ISOLA DI LANZAROTE - Sat Lavis - Sat...

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Anno 14 - N. 70 - Bimestrale - Fusta Editore - MEPE Distribuzione Editoriale - Via Ettore Bugatti 15 - 20142 Milano - Poste Italiane S.p.A sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (comp. in legge 27/02/04 n. 46) Art. 1 c. 1: LO/MI - I SSN 1974-5397 - P .I. 01/03/2018 VALDISUSA Francigena Marathon FITWALKING Cinque settimane decisive CAMMINARE IN POLONIA Nel mondo dei laghi, delle grandi foreste, delle città d’arte CANALE D’AGORDO Il paese di Papa Luciani GARBAGNA Il viaggio alla scoperta dei borghi più belli d’Italia continua CAMMINARE IN POLONIA Nel mondo dei laghi, delle grandi foreste, delle città d’arte CANALE D’AGORDO Il paese di Papa Luciani GARBAGNA Il viaggio alla scoperta dei borghi più belli d’Italia continua www.camminareweb.it ISSN 1974-5397 70 | MAGGIO GIUGNO 2018 Euro 5,90 | Chf 9,50 70 | MAGGIO GIUGNO 2018 Euro 5,90 | Chf 9,50 IN FARMACIA CONSIGLI PRATICI PER AFFRONTARE UN TREKKING ISOLA DI LANZAROTE La perla delle Canarie a piedi o in bicicletta ISOLA DI LANZAROTE La perla delle Canarie a piedi o in bicicletta

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    VALDISUSAFrancigenaMarathon

    FITWALKINGCinque settimanedecisive

    CAMMINARE IN POLONIANel mondo dei laghi, delle grandi foreste, delle città d’arte CANALE D’AGORDOIl paese di Papa LucianiGARBAGNAIl viaggio alla scoperta dei borghi più belli d’Italia continua

    CAMMINARE IN POLONIANel mondo dei laghi, delle grandi foreste, delle città d’arte CANALE D’AGORDOIl paese di Papa LucianiGARBAGNAIl viaggio alla scoperta dei borghi più belli d’Italia continua

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    ISOLA DI LANZAROTELa perla delle Canariea piedi o in bicicletta

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    La lentezza non è mai stata così seducente

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  • di Roberto [email protected]

    PENSIERI NEL VENTO

    Maggio Giugno 2018 /camminare 1

    Quattrocentocinquanta chilometridi autostrada, una buona dose dinoia e un’urgenza irrinunciabile:uscire dalla capsula della velocità e po-sare gli occhi sul paesaggio circostantecon più tranquillità. Mi capita spesso, altermine di un viaggio in macchina. Glispostamenti veloci ottundono i sensi.Così l’altro giorno, stanco di rimanere im-mobile al volante dell’auto, alla fine deltratto autostradale ho imboccato unaprovinciale tra i campi, a costo di allun-gare la strada verso casa. La terra stavaabbandonando la livrea invernale e quae là si era già colorata d’un verde intensoe vivace, in aperto contrasto con la neveancora abbondante sulle montagne a untiro di schioppo. Assorto a osservare il re-ticolo dei fossi, l’allineamento dei campie la disposizione delle vecchie cascineancora in funzione, a un certo momentomi sono accorto che stavo procedendoa passo d’uomo. Per guardare meglio,avevo ridotto la velocità dell’auto a livellida passeggiata. Forse stavo esagerando,ma proprio non avevo voglia di pigiare ilpedale dell’acceleratore. Fossi andatoanche solo un filo più forte, mi sareiperso lo spettacolo di un paesaggio esal-tato dal sole del tardo pomeriggio, ormaivicino al profilo dello skyline alpino maancora capace di illuminare di traversola campagna. Per un bel pezzo di stradaho continuato alla velocità di un escur-sionista, in un dialogo muto che incro-ciava gli scorci che mi si paravano da-vanti con un’interminabile catena dipensieri. Finché m’è venuta un’ispira-zione.Mi sono ricordato di un articolo di qual-che anno fa, comparso sul “Corrieredella Sera” a firma dello scrittore SandroVeronesi. Da qualche parte dovevo averconservato la pagina del giornale, si-curo che prima o poi mi sarebbe tornatautile. A casa, la sera, ho dovuto cercar

