblicazione nella Gazzetta Ufficia-le n. 293 del 18 dicembre della legge n.136/2018, di conversione del Dl. n.119/2018, sono diventate definitive.Oltre alla pace fiscale, la fattura elet-tronica e una rottamazione ter, vedia-mo specificatamente quali sono artico-lo per articolo le misure di interesse sa-nitario.

Articolo 10-bis (Disposizioni di sem-plificazione in tema di fatturazioneelettronica per gli operatori sanitari).La norma prevede l’esonero dall’obbli-go di fatturazione elettronica - per il pe-riodo d’imposta 2019 - per i soggetti te-

nuti all’invio dei dati al Sistema tesserasanitaria.La norma si applica a: aziende sanitarielocali, aziende ospedaliere, Istituti di ri-covero e cura a carattere scientifico, poli-clinici universitari, farmacie, pubbliche eprivate, presidi di specialistica ambulato-riale, strutture per l’erogazione delle pre-stazioni di assistenza protesica e di assi-stenza integrativa, altri presidi e struttu-re accreditati per l’erogazione dei servizisanitari e iscritti all’Albo dei medici chi-rurghi e degli odontoiatri. Questi sono te-nuti ad inviare al Sistema tessera sanita-ria i dati relativi alle prestazioni erogatedal 2015, con alcune esclusioni, ai fini del-la elaborazione della dichiarazione deiredditi Le specifiche tecniche e le moda-lità operative relative alla trasmissione te-lematica dei dati, sono rese disponibili sulsito internet del Sistema tessera sanitaria.

Articolo 22-bis (Disposizioni in ma-teria di transazioni con le aziende far-maceutiche per il ripiano della spe-sa farmaceutica). Si dispone la proce-dura per la definizione delle transazio-ni con le aziende farmaceutiche relati-ve ai contenziosi sul ripiano del paybackper gli anni 2013, 2014 e 2015. Vienespecificato che le suddette transazionisono valide, per la parte pubblica, conla sola sottoscrizione dell’Agenzia Ita-liana del Farmaco, semplificando cosìuna procedura che, fino ad oggi, ri-chiedeva anche le sottoscrizioni di Mi-nistero della Salute e Ministero del-l’Economia.

Articolo 23-quater (Istituti di ricove-ro e cura a carattere scientifico e Si-stemi di prenotazione elettronica inambito sanitario). L’articolo dispone:• un finanziamento, per il 2020, nella

misura di 5 milioni di euro per gli Isti-tuti di ricovero e cura di carattere

scientifico (Irccs) della “Rete oncolo-gica” del Ministero della salute, im-pegnati nello sviluppo delle nuove tec-nologie antitumorali CAR-T, e di 5 mi-lioni di euro per gli Irccs della “Retecardiovascolare” del Ministero dellasalute, impegnati nei programmi diprevenzione primaria cardiovascola-re. Alla copertura dei relativi oneri siprovvede con una corrispondente unariduzione del Fondo per interventistrutturali di politica economica;

• uno stanziamento, per il 2020, pari a50 milioni di euro, per l’implementa-zione e l’ammodernamento delle in-frastrutture tecnologiche legate ai si-stemi di prenotazione elettronica perl’accesso alle strutture sanitarie. Allacopertura si provvede con una corri-spondente riduzione del Fondo perinterventi strutturali di politica eco-nomica.

Articolo 25-bis (Finanziamenti in fa-vore di alcune strutture sanitarie).Vengono qui disposti finanziamenti peril 2018 in favore di alcune strutture sa-nitarie. Gli stanziamenti sono dispostia valere sulle risorse per il medesimoanno 2018 destinate al finanziamentodi progetti relativi agli obiettivi di ca-rattere prioritario e di rilievo naziona-le nel settore sanitario.In particolare, gli stanziamenti concer-nono:• nella misura di 9 milioni di euro, strut-

ture, anche private accreditate, rico-nosciute di rilievo nazionale ed in-ternazionale per le caratteristiche dispecificità e innovatività nell’eroga-zione di prestazioni pediatriche, conparticolare riferimento alla prevalen-za di trapianti di tipo allogenico(Ospedale Bambino Gesù);

• nella misura di 12,5 milioni, struttu-re, anche private accreditate, che co-stituiscono centri di riferimento na-

Ecco tutte le misure per la sanità

Decreto fiscale, Decretosemplificazioni e Decretoconcretezza

Sono molte le novità di fine anno per lasanità. Ma a differenza delle precedentilegislature le misure sono state spacchettatein più provvedimenti e non più raccolte nellalegge di Bilancio 2019 (al momento ancora invia di definizione). Le norme per la sanità sono state infatti“spalmate” in tre Decreti, diventati legge: fiscale,semplificazioni e decreto concretezza checoncorreranno, tutti insieme, nel definire il futurodella sanità per i prossimi anni.

Proviamo ad esaminare nel dettaglio tutti icontenuti di interesse sanitario esociosanitario presenti nei tre provvedimenti.

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zionale per l’adroterapia, erogantitrattamenti per specifiche neoplasiemaligne mediante l’irradiazione conioni carbonio (Cnao);

• nella misura di 11 milioni, strutture,anche private accreditate, riconosciutedi rilievo nazionale per il settore del-le neuroscienze, eroganti programmidi alta specialità neuro-riabilitativa,di assistenza a elevato grado di per-sonalizzazione delle prestazioni e diattività di ricerca scientifica trasla-zionale per i deficit di carattere co-gnitivo e neurologico (FondazioneSanta Lucia).

Articolo 25-bis (Disposizioni in ma-teria di commissariamenti delle Re-gioni in Piano di rientro dal disavan-zo sanitario). Viene modificata la di-sciplina in materia di commissariamentidelle Regioni inadempienti e in situa-zione di Piano di rientro dal disavanzodel settore sanitario. Si estende a tutti icasi di commissariamento il principiosecondo cui la nomina come commis-sario ad acta è incompatibile con l’affi-damento o la prosecuzione di qualsiasiincarico istituzionale presso la regionesoggetta a commissariamento (quindi,anche con l’incarico di Presidente dellaRegione).Le nuove disposizioni hanno efficaciaanche con riferimento ai commissari adacta già nominati. Saltano dunque i ruo-li di Vincenzo De Luca per la Campaniae Nicola Zingaretti per il Lazio (da sot-tolineare, tuttavia, che sia Campania cheLazio hanno annunciato una rapida eprossima uscita dai piani di rientro). Lamisura ha già colpito Donato Toma, neopresidente del Molise, tant’è che il mi-nistro della Salute Giulia Grillo ha prov-veduto a nominare commissari e sub-commissari ad acta per la sanità dellaCalabria e del Molise. Ma sul tema deicommissariamenti, come richiesto dal-le Regioni, si sta riflettendo su una pos-sibile riforma da inserire nei lavori delPatto per la Salute che dovrà essere sot-toscritto entro il prossimo 31 marzo.

DECRETO SEMPLIFICAZIONIIl testo che inizialmente conteneva mi-sure di particolare interesse su intra-moenia, riconoscimento degli Irccs enuove regole per l’accesso ai ruoli di Me-dicina Generale e Dirigenza Medica, èarrivato in Cdm “asciugato”. Sono in-fatti saltate le norme su intramoenia,Irccs e sull’accesso dei giovani alla pro-

fessione che andranno in Manovra, re-sta invece la possibilità di accesso allaconvenzione per i Medici di medicinagenerale durante il corso di formazio-ne. Inoltre per l’assegnazione degli in-carichi per l’emergenza sanitaria terri-toriale, resta in vigore il requisito delpossesso dell’attestato d’idoneità al-l’esercizio dell’emergenza sanitaria ter-ritoriale. Il mancato conseguimento deldiploma di formazione specifica in me-dicina generale entro il termine previ-sto dal corso di rispettiva frequenza,comporta la cancellazione dalla gra-duatoria regionale e la decadenza dal-l’eventuale incarico assegnato. Le Re-gioni potranno prevedere limitazionidel massimale di assistiti in carico o or-ganizzare i corsi a tempo parziale in mo-do da non pregiudicare la didattica.

Articolo 8 (Norme sulla medicina ge-nerale) Al comma 1 dell’articolo 8 si spiega dun-que che, fino al 31 dicembre 2021, inrelazione alla contingente carenza deimedici di medicina generale, nelle mo-re di una revisione complessiva del re-lativo sistema di formazione specifica ilaureati in medicina e chirurgia abilita-ti all’esercizio professionale, gli iscrittial corso di formazione specifica in me-dicina generale, potranno partecipareall’assegnazione degli incarichi con-venzionali, rimessi all’accordo colletti-vo nazionale nell’ambito della discipli-na dei rapporti con i medici di medici-na generale. La loro l’assegnazione vie-ne in ogni caso subordinata rispetto aquella dei medici in possesso del relati-vo diploma e agli altri medici aventi, aqualsiasi titolo, diritto all’inserimentonella graduatoria regionale, in forza dialtra disposizione.Quanto all’assegnazione degli incarichiper l’emergenza sanitaria territoriale,resta fermo il requisito del possesso del-l’attestato d’idoneità all’esercizio del-l’emergenza sanitaria territoriale. Ilmancato conseguimento del diploma diformazione specifica in medicina gene-rale entro il termine previsto dal corsodi rispettiva frequenza, comporterà lacancellazione dalla graduatoria regio-nale e la decadenza dall’eventuale in-carico assegnato.Al comma 2 si prevede che le Regioni,nel rispetto di quanto previsto dall’arti-colo 24, comma 3, del decreto legislati-vo 17 agosto 1999, n. 368, potranno pre-vedere limitazioni del massimale di as-

sistiti in carico ovvero organizzare i cor-si a tempo parziale, prevedendo in ognicaso che l’articolazione oraria e l’orga-nizzazione delle attività assistenziali nonpregiudichino la corretta partecipazio-ne alle attività didattiche previste per ilcompletamento del corso di formazio-ne specifica in medicina generale.Al comma 3 si chiarisce che, entro ses-santa giorni dalla data di entrata in vi-gore del presente decreto, in sede di Ac-cordo Collettivo Nazionale, saranno in-dividuati i criteri di priorità per l’inse-rimento nelle graduatorie regionali deimedici iscritti al corso di formazionespecifica in medicina generale, per l’as-segnazione degli incarichi convenzio-nali, nonché le relative modalità di re-munerazione. In ogni caso, nelle moredella definizione dei criteri, si appli-cheranno quelli previsti dall’AccordoCollettivo Nazionale vigente per le so-stituzioni e gli incarichi provvisori.

Sempre in tema di Ssn, al comma 13dell’articolo 1 si spiega che gli enti de-bitori dovranno effettuare il pagamen-to dei debiti per i quali hanno ottenutol’anticipazione di liquidità entro 15 gior-ni dalla data di effettiva erogazione daparte dell’istituto finanziatore. Mentre,per il pagamento dei debiti degli entidel Servizio sanitario il termine sarà di30 giorni dalla data di effettiva eroga-zione da parte dell’istituto finanziatore.

DECRETO CONCRETEZZAE, per finire, arriviamo al Decreto Con-cretezza. Anche questo provvedimentocontiene qualche riferimento al Servi-zio sanitario nazionale. Si prevede l’isti-tuzione, presso il Dipartimento dellafunzione pubblica, di un “Nucleo dellaconcretezza” preposto alla verifica del-la realizzazione delle azioni concrete -da determinarsi in un apposito pianotriennale - per il miglioramento del-l’efficienza della pubblica amministra-zione.Il Piano triennale verterà anche sullemodalità di svolgimento delle attivitàdel Nucleo della concretezza nei con-fronti delle regioni, degli enti strumen-tali regionali, degli enti del Servizio sa-nitario regionale, degli enti locali. Ven-gono inoltre introdotte nuove misureper il contrasto dell’assenteismo qualil’introduzione di sistemi di verifica bio-metrica dell’identità e di videosorve-glianza degli accessi per i dipendentidelle amministrazioni pubbliche.

“Vienemodificata ladisciplina inmateria dicommissaria_menti delleRegioniinadempienti ein situazione diPiano di rientrodal disavanzodel settoresanitario

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“Quattro classi di priorità per le pre-stazioni ambulatoriali (visite e analisi):urgente entro 72 ore; breve entro 10giorni; differibile entro 30 giorni per levisite o 60 giorni per le analisi; pro-grammata entro 120 giorni. Quattroclassi anche per i ricoveri: A (casi gra-vi) entro 30 giorni; B (casi clinici com-plessi) entro 60 giorni; C (casi menocomplessi) entro 180 giorni; D (casi nongravi) entro 12 mesi. E ancora, la pos-sibilità di ricorrere all’intramoenia“aziendale” a carico dell’azienda comestrumento “eccezionale e temporaneo”. È questa in sintesi la road map traccia-ta per abbattere le liste d’attesa. Unadelle priorità nell’agenda del Governo,come annunciato fin dall’inizio del suomandato dal ministro della Salute Giu-lia Grillo che ha attivato agli inizi di ot-tobre e per tre mesi un numero verdesperimentale per i cittadini, con il soloobiettivo di informare sulle modalità diaccesso alle prestazioni garantite dalSsn e raccogliere informazioni sulleesperienze dei cittadini. E così, a distanza due mesi, un nuovoPiano nazionale di governo delle listed’attesa (Pngla) per gli anni 2018/2020è stato messo nero su bianco e inviato

alla Conferenza Stato Regioni che do-vrà approvarlo. Il nuovo Pngla si propone di condivi-dere un percorso per il governo delleliste di attesa, finalizzato a garantireun “appropriato, equo e tempestivo ac-cesso dei cittadini ai servizi sanitari chesi realizza con l’applicazione di rigoro-si criteri di appropriatezza, il rispettodelle Classi di priorità, la trasparenzae l’accesso diffuso alle informazioni daparte dei cittadini sui loro diritti e do-veri”.Per la sua piena attuazione verrà isti-tuito, presso la Direzione Generale del-la Programmazione sanitaria del mini-stero della Salute, entro 120 giorni dal-la stipula dell’Intesa, un Osservatorionazionale sulle Liste di attesa compo-sto da rappresentanti del Ministero, del-l’Agenas, delle Regioni, dell’Istituto Su-periore di Sanità e dalle Organizzazio-ni civiche di tutela del diritto alla salu-te. L’Osservatorio, oltre ad affiancare leRegioni nell’implementazione del Pia-no, provvederà a monitorare l’anda-mento degli interventi previsti dal pre-sente atto, rilevare le criticità e fornireindicazioni per uniformare comporta-menti, superare le disuguaglianze e ri-

spondere in modo puntuale ai bisognidei cittadini.Entro 60 giorni dalla stipula dell’Inte-sa, le Regioni dovranno recepirla eadottare il loro Piano Regionale di Go-verno delle Liste di Attesa (Prgla). Suc-cessivamente, entro 60 giorni dal-l’adozione del Prgla, le Aziende Sani-tarie dovranno adottare un nuovo Pro-gramma attuativo aziendale o aggior-nare quello in uso, in coerenza conquanto definito in ambito regionale eprovvedere all’invio dello stesso allaRegione che provvederà al monitorag-gio delle iniziative e degli interventi at-tuati.Vediamo quali sono le tempistiche det-tate dal Piano.

Prestazioni ambulatoriali. Per quan-to riguarda le Prestazioni ambulatorialispecialistiche garantite dal Ssn, nelleprocedure di prescrizione e prenota-zione sarà obbligatorio l’uso sistemati-co: dell’indicazione di prima visita/pre-stazione diagnostica o degli accessi suc-cessivi, del Quesito diagnostico e del-le Classi di priorità. Queste le classi dipriorità indicate:• U (Urgente) da eseguire nel più bre-

ve tempo possibile e, comunque, en-tro 72 ore;

• B (Breve) da eseguire entro 10 gior-ni;

• D (Differibile) da eseguire entro 30giorni per le visite o 60 giorni per gliaccertamenti diagnostici;

• P (Programmata) da eseguire entro120 giorni.