    tra le scartoffie per un’ora. Alla fine,però, in fondo a una vecchia cartellina,ho trovato il ritaglio che avevo conser-vato. Un elzeviro del Corrierone del 1°marzo 2002, dal titolo “Elogio della len-tezza nell’epoca veloce”. Per farla breve,in quelle due colonne Veronesi raccontache, riportando a casa il padre reduce dauna degenza in ospedale, aveva dovutoadeguare il proprio passo a quello mal-certo del genitore. E a un tratto, costrettodalla lentezza dei movimenti, aveva po-sato lo sguardo sul mondo circostante inun modo diverso dal solito. Come per in-canto, neanche avesse inforcato un paiod’occhiali nuovi, sotto i suoi occhi ave-vano cominciato a comparire i fram-menti di mondo da lui a lungo relegatoai margini della percezione: «gli alberi, ilcordolo del marciapiede, gli interstizi diterra intorno ai tronchi segati». In breve,la lentezza aveva consentito alla vistadello scrittore di tornare al suo compitospecifico: quello di vedere. E per l’autoredell’articolo, quella presa di coscienza –assai simile a quella generata dal movi-mento lento del camminare – era statauna grande scoperta. Nel suo elzeviro,Veronesi non può che constatare la con-tinua accelerazione del mondo esterno.Ed è consapevole di non poter sperareche da quella parete possa arrivare unaspinta a rallentare la sua vita. Ma sichiede: «Potrò essere tanto scellerato dafarne una scusa per continuar a viverevelocemente senza alternative, quandoormai ho già scoperto che la lentezza,soprattutto la lentezza estrema, è il verotesoro nascosto che tutti cercano, senzaavvedersi di averlo sotto gli occhi?» E sa-

    La conquista della lentezza

    Il rifiuto della velocità è una virtù che, per trasformarsi in un patrimonio consolidato,ha bisogno di consapevolezza e di tempi... lenti

    “Un giorno mi sonoricordato di un articolodi qualche anno fa,comparso sul Corriere della Seraa firma dello scrittoreSandro Veronesi. Da qualche partedovevo averconservato la paginadel giornale, sicuroche prima o poi misarebbe tornata utile”.E infatti...

    pete come si risponde? «No, non sba-glierò più, ne ho come la certezza, perchéstavolta ho capito che l’ultima cosa chec’era da capire di questa faccenda, impli-cita anch’essa e anch’essa sbalorditiva-mente elementare, ma proprio per que-sta sua evidenza sfuggitami nelleilluminazioni precedenti: io diventerò piùlento ma piano, maledizione, poco allavolta, giorno per giorno, senza fretta,senza forzarmi, con naturalezza».Consapevole che la lentezza è una con-quista che ha bisogno… di tempo, chi hafatto la scelta del cammino non può checondividere sino in fondo le conclusionidello scrittore.

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  • DIRETTORE RESPONSABILE:Roberto [email protected]

    IN REDAZIONE:Alma BrunettoLaura ColognesiGiorgio DamilanoMaurizio Damilano

    CORRISPONDENTI:Gianfranco BracciVito Paticchia

    HANNO COLLABORATO:Salvino AlbaneseSanto AlfonzoAlma BrunettoPaolo CiampiFabio DalmassoGian Antonio GilliMaura MarchioriIvo PelicePatrizia PellegriniFrancesco SaliolaGiorgio ScerpiStefania SiccardiSandra Tubaro

    CONTRIBUTI FOTOGRAFICI:Salvino AlbaneseStefano BeccioGianfranco BracciAlma BrunettoPaolo CiampiFabio DalmassoVito PaticchiaIvo PeliceFrancesco SaliolaGiorgio ScerpiSandra Tubarowww.freepik.it

    Maggio Giugno 2018

    DIREZIONE E REDAZIONE:Fusta Editorevia Colombaro dei Rossi 2 B 12037 Saluzzo (CN)tel. 0175.211955 [email protected] [email protected]

    EDITOREFusta [email protected] [email protected]

    STAMPA:Tipolito Europa - Cuneo

    DISTRIBUZIONE PER L’ITALIA: MEPE Distribuzione Editoriale Via Ettore Bugatti 15 - 20142 Milano (MI)

    Registrazione Tribunale di Saluzzo: n. 161ISSN 1974-5397

    Una copia: 5,90 euro;Abbonamento annuale (6 numeri): 27 euroAbbonamento annuale dall’estero: 105 euroNumeri arretrati: 7 euro