Rispetto al vecchio piano nazionale li-ste d’attesa 2010-2012, nel nuovo vie-ne dunque fissato un limite massimoanche per le prestazioni programmateche non potrà superare i 120 giorni.Per tutte le prestazioni ambulatorialioggetto di monitoraggio (visite specia-listiche e prestazioni strumentali), iltempo massimo di attesa indicato dal-la Regione dovrà essere garantito (ai fi-ni del monitoraggio) almeno per il 90%delle prenotazioni con Classi di priori-tà B e D, riferite a tutte le strutture sa-nitarie. La Classe di priorità è obbliga-toria solo per i primi accessi. A decor-rere dal 1 gennaio 2020, il monitorag-gio sarà esteso anche alla Classe P.

Prestazioni in regime di ricovero. Pertutti i ricoveri programmati le Regionie Province Autonome prevedono l’usosistematico delle Classi di priorità, de-

Fissati i tempi massimi perricoveri e prestazioniambulatoriali. Previsto il ricorsoall’intramoenia “aziendale”

Nuovo Piano nazionale liste d’attesa

Il nuovo Pngla sipropone dicondividere unpercorso per ilgoverno delleliste di attesa,finalizzato agarantire un“appropriato,equo etempestivoaccesso deicittadini aiservizi sanitariche si realizzaconl’applicazionedi rigorosicriteri diappropriatezza

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“Per i ricoveril’inserimentonella lista diattesa dovràriguardarecriteri diappropriatezzae priorità clinica

finite in coerenza con quanto già indi-cato nell’ambito dell’Accordo dell’11 lu-glio 2002 e del Pncta 2006-2008 e delPngla 2010-2012.Il nuovo Piano prevede le seguenti clas-si di priorità:• Classe A: Ricovero entro 30 giorni per

i casi clinici che potenzialmente pos-sono aggravarsi rapidamente al pun-to da diventare emergenti, o comun-que da recare grave pregiudizio allaprognosi;

• Classe B: Ricovero entro 60 giorni peri casi clinici che presentano intensodolore, o gravi disfunzioni, o gravedisabilità ma che non manifestano latendenza ad aggravarsi rapidamenteal punto di diventare emergenti népossono per l’attesa ricevere gravepregiudizio alla prognosi;

• Classe C: Ricovero entro 180 giorniper i casi clinici che presentano mi-nimo dolore, disfunzione o disabili-tà, e non manifestano tendenza adaggravarsi né possono per l’attesa ri-cevere grave pregiudizio alla pro-gnosi;

• Classe D: Ricovero senza attesa mas-sima definita per i casi clinici che noncausano alcun dolore, disfunzione odisabilità. Questi casi devono co-munque essere effettuati almeno en-tro 12 mesi.

Per i ricoveri l’inserimento nella lista diattesa dovrà riguardare criteri di ap-propriatezza e priorità clinica. Al finedi garantire la trasparenza, al momen-to dell’inserimento in lista di attesa, do-vranno essere comunicate al cittadinoinformazioni sul suo ricovero, sullaClasse di priorità e i relativi tempi mas-simi d’attesa, oltre alle indicazioni or-ganizzative previste (es. informazionicirca il pre-ricovero). Ciascun pazientepotrà inoltre richiedere di prendere vi-sione della sua posizione nella lista diattesa per il ricovero facendone oppor-tuna richiesta alla Direzione Sanitaria.

Attività intramoenia. Nel Piano si spe-cifica che, al fine di contenere gli one-ri a carico dei bilanci delle Asl, le pre-stazioni erogate in regime libero pro-fessionale dai professionisti in favoredell’Azienda, costituiranno uno “stru-mento eccezionale e temporaneo peril governo delle liste ed il contenimentodei tempi d’attesa, nella misura in cuianche tali prestazioni potranno con-tribuire ad integrare l’offerta istitu-zionale, allorquando una ridotta di-sponibilità temporanea di prestazioniin regime istituzionale metta a rischiola garanzia di assicurare al cittadino leprestazioni all’interno dei tempi mas-simi regionali”. Questa “libera profes-sione aziendale” è concordata con iprofessionisti e sostenuta economica-mente dall’Azienda, riservando al cit-tadino solo la eventuale partecipazio-ne al costo.

Agende trasparenti. Si prevede la ge-stione trasparente e la totale visibilitàdelle Agende di prenotazione dellestrutture pubbliche e private accredi-tate, nonché quelle dell’attività istitu-zionale e della libera professione intra-muraria, da parte dei sistemi informa-tivi aziendali e regionali. Tutte le Agen-de di prenotazione sopra specificate,devono essere gestite dai sistemi Cup edevono essere suddivise per Classi dipriorità. La gestione delle Agende de-ve essere improntata a criteri di flessi-bilità, in modo da evitare la sottoutiliz-zazione della capacità erogativa e mas-simizzare la capacità di assicurare il ri-spetto del tempo massimo di attesa perciascuna Classe di priorità.

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d!rigenza medica | 7numero 9 - 2018

La specializzazione medica in Ger-mania è un percorso professionale ge-stito interamente dagli Ordini dei Me-dici regionali e nazionali tedeschi (Lan-des- e Bundesärztekammer).Il programma è concepito come un trai-ning inserito all’interno di una norma-le attività medica quotidiana e, per-tanto, il conseguimento della specia-lizzazione è inteso come il riconosci-mento di un’esperienza professionaleacquisita in quello specifico ambito pro-fessionale. In Germania, quindi, lo spe-cializzando in Medicina lavora in ospe-dale e deve raccogliere tutta una seriedi interventi e procedure in un “Cata-logo operatorio e delle prestazioni” (o“Logbuch”), da presentare all’Ärzte-kammer (l’Ordine dei Medici Tedesco),per potersi specializzare.La durata del percorso formativo è di 5o 6 anni a seconda della branca. Fa-cendo un esempio, la specializzazionein Ortopedia e Traumatologia è cosìcomposta: 24 mesi: formazione di ba-se in un reparto chirurgico di base; 48mesi: formazione specialistica in Orto-pedia e Traumatologia.

Di questi 48 mesi, fino a 12 mesi pos-sono essere svolti in un altro ambito chi-rurgico e/o in Neurochirurgia. Inoltre,fino a 12 mesi possono essere comple-tati nell’area ambulatoriale.In genere si viene assunti in specializ-zazione tramite un colloquio (“Vorstel-lungsgespräch”) con il primario del re-parto in cui ci si vorrebbe specializzare,previo invio della propria candidaturatramite CV e lettera di motivazione.Alcuni ospedali sono abilitati alla for-mazione completa in tutte o alcunebranche, altri invece solo per alcuni an-ni. In quest’ultimo caso vengono ga-rantite rotazioni in ospedali vicini perraggiungere il completamento del per-corso formativo.Riguardo alla formazione vera e pro-pria, la mentalità tedesca si basa sulprincipio di “Buttare qualcuno nell’ac-qua fredda”. Lo specializzando, in pra-tica, viene responsabilizzato fin da su-bito alla gestione del paziente in Pron-to Soccorso, in Terapia Intensiva, in Re-parto e in Sala, con tutti i pro e i controdel caso.Durante la specializzazione si devonoseguire dei corsi di perfezionamento(“Fortbildungen”) utili al lavoro ospe-daliero e ambulatoriale (corsi di so-nografia, agopuntura, terapia manua-le, etc.). Dato che questi corsi fannoparte del percorso formativo, essi ven-gono interamente pagati dall’ospeda-le per un massimo di 1.000-1.300 eu-ro all’anno. Il costo del vitto e dell’al-loggio durante i corsi non sono coper-ti, ma possono essere detratti dalle tas-se, come tutto il materiale medico dicui si ha bisogno per la propria pro-fessione (libri di medicina, camici e tu-te chirurgiche, tratte di treni o aerei

per raggiungere il luogo del semina-rio, etc.)

Gli stipendi sono tabellati e ci sono per-ciò dei valori base, i quali però varianoa seconda:• del tipo di struttura in cui si è assun-

ti (ospedale comunale, universitario,religioso, privato);

• degli anni di anzianità;• al possesso di una pregressa specia-

lizzazione;• se si è sposati e/o con figli a carico.

Si va da un minimo di 4402,39 eurolordi (specializzando al primo anno almomento dell’assunzione) ad un mas-simo di 9173,20 euro lordi (medico su-periore capo che lavora da 3 anni in unreparto). Le guardie e gli straordinarisono pagati a parte. Di sotto una Ta-bella Esemplificativa, i valori si riferi-scono ad un Ospedale Comunale e so-no validi dal 1/05/2018. Il passaggio da un gradino all’altro di-pende dal numero di anni di lavoro nelreparto. Anch’esso è tabellato.Per capire meglio la gerarchia ospeda-liera, in genere si diventa Medico Su-periore (Oberarzt) in seguito ad unaselezione interna fra colleghi Speciali-sti che hanno le dovute credenziali(specializzazioni e titoli aggiuntivi,eventuali lavori scientifici). Il ruolo diMedico Superiore Capo (LeitenderOberarzt) si ottiene invece per nominadiretta del Primario (Chefarzt).Durante la formazione vengono ga-rantite sia la maternità che la paterni-tà e in molti ospedali vi sono delle con-vezioni con asili nido. Inoltre, si puòdecidere di specializzarsi a tempo par-ziale (Teilzeit), permettendo ai medi-ci più tempo per sé e per le proprie fa-miglie, ma allungando al contempo ilpercorso formativo. In definitiva, in Germania lo specializ-zando è un medico che viene inserito finda subito nel mondo del lavoro, viene po-sto in un ambiente in grado di responsa-bilizzarlo e formarlo e gli garantisce unottimo livello di assistenza sociale.

gian marcorizzuti

“Una marcia in più per i giovani medici”

La specializzazione medica in Germania

Tabella I valori si riferiscono ad un Ospedale Comunale e sono validi dal 1/05/2018

Primo Secondo Terzo Quarto Quinto Sesto gradino gradino gradino gradino gradino gradino

Specializzando (Assistenzarzt) 4.402,39 4.651,95 4.830,17 5.139,10 5.507,46 5.658,97Medico specializzato (Facharzt) 5.810,45 6.297,63 6.725,40 6.974,94 7.218,50 7.462,09Medico Superiore (Oberarzt) 7.277,94 7.705,69 8.317,66 - - -Medico Superiore Capo(leitender Oberarzt) 8.561,20 9.173,20 - - - -

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(**) La circostanza denunciata in corso di polizza è considerata sinistro qualora ne deriviuna richiesta di risarcimento, anche a distanza di anni e con polizza non più in corso.

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10 | d!rigenza medica numero 9 - 2018

Il sindacato nasce come Associazione agaranzia dei diritti dei lavoratori, così comeanche menzionato nella Dichiarazioneuniversale dei diritti dell’uomo, ma con ilpassare del tempo l’azione di tutela dei diritti dellavoratore non si è limitata a cercare di far attuarenorme e leggi codificate ma si è rivolta adanalizzare i processi del passato, dai risultatitroppo spesso fallimentari, al fine di configurarescenari futuri migliori

L’organigramma del nostro sinda-cato prevede un Settore Giovani che,con tre Coordinatori di Macro-Regio-ne, Nord, Centro e Sud e un Responsa-bile per ogni Regione italiana, permet-te e ha permesso l’analisi puntuale ereale delle difficoltà che il giovane me-dico riscontra nel momento in cui met-te piede nel mondo del lavoro e iniziaa confrontarsi non solo con le difficol-tà proprie dell’ars medica ma anche contutte quelle problematiche relative alcontratto di lavoro, alle condizioni e al-la gestione del lavoro, alla formazione,alla sicurezza, alla speranza di carrie-ra, alla previdenza e non per ultimo al-la tutela della famiglia.Dall’analisi eseguita confrontando le ne-cessità e le carenze delle tre Macro-Re-gioni, relativamente al Nord, Centro eSud Italia, si evince che le problematicherilevate ed analizzate risultano essere si-mili anche per le decisioni governativecentrali che mettono a dura prova la te-nuta del nostro Ssn. Il tutto è aggravatodalla libera interpretazione delle normecon una distribuzione a macchia di leo-pardo nell’applicazione delle stesse.Il feroce e progressivo de-finanziamen-to della Sanità pubblica ha portato adun’involuzione progressiva di un siste-ma che oggi appare vicino al collasso;già da tempo era stata prevista la caren-za di personale dovuta ad una gobba

pensionistica inevitabile e che associataal mancato turn over di assunzioni haportato ad una seria crisi nelle dinami-che di sostenibilità del nostro Ssn. La ca-renza di personale cronica che viviamonelle aziende presso cui lavoriamo hadeterminato una severa vanificazione diquanto disposto dai D.Lgs 66/2003 eD.Lgs 133/2008 in materia di organiz-zazione dei turni di lavoro: molto pro-babilmente è sfuggito al legislatore edai governatori che una pianta organicacompleta permette di avere 11 ore di ri-poso nelle 24 ore per ogni lavoratore; eprobabilmente è sfuggito anche che esi-ste la possibilità legislativa di non supe-rare l’orario massimo di ore lavorativepreviste per il periodo settimanale, dipoter usufruire dei riposi settimanali pre-visti, di poter pianificare le ferie nei mo-di dovuti, di poter rivalutare il ruolo del-la donna e della famiglia, di evitare laviolazione della legge con turni di pron-ta disponibilità pomeridiana e non perultimo, in quanto ad importanza, di po-ter pianificare le ore da dedicare alla for-mazione anche in base ai target da rag-giungere a vantaggio sia del personaleche dell’azienda. Tali ‘sviste’ sono pre-senti, con modalità abbastanza omoge-nee su tutto il territorio italiano.Spesso si sente dire, da colleghi “anzia-ni”, che la formazione si basa sulle oretrascorse in ospedale, tradotto “più stai

d!

Giovani medici emondo del lavoro: analisi dellecriticità da Nord a Sud

A cura dei Coordinatori Macro-Regioni Settore Anaao Giovani

silvia porrecaResponsabile AGPuglia eCoordinatriceMacro-RegioneSud e Isole (Puglia,Basilicata,Campania,Calabria, Sicilia,Sardegna)

federicomasserano zoliResponsabile AGLombardia eCoordinatoreMacro-RegioneNord (Valle d’Aosta,Piemonte, Liguria,Lombardia,Provincia diBolzano, Provinciadi Trento, FriuliVenezia Giulia,Veneto)

vinicio rizza Responsabile AGAbruzzo eCoordinatoreMacro-RegioneCentro (Toscana,Emilia-Romagna,Marche, Umbria,Abruzzo, Molise,Lazio)