    Foto di copertina:SANDRA TUBARO E IVO PECILELanzarote

    Questo numero è stato realizzato anche con il contributo di:

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  • sommario

    www.camminareweb.it

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    1 Editorialedi Roberto Mantovani

    4 Fitwalking allenamentoCinque settimaneper approdare al fitwalkingdi Maurizio Damilano

    7 Ci troviamo a...8 Le manifestazioni UISP9 L’Italia che cammina

    Le Ciaspole di PineroloUna realtà effervescente

    10 AppuntamentoStrAlessandriaCon Borsalino nella testa e nel cuore

    12 IncontriIl camminatore più noto d’ItaliaIntervista a Riccardo Carnovalinidi Roberto Mantovani

    16 Con i bastonciniL’allenamento con i bastoncini in pugnodi Salvino Albanese

    24 Ipotesi sul camminare“Solo sulla terra”La nascita del paesaggio romanticodi Gian Antonio Gilli

    28 I borghi più belli d’ItaliaGarbagnaTra le colline dei ciliegidi Alma Brunetto

    34 Itinerari nel mondoPoloniaNel Paese delle cicognedi Paolo Ciampi

    42 OrientamentiCamminare ultraleggeriStrategie e pratiche di alleggerimentodi Gianfranco Bracci e Francesco Saliola

    Maggio Giugno 2018 /camminare 3

    44 Itinerari in ItaliaCanale d’AgordoIl paese di Papa Lucianidi Fabio Dalmasso

    50 Itinerari nel mondoLanzaroteI colori della creazionedi Sandra Tubaro e Ivo Pecile

    60 AppuntamentoFrancigena Valdisusa Marathone gli itinerari della Sindone

    64 Proposte per l’estateIl luogo dell’ApparizioneEsperienze d’altro genere

    68 Libri&libriVia della Lana e della SetaInizia l’avventura

    72 Essere donnaSport e morti improvviseCom’è possibile?di Maura Marchiori

    74 In saluteLa ricetta della longevitàSperanza o certezza?di Santo Alfonzo

    76 In saluteLe buone regole a tavolaPer una stagione al topdi Patrizia Pellegrini

    78 In saluteCamminare nel modo giustoMa come?di Giorgio Scerpi

    80 In saluteDite postura?Pensateci due voltedi Pietro Albano

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  • Èda poco iniziata la primavera,con un clima che sollecita la vo-glia di rimanere più a lungo al-l’aria aperta, ma anche a pensare allastagione più calda e alla voglia e alla ne-cessità di ritrovare una buona forma, omagari alla propria salute o al benes-sere. Questa è infatti la stagione idealeper ripartire. Occorrono voglia e deter-minazione ma, come abbiamo detto, legiornate ormai calde aiutano a smuo-vere anche i più pigri. Qualcuno forsedirà: beh, ogni anno con l’inizio dellaprimavera, i media ci bombardano con‘sta storia, ma poi in effetti quanti si av-viano in quella direzione?.Non pensiate sia una banalità. Sonotante le persone che si sentono coin-volgere da questo clima favorevole. Più

    di quante possiate immaginare. Forse èvero che molti si limiteranno a dellebelle passeggiate camminando magarineppure più rapidamente di quandofanno shopping, ma lo faranno per unadurata maggiore e senza fermarsi mai,come avviene invece di fronte alle ve-trine dei negozi.Noi ovviamente guardiamo con mag-giore attenzione al mondo del fitwal-king, a chi cammina con vigore e uti-lizzando una tecnica corretta ed efficaceper questo tipo di camminata. Devodire che non sempre è corretto omolo-gare tutto. Anzi, a volte le omologazionirappresentano delle diminuzioni: diqualità, di obiettivi, di stimoli, di rap-presentazione. Però non possiamo ne-gare che, per arrivare al fitwalking,

    Nella stagione giustaper rimettersi in formadopo la pausainvernale, Maurizio Damilanooffre a tutti gli appassionati un programma per avvicinarsiall’eccellenza della camminatasportiva

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    Cinque settimane per approdare al fitwalking

    fitwalkingdi Maurizio Damilano

    ALLENAMENTO

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  • Maggio Giugno 2018 / camminare 5