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d!rigenza medica | 11numero 9 - 2018

l’applicazione della Legge Madia (com-ma 1 dell’art. 20 del D. Lgs 75/2017),per la stabilizzazione del personale nondi ruolo, non avviene in modo omoge-neo nelle varie Regioni, con una inevi-tabile ricaduta negativa sulle condizio-ni di lavoro dei Dirigenti Medici. In al-cune realtà il mancato rispetto dellanormativa ha provocato la perdita diprofessionalità regionali (chiusura diunità operative) accentuando la fugadei medici verso la sanità privata; il tut-to associato alla mancanza di percorsisnelli in grado di facilitare l'immissio-ne dei giovani neo-specialisti nel Siste-ma Sanitario Nazionale a colmare quel-le gravi carenze che potrebbero rap-presentare la concretezza del rischiodell’interruzione di pubblici servizi.Il pessimismo generale che avvolge ilnostro Ssn è confermato dalla deserti-ficazione dei concorsi per dirigenti me-dici per scarsa attrattiva motivaziona-le; infatti è ormai noto che il numerodei medici specialisti, soprattutto neipresidi Spoke e nei presidi posti in areedisagiate, è in calo rispetto al fabbiso-gno nella concretizzazione di un vero eproprio disamoramento per una pro-fessione che sempre più è inficiata dacontenziosi medico-legali.La carenza di risorse non solo impedi-sce l’assunzione e stabilizzazione delpersonale medico ma sempre più spes-so impedisce l’aderenza alle linee gui-da a discapito di un’ottimale assistenzasanitaria. L’aderenza concreta ai Pdta,soprattutto in periferia, è notevolmen-te inficiata dal rapporto pessimo tra ter-ritorio e struttura sanitaria, tra strut-ture Hub e strutture Spoke, specie se siconsidera che nella gestione delle ri-sorse della struttura sanitaria non siconsidera la pianificazione di Pdta chetengano conto non solo dell’epidemio-logia ma anche delle necessità geogra-fiche del territorio stesso e delle figureprofessionali a disposizione.Nell’ambito di queste problematichenon ha minor peso il tema riguardantela sicurezza dei dirigenti medici. Sicu-rezza non solo in termini di ambientedi lavoro, carico di lavoro e salute dellavoratore ma anche in termini di tute-la dalle aggressioni verbali e fisiche con-seguenti a quella frustrazione dei cit-tadini frutto di una stampa volta sem-pre più a screditare l’operato dei medi-ci in qualsiasi momento vi sia quel so-spetto di malasanità non sempre dimo-strato e dimostrabile.Il tema della sicurezza peraltro, apparedi maggiore rilevanza laddove le condi-zioni di offerta sanitaria sono peggiori intermini di tempi di attesa, funzionamentodei presidi di emergenza-urgenza.

in ospedale più hai da vedere e da im-parare”; ma a questa verità bisogna ag-giungere che considerata l’ampia lette-ratura, la possibilità di ricorrere a si-mulazioni con la disponibilità della re-altà aumentata, la formazione non puòessere classificata come una “tegola cheimprovvisamente cade in testa” ma de-ve essere ben pianificata sia nell’ambi-to universitario che ospedaliero, anchea fronte di evitare lo sfruttamento di ri-sorse umane che, se oggi, vengono igno-rantemente considerate come risorse dibassa manovalanza, un domani saran-no le risorse su cui reggere la gestionedelle dinamiche proprie del Ssn.La mancata pianificazione nella forma-zione, sia in ambito universitario cheospedaliero, per assenza di target uni-versitari ed aziendali da raggiungere eattuare, è confermata inoltre dalla man-canza di medici specialisti. In diverse Re-gioni si è verificata una nuova forma disistema sanitario ibrido tra Ssn e sanitàprivata; diverse sono ormai le AziendeOspedaliere che firmano appalti con coo-perative in grado di fornire dei mediciin “affitto” per alcuni giorni a tampona-mento di carenze previste e prevedibilidi personale, ottenendo risultati pessi-mi nella gestione delle singole unità ope-rative e nell’out-come ospedaliero.Allo stato attuale, nonostante il de-pauperamento del personale sanitario,

anaao giovani

Anaao Giovani propone la rivisitazionedell’organizzazione nella gestionedelle risorse umane e della loroformazione medica e sindacale, al finedi creare un concetto di squadra inambito lavorativo in cui ognuno abbia leproprie responsabilità e possibilità dicrescita nel rispetto delle norme vigenti.Naturalmente è necessario cambiarel’accezione del termine “responsabilità”in quanto essa non debba significare “ècolpa di” in caso di fallimento o “è meritodi” in caso di successo, ma indichi chedietro ogni singolo lavoratore c’è il lavoroe il rispetto di colleghi che siano in gradodi dare forza nel fallimento e di darecondivisione al successo.Si propone, inoltre, la riduzione del caricodi burocrazia crescente che erode lastessa arte medica specie se associato adun organico medico sempre più esiguo, adei medici sempre più a rischio di burnoute a pazienti che si sentono decisamenteabbandonati. Nel concreto sarebbe utileistituire un tavolo tecnico permanente chepermetta un’analisi costante e progressivadelle problematiche del sistema formativo,dei fabbisogni del Ssn e delle necessitàdei Dirigenti medici in correlazione aitempi, in modo da avviare la strada per unSsn efficace, efficiente e competitivo.Infine è da tempo prerogativa dell’AnaaoGiovani e lo sarà ancora, la salvaguardiadella qualità formativa del giovanemedico. Occorre infatti una profondarivisitazione del sistema formativo italianoche permetta al medico di poter operarein strutture ospedaliere già durante ilpercorso formativo al fine di poterforgiare una nuova generazione dicolleghi di qualità.Senza la corretta programmazione deifabbisogni assistenziali, senza unconcreto investimento in terminieconomici e programmatori, il sistemasanitario pubblico è destinato purtroppoad implodere, per questo l’AnaaoAssomed, anche attraverso il suo SettoreGiovani continuerà a vigilare sullecondizioni di lavoro, studiare metodologiepossibili di risoluzione delle problematiche,presentare proposte attive e concretenell’ottica di un continuo miglioramentodel sistema sanitario pubblico.

Da cosa parte e cosa propone AG“La carenza di

risorse nonsolo impediscel’assunzione estabilizzazionedel personalemedico masempre piùspessoimpediscel’aderenza allelinee guida adiscapito diun’ottimaleassistenzasanitaria

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12 | d!rigenza medica numero 9 - 2018

“Negli anniOttanta si sonosviluppatemolte delletecnologie adoggi in usonegli ambiti diricerca ediagnosticamolecolare cheinteressanovariediscipline

La nascita della Biologia Molecola-re ha caratterizzato la seconda metà delNovecento ed ha permeato tutte le di-scipline biologiche portando con sé unavera e propria rivoluzione tecnologica.Essa ha segnato la scoperta dei mecca-nismi fondamentali che operano in tut-te le cellule e ne controllano e regola-no i processi. In quegli anni l’avanza-mento tecnologico e l’incremento del-le conoscenze infatti sono andati di pa-ri passo, conducendo la comunità scien-tifica ad una conoscenza sempre più ap-profondita dei fenomeni biologici cheinteressano le macromolecole che com-pongono le cellule; questo ha permes-so la costruzione delle solide fonda-menta sulle quali oggi si basa la granparte delle branche della biologia e del-la medicina.Da quando Francis Crick nel 1958 ha for-mulato il dogma centrale della biologiamolecolare che postula il flusso dell’in-formazione dal Dna alle proteine, attra-verso la trascrizione dell’Rna, l’atten-zione nel campo della ricerca si è con-centrata sullo studio degli acidi nuclei-ci: Dna, detentore dell’informazione ge-netica e responsabile del trasferimentodei geni alle cellule figlie; Rna, respon-sabile dell’espressione delle proteine de-

poste alle funzionalità cellulari. Da quinasce l’interesse atto a decifrare l’infor-mazione nascosta all’interno della strut-tura a doppia elica del Dna, fino ad ar-rivare alla risoluzione del codice gene-tico. Ad intricare il quadro, si aggiungela scoperta di complessi meccanismi,operati dagli acidi nucleici in unione conparticolari proteine, prefissi alla regola-zione dell’espressione genica.Negli anni Ottanta si sono sviluppatemolte delle tecnologie ad oggi in usonegli ambiti di ricerca e diagnostica mo-lecolare che interessano varie discipli-ne. Inoltre sono nati diversi filoni di ri-cerca volti al sequenziamento del Dna,il cui punto di svolta venne segnato dallavoro di Frederick Sanger, padre delsequenziamento di I generazione basa-to sul metodo dei terminatori di catena(metodo Sanger). Esso permette di co-noscere la sequenza di un frammentodi Dna, precedentemente amplificatocon l’utilizzo di primers specifici; glistessi vengono utilizzati nella reazionedi sequenza insieme a nucleotidi mo-dificati chimicamente che terminano lareazione di polimerizzazione del Dna,dando luogo alla formazione di fram-menti di diverse lunghezze. I nucleoti-di terminatori di catena, che nel meto-do Sanger moderno sono marcati condiversi fluorofori, fanno sì che i fram-menti, separati per elettroforesi capil-lare, siano riconosciuti da appositi mac-chinari che traducono l’informazionedi sequenza in grafici visualizzabili alcomputer.Un punto di svolta importante è da ri-conoscersi nel lancio del programma disequenziamento del genoma umano av-venuto nel 1986 e terminato nel 2001,il quale ha portato all’ampliamento del-le conoscenze sull’informazione gene-tica nonché ad un notevole incremen-to delle tecnologie che continua anco-

d!

martina rueca Laboratorio diVirologia, IstitutoNazionale per leMalattie Infettive“L. Spallanzani”Irccs, Roma

maria rosariacapobianchiLaboratorio diVirologia, IstitutoNazionale per leMalattie Infettive“L. Spallanzani”Irccs, Roma

Metagenomica e diagnosticamicrobiologica: una sfida per il laboratoriodel futuro

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molti campi di studio che includono lamicrobiologia e la virologia. In parti-colare la tecnologia Ngs si sposa al-l’analisi metagenomica, una scienza chestudia l’insieme dei diversi materiali ge-netici (metagenoma) presente in un da-to campione. Questo approccio apre lastrada a numerosi studi che riguarda-no la componente microbiologica (mi-crobioma) e virologica (viroma) di di-versi distretti corporei. Il metagenomadella comunità microbica che è ospita-ta nel corpo umano possiede nel com-plesso una quantità di geni che è con-siderata approssimativamente 100 vol-te più grande di quella contenuta nelgenoma umano. Questa grande e di-versificata collezione di geni potrebbenascondere un gran numero di funzio-ni biologiche e biochimiche la cui co-noscenza, in condizioni di salute e pa-tologia, potrebbe rivelare grandi po-tenzialità dal punto di vista biomedicoe della diagnosi delle malattie ad ezio-logia infettiva. Nel caso della metage-nomica batterica, l’analisi in questionepuò essere effettuata tramite l’utilizzodi sequenze target conservate ed uni-versali, come l’Rna ribosomale 16s. Es-so è tradotto da una regione del geno-ma batterico che risulta abbastanzaconservata da poter essere utilizzataper amplificare il DNA, grazie all’uti-lizzo di primers specifici, ma che allostesso tempo contiene alcune regionicon un grado di variabilità abbastanzaalto da permettere l’identificazione digenere e di specie dei batteri presentinel campione.D’altro canto per lo studio del viromal’analisi è maggiormente complessa, inquanto non esistono nel genoma dei vi-rus (che sia ad Rna o a Dna) regioniconservate universalmente che possa-no essere sfruttate per l’identificazio-ne; dunque l’unico approccio possibileè quello che prevede il sequenziamen-to della totalità del materiale geneticopresente all’interno del campione (ap-proccio Shot-gun). Questo pone gran-di sfide per quanto riguarda l’analisibioinformatica delle informazioni ot-tenute, in quanto tra le sequenze risul-tanti più del 90% è occupato da se-quenze di Dna appartenenti all’ospite;dunque aumenta la difficoltà di rileva-zione di sequenze virali presenti nelcampione che rappresentano una pic-colissima parte di quest’ultimo. Ciò im-plica che l’analisi dei risultati richiedalo sviluppo di strumenti per l’analisibioinformatica sempre più raffinati.Gli sviluppi di questo approccio sonopromettenti dal punto di vista della dia-gnostica virale e possono essere utiliz-

zati per analizzare campioni di pazien-ti affetti da patologie la cui eziologia ri-mane sconosciuta. L’analisi metageno-mica ha un grosso potenziale nel-l’identificazione di sequenze virali, an-che appartenenti a quei virus, non an-cora conosciuti, che potrebbero esseretroppo divergenti da quelli noti e chequindi non possono essere identificatitramite l’utilizzo di tecniche di amplifi-cazione di sequenze note. Il campo del-l’analisi metagenomica tramite se-quenziamento di nuova generazioneper la caratterizzazione del viroma didiversi distretti corporei pone conti-nuamente nuove sfide nell’ambito del-la ricerca ed è in continuo divenire egrande espansione. Dunque le poten-zialità di questo metodo avanguardi-stico potrebbero portare alla scopertadi nuovi agenti patogeni e/o all’identi-ficazione di virus che non ci si aspettadi trovare in un determinato distrettocorporeo o area geografica e che quin-di non sono ricercati con le tecniche dia-gnostiche utilizzate di routine. Si con-clude quindi che gli sforzi che la co-munità di biologi e bioinformatici staaffrontando oggi nel cercare di risolve-re la difficoltosa analisi della compo-nente virale del corpo umano, potreb-be contribuire significativamente ad im-plementare i protocolli e le proceduredella diagnostica di domani.Prima che tali approcci siano veramentefruibili nella realtà diagnostica sarà ne-cessario sviluppare protocolli tecnici estrumenti di analisi standardizzati e fa-cilmente trasferibili dall’ambito dellaricerca all’ambito applicativo. Questorappresenta uno sforzo enorme nel qua-le si stanno cimentando moltissimigruppi di ricerca, in sintonia con le dit-te che intendono investire nella dia-gnostica del futuro raccogliendo la sfi-da dell’innovazione tecnologica.Come già avvenuto per le applicazionidi Ngsalla diagnostica genetica, accan-to alla sfida tecnologica si accompagnala sfida dell’utilizzo delle informazioni,che riveste ambiti etici di non facile ge-stione, come l’emergere di informazio-ni inattese, le cosiddette “incidental fin-dings”, che per la microbiologia posso-no consistere nell’evidenziazione di in-fezioni non sospettate, potenzialmen-te foriere di delicato contenuto medicoe sociale.In conclusione, il futuro della diagno-stica microbiologica potrebbe essererappresentato come un vaso di Pando-ra, da gestire con delicatezza e rispet-to, affinché il suo contenuto si riveli co-me una risorsa anziché risolversi in unatempesta ingestibile.

d!rigenza medica | 13numero 9 - 2018

“Per poter esseresequenziato, ilDna vieneframmentatoattraversometodi fisici, oenzimatici;successivamentei frammentiottenutivengono legatia degliadattatori(frammenti diDNA che sonoriconosciuti edutilizzati dalmacchinariopreposto alsequenziamento)e subiscono unpassaggio diamplificazione

anaao dirigenza sanitaria

ra oggi. Esso ha inoltre contribuito no-tevolmente allo sviluppo della ricercabioinformatica, portando alla nascitadi software in grado di gestire immen-se quantità di dati di sequenza e favo-rendo la creazione di banche dati (co-me GenBank).L’introduzione delle tecniche di se-quenziamento di nuova generazione,Ngs (Next Generation Sequencing), nelprimo decennio del 2000 ha rivoluzio-nato completamente l’approccio al se-quenziamento del Dna. Queste tecno-logie, a differenza del metodo tradizio-nale in cui si può sequenziare solo unframmento per volta, consentonol’estensione del processo a moltissimiframmenti contemporaneamente chevengono sequenziati in parallelo ed inmodo rapido; per questa ragione ven-gono anche dette tecniche di sequen-ziamento ad alta resa (High-throu-ghput). Per poter essere sequenziato, ilDna viene frammentato attraverso me-todi fisici, o enzimatici; successivamentei frammenti ottenuti vengono legati adegli adattatori (frammenti di DNA chesono riconosciuti ed utilizzati dal mac-chinario preposto al sequenziamento)e subiscono un passaggio di amplifica-zione. Questi frammenti, che costitui-scono la libreria di sequenziamento,servono da stampo per la sintesi di al-tri frammenti complementari, chiama-ti reads. A seconda delle esigenze è pos-sibile impostare il sistema per ottenereil numero desiderato di reads necessa-rie allo scopo dell’analisi stessa. Il pas-saggio finale e molto complesso è quel-lo di analisi dell’enorme numero di in-formazioni ottenute (milioni di se-quenze) che richiede grande potenzacomputazionale per analizzare e alli-neare le reads con sequenze di riferi-mento presenti nei database. Sono mol-ti gli ambiti che hanno beneficiato deiprogressi del sequenziamento, primotra tutti quello biomedico; le tecnolo-gie NGS permettono di ottenere un pa-norama completo sulla variabilità ge-netica tra gli individui ed anche tra i di-versi tessuti di uno stesso individuo;questo porta grandi implicazioni e svi-luppi nello studio delle malattie gene-tiche e in ambito oncologico, campi do-ve si concentrano un gran numero distudi e nei quali i software e i tool bioin-formatici si vanno via via affinando esemplificando, rendendo l’analisi sem-pre di più facile risoluzione.Oltre alla genetica umana queste ana-lisi vengono applicate allo studio del ge-noma di qualsiasi specie vivente; que-sto rende il sequenziamento di nuovagenerazione uno strumento chiave per

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14 | d!rigenza medica numero 9 - 2018

Le perplessità sulla riorganizzazione di un sistema complesso

I Pronto soccorso ed in particolareil triage nella loro concezione più sto-rica nascono in epoca napoleonicaquando sui campi di battaglia i soccorsivenivano effettuati dai medici milita-ri utilizzando già dei criteri di priori-tà in particolare per i traumatismi daferita.Si è evoluto poi tale sistema con le dueguerre mondiali e da ultimo con i con-flitti di Corea e Vietnam, ciò a signifi-care che da sempre l’assistenza è stataeffettuata con criteri di priorità ogget-tiva.In particolare nella legislazione italia-na il triage compare nel 1996 con l’at-tuazione del decreto n.76/1992, da al-lora l’assistenza nei Pronto Soccorso ita-liani si è sempre basata su criteri cheutilizzano dei codici colore (Bianco, Ver-de, Giallo, Rosso) per stabilire una prio-rità di cura.Ora con le recenti proposte di riformasi stravolge questo collaudato sistemacon dei codici numerici (da 1 a 5) inparticolare:Si va dal codice 1 per contraddistin-guere l’emergenza con la necessità diaccesso immediato, al codice 2 per l’ur-genza con accesso entro i 15 minuti, co-dice 3 per l’urgenza differibile con ac-cesso entro 60 minuti, codice 4 per l’ur-genza minore con accesso entro i 120

minuti, fino al 5 per la non urgenza conun accesso che dovrà avvenire entro i240 minuti. Per le urgenze definite minori si useràil modello See and Treat con presa incarico da parte degli infermieri, men-tre per l’Obi (Osservazione Breve In-tensiva) si è codificata una permanen-za minima di 6 ore che non potrà su-perare le 36 ore complessive.Le prime perplessità riguardano i limi-ti temporali imposti, che per le priori-tà maggiori (codice 1, 2 e 3) trovano si-curamente applicazione, ma per i co-dici minori non sono sempre di facileapplicazione visto il diffuso fenomenodell’overcrowding nelle strutture dipronto soccorso del nostro paese, que-sta riforma se applicata cosi com’è po-trebbe diventare uno strumento di de-nuncia tutte quelle volte che per fatto-ri contigenti di sovraffolamento non siriescono ad accettare i pazienti entro itempi stabiliti.Fermo restando che l’attesa in prontosoccorso non deve superare le 8 ore,stabilire che deve scattare il ricoverodopo tale permanenza sembra davve-ro poco proponibile, in primis perchénei dipartimenti di emergenza, so-prattutto ad alto flusso, ci sono sem-pre pazienti in attesa di ricovero, già

Riforma del Pronto Soccorso

Negli ultimi anni da parte delle Isti-tuzioni è forte una linea di disinterme-diazione, non ascolto ed emarginazio-ne nei confronti di sindacati ed asso-ciazioni di categoria, ma in occasionedello sciopero nazionale del 23 no-vembre gli ospedali sono stati sbarratied in Campania, l’Anaao sindacato piùrappresentativo della dirigenza medi-ca e sanitaria, guidato da Enzo Benci-venga ha contribuito in maniera signi-ficativa alla riuscita dello sciopero, ciòa testimonianza che la disintermedia-zione non porta lontano.Infatti in quella giornata una strari-pante folla di dirigenti medici e sanita-ri del Ssn si sono ritrovati in via SantaLucia sotto la sede della regione Cam-pania.C’erano tutti: giovani e meno giovani,sindacalisti anziani e non, precari estrutturati, tanti uomini e soprattuttotantissime donne, queste ultime il ve-ro nerbo emergente del sistema pub-blico sanitario.Tutti erano in sciopero e tanti si trova-vano in via Santa Lucia dopo avere

Lo sciopero della dirigenzamedica esanitaria del 23 novembre

mauriziocappielloConsigliereNazionale AnaaoAssomed

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franco verdeCoordinatore provinciale Anaao Napoli

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d!rigenza medica | 15numero 9 - 2018

giurisprudenzad!

I testi integralidelle sentenze sonopubblicati suwww.anaao.it

Sulla responsabilitàd’equipe

La responsabilitàd’equipe vale anche per il componente che si sia assentato per non giustificatimotivi

Cassazione Penale Sezione IV Sentenza n. 54573/2018La responsabilità d’equipe vale ancheper il componente che si sia assentatoper non giustificati motivi. Il caso ri-guarda un aiuto chirurgo assentatosiprima del termine di una complessaoperazione chirurgica durante la qua-le per errore è stata dimenticata unagarza nel paziente che ha causato infe-zione. La Cassazione ha respinto il ri-corso del medico ritenendo vi fosse unasua corresponsabilità in quanto non po-teva non rendersi conto della stan-chezza psico-fisica del primo chirurgoe il fatto che si fosse allontanato nellafase finale dell'intervento, non avevagiustificazioni né in alcuna altra esi-genza professionale, né nel fatto di nonessere indispensabile poiché l’opera-zione era di notevole complessità e du-rata.

Sulla responsabilità

Il valore delle linee guida

Cassazione Civile Sezione III Ordinanza n. 30998/2018La Corte di Cassazione ha ridimensio-nato il valore da attribuire alle linee gui-da nei giudizi di responsabilità medica.Esse rappresentano uno strumento pervalutare la condotta del medico in unmodo che non può tuttavia prescinde-re dall’analisi del caso concreto. Le li-nee guida pertanto non assurgono a pa-rametro rigido e insuperabile di valu-tazione del comportamento del medi-co. Nel caso di specie si controvertevasulla riduzione della somministrazionedi eparina, che i parenti di un pazienteavevano tentato di porre alla base di

una trombosi venosa. Il comportamen-to del medico si discostava dalle lineeguida applicate in casi analoghi ma nel-la fattispecie ha trovato giustificazionein particolari circostanze, tali per cui ilcomportamento del medico non pote-va reputarsi colposo.

Le linee guida e lebuone pratiche

Cassazione Penale Quarta Sezione PenaleSentenza n. 47748/2018Linee guida e buone pratiche non sonola stessa cosa. A ribadirlo la Cassazio-ne penale nell'ambito di una sentenzache vedeva coinvolti alcuni sanitari aseguito del decesso di un paziente peruna omessa corretta e tempestiva dia-gnosi che ha impedito l'esecuzione del-l'intervento chirurgico che gli avrebbepotuto salvare la vita. In ogni caso pri-ma che l’iter di approvazione delle nuo-ve linee guida della legge Gelli-Biancosia concluso il riferimento resta l'arti-colo 590-sexies che richiama le buonepratiche clinico assistenziali per trarreindicazioni di carattere interpretativo.Quando le linee-guida saranno ema-nate, saranno loro “il fulcro dell'archi-tettura normativa e concettuale in te-ma di responsabilità sanitaria penale ".Ma in caso di negligenza e imperiziascatta comunque la condanna.

L’urgenza vale più di bestpractice e linee guida

Cassazione Penale Sentenza n. 43794/2018Urgenza e condizioni disperate del pa-ziente valgono più di best practice e li-

nee guida. La Cassazione ha conferma-to la sentenza della Corte d’Appello cheha ritenuto non responsabile il medicodi guardia medica di un’isola, anche sela sua condotta non è in linea con la buo-na pratica, per la morte da infarto di unpaziente la cui situazione era già grave-mente compromessa a livello cardiolo-gico. Il principio di immediatezza agiscecome fondamentale, ma non indispen-sabile, connotato del contraddittorio enon è affatto dotato di valenza costitu-zionale autonoma, subendo anzi sva-riate, e del tutto giustificate, deroghe nel-la disciplina processuale ordinaria.

Asl condannabile permalasanità anche sechiama in causa il medico

Cassazione Civile Sezione III Sentenza n. 30601/2018.Asl condannabile per malasanità anchese chiama in causa il medico. La Corted’Appello prima e la Cassazione poi(sentenza 30601/2018) hanno respin-to il ricorso di un'azienda sanitaria chedopo essere stata condannata ha chia-mato in giudizio per l’intervento nonriuscito il medico che l’aveva eseguito.L’estensione automatica del giudizio neiconfronti del medico sarebbe scattatase l'Asl non l'avesse chiamato “a garan-zia”, ma indicandolo come unico veroresponsabile del danno.

Sul consensoinformato

Anche i “rischi minimi”devono rientrare nelconsenso informato

Cassazione Civile Sezione III Sentenza n. 30852/2018.Anche i rischi "minimi" per un pazien-te devono rientrare nel consenso infor-mato. Il rischio minimo non giustificaun consenso informato incompleto. Ilpaziente che si sottopone a interventochirurgico deve essere sempre messo alcorrente dei possibili rischi derivantidall'operazione, anche se sono minimi.Lo chiarisce la Cassazione con l'ordi-nanza n. 30852/2018.

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Intervento d’urgenza,paziente deve provareche avrebbe rifiutato

Cassazione Civile Ordinanza n. 31234/2018. In caso di intervento d'urgenza, il pa-ziente deve provare che avrebbe ri-fiutato. Grava sul paziente che chie-de all'ospedale e ai medici il risarci-mento del danno alla salute, «deter-minato dalle non imprevedibili conse-guenze di un atto terapeutico», «neces-sario e correttamente eseguito», alle-gare e dimostrare che egli avrebbe ri-fiutato quel determinato interventose fosse stato adeguatamente infor-mato.

Legge 104

I permessi sonoutilizzabili non solo perassistenza “fisica”

Cassazione Civile Sezione Lavoro Ordinanza n. 23891/2018.La Corte di Cassazione, con ordinan-za n. 23891 del 2 ottobre 2018, pre-cisa che i permessi per l’assistenza aidisabili garantiti dalla legge n.104/1992 non sono utilizzabili sola-mente per l’assistenza “fisica” al disa-bile, svolta presso la sua abitazione,ma possono essere utilizzati dal lavo-ratore che ne fa richiesta anche persvolgere attività che il disabile nonpuò compiere in autonomia, come adesempio effettuare la spesa, fare pre-lievi e versamenti o altre commissio-ni. Il licenziamento intimato dal-l’azienda per la fruizione dei permes-si per scopi personali e non per l’assi-stenza al disabile, pertanto, è da rite-nersi illegittimo, in quanto le attivitàcompiute dal lavoratore sono state ef-fettuate nell’interesse del parente di-sabile, fatto che le rende coerenti conla finalità della norma di cui alla leg-ge n. 104/92.

espletato un turno notturno. Mi sonodomandato, vedendo questa folla, co-me mai tanta gente così diversa? Cosali accomuna nel partecipare a questosciopero?Certamente la condivisione di una li-nea sindacale riformista al contempocostruttiva, ma se necessario pronta al-la mobilitazione, certamente la richie-sta di un rinnovo contrattuale vergo-gnosamente fermo da molti anni e peril quale si prospettano risorse esigue,che non cambieranno la vita dei diri-genti. Penso che invece il motivo piùprofondo che ha portato questi profes-sionisti in piazza sia rappresentato daldisagio lavorativo che si vive quotidia-namente nelle strutture sanitarie pub-bliche in cui si lavora.Ospedali poco sicuri per i pazienti e peri medici, che vengono esposti ad ognitipo di responsabilità civile e penale;carenze di organico che costringono aturni molto duri e numerosi e che inci-dono sulla qualità del lavoro e del pri-vato personale; forte tasso di precarie-tà che rende incerto il futuro dei gio-vani; iperburocratismo che obbliga ladirigenza a funzioni improprie spessolimitanti la loro capacità professiona-le; la prospettiva secondo la quale en-tro il 2023 circa 20.mila medici pub-blici andranno in quiescenza e le diffi-coltà a sostituirli sia per il blocco delturnover sia per la mancanza di una ri-forma moderna degli studi di medici-na; l’anteposizione da parte dello sta-to in tutte le sue articolazioni della lo-gica economica rispetto alle esigenzedel cittadino-paziente.Si potrebbe continuare in quest’analisima esprimo un’ultima considerazione:il web è un grande strumento d’inno-vazione che può avere valenza costrut-tiva o viceversa disgregante.Orbene, a parer mio, quella manifesta-zione è stata un felice sodalizio tra lachiamata a raccolta tramite web e la co-scienza sensibile ed al contempo soffe-rente di tanti dirigenti me-dici e sanitari ancora inna-morati del loro lavoro edesasperati dalle condizio-ni in cui lo svolgono, masempre conservandoquella passione per laprofessione più umana ebella del mondo: l’ars me-dica.

valutati sia da un punto di vista cli-nico che diagnostico, quindi con unapriorità di ricovero rispetto a pazientiche pur presi in carico ed in attesa daore rappresentano sicuramente unaminore complessità, inoltre tale in-dicazione andrebbe a sovraccaricareulteriormente i reparti di degenza giàcon pochi posti letti per la politica deitagli che ha caratterizzato gli ultimianni di spending review, lo stesso in-vio in Obi è contestabile per la “mis-sion” a cui è chiamata questa artico-lazione del pronto soccorso in quan-to costituisce una modalità di ge-stione delle emergenze-urgenze perpazienti con problemi clinici acuti adalto grado di criticità ma a basso ri-schio evolutivo, oppure a bassa cri-ticità ma con potenziale rischio evo-lutivo.Si giudica poi insufficiente che nelleore notturne la presenza del medicoin OBI sia assicurata dal personale delpronto soccorso, ciò in contraddizio-ne con il principio che l’osservazionebreve deve durare al massimo 36 ore,in quanto al netto della carenza di per-sonale non si può ipotizzare di istitu-zionalizzare l’assenza di personale me-dico nelle ore notturne, sia per la si-curezza del paziente che per garanti-re il tournover delle postazioni letto.La riorganizzazione di un sistema co-si complesso non può inoltre pre-scindere da una integrazione con ilterritorio di cui tanto si parla ma po-co si fa.Infine in questo gruppo di lavoro delministero della Salute non si evinco-no professionalità che lavorano sulcampo come di dirigenti medici ed in-fermieri di triage o pronto soccorso,figure che possono portare con il lo-ro contributo esperienze concrete evissute su come si gestisce un prontosoccorso.Questa bozza di riforma rappresentauna ipotesi di progetto e per quanto lelinee di indirizzo generali sono già da-tate al 27 settembre si confida in unaattenzione da parte del gruppo di la-voro a quanto suggerito.

Lo sciopero della dirigenza medica esanitaria del 23 novembre

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Le perplessità sullariorganizzazione di un sistemacomplesso

giurisprudenza

“Ospedali pocosicuri per ipazienti e per imedici, chevengono espostiad ogni tipo diresponsabilitàcivile e penale;carenze diorganico checostringono aturni molto durie numerosi e cheincidono sullaqualità dellavoro e delprivatopersonale; fortetasso diprecarietà;iperburocratismoche obbliga ladirigenza afunzioniimproprie;prospettivasecondo la qualeentro il 2023circa 20.milamedici pubbliciandranno inquiescenza e ledifficoltà asostituirli;l’anteposizioneda parte dellostato in tutte lesue articolazionidella logicaeconomicarispetto alleesigenze delcittadino-paziente

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