    Cinque settimane per approdare al fitwalking | Fitwalking allenamento

    molte persone transitino proprio dalsemplice camminare. Iniziano con leuscite a piedi. Poi con passeggiate sem-pre più lunghe e a passo più deciso. In-fine, a un certo punto, scatta la vogliadi andare oltre, di crescere. Ciò avvienepiù spesso e con maggior facilità in chiha l’opportunità di conoscere il fitwal-king. Magari tramite un amico, un pa-rente o una manifestazione.Una rivista come “Camminare” ha an-che questa “mission”, ossia stimolare eoffrire argomenti che aiutino l’incontrocon il cammino e, per noi, con il fit-walking.La nostra forma fisica è molto condi-zionata dalla nostra abitudine di essereattivi e soprattutto dallo svolgere unesercizio di tipo sportivo, più intenso edeciso. Altrettanto importante però èanche il discorso che riguarda la saluteo il benessere. In questo caso il tipo diattività potrà essere un po’ meno pre-stativo ma non meno avvincente. Inentrambi i casi ciò che è molto impor-tante, è iniziare ad essere costanti nellapropria attività. Molti, purtroppo, di-menticano questa regola e svolgono at-tività saltuariamente. I benefici affio-rano e spariscono. È come un fiore cheinizia ad aprire i petali e rapidamentesfiorisce. Non riesce a mantenere unafioritura prolungata e gradevole. Ve-diamo allora come fare, come sostenerequesto percorso. Come andare verso ilfitwalking.Intanto iniziamo con il dire che, quandosi usa il termine fitwalking, si parla diqualcosa che ha una sua chiara e spe-cifica identità. Se non fosse così, parle-remmo genericamente di camminatasportiva. Cosa che senza dubbio è an-che il fitwalking, ma quest’ultimo ha lasua identità. È definito da un percorsopreciso, da una tecnica codificata, daun sistema organizzativo distinto. Èun’eccellenza nel contesto del cammi-nare sportivo, inteso proprio come ilgrande campo di chi cammina con in-tensità e vigore. Il fitwalking quindi predilige un per-corso tecnico adeguato. Per questo af-fidarsi a un istruttore qualificato e cer-tificato (www.fitwalking.it può aiutarvi atrovare quello più vicino a voi) è asso-lutamente importante. L’improvvisa-zione o il pensare di percorrere le stradegeneriche della camminata sportiva nonoffrono prospettive importanti.

    Partiamo però dalle motivazioni. Chedevono essere chiare, frutto di uno sti-molo vero e di una scelta determinata.Spesso si proviene da un percorso dicamminatore già avviato, ma si è arri-vati al punto in cui il semplice cammi-nare non basta più. Oppure da espe-rienze sportive che non sono piùpraticabili e si cerca qualcosa di ade-guato e, soprattutto di efficace.A questo punto è comunque impor-tante essere metodici. Il programma de-v’essere adeguato ma soprattutto ri-

    spettato. Se si deve essere continuativi,e questo è indispensabile, non si deverinunciare a seguire con costanza i pro-grammi. Programmi che devono ancheessere graduali e organizzati secondo illivello di partenza di ogni persona.Chi ritorna alla pratica sportiva dopoanni ha necessità di condizionare il pro-prio fisico e abituarlo alla nuova situa-zione, ai nuovi stimoli fisici. Per chi in-vece ha da poco smesso di praticare, oarriva da altri sport, i tempi si abbre-viano e si può rapidamente incremen-

    Quando si usa il termine fitwalking, si parladi qualcosa che ha una sua chiara e specificaidentità. Un tipo di camminata definita da unpercorso preciso, da una tecnica codificata, da un sistema organizzativo distinto

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  • tare durata delle uscite e ritmo dellecamminate. Inizialmente il cammino (equando parlo di cammino faccio sem-pre comunque riferimento all’idea dicamminare bene, correttamente dalpunto di vista meccanico e posturale) èla base del lavoro. Sarà necessario abi-tuarsi a camminare via via in modo piùspedito e per tempi più lunghi. Poi saràla tecnica a fare la differenza. Qui inizia il vero percorso del fitwalking.Come ho già scritto, ciò dovrebbe sem-pre avvenire attraverso un istruttore ri-conosciuto. La tecnica del fitwalking ètutto sommato semplice, ma impostarlada soli può risultare complesso. Unistruttore guida, insegna, aiuta, stimola,incoraggia, e soprattutto ha le cono-scenze per impostare al meglio il movi-mento. Ho scritto in precedenza chespesso si arriva al fitwalking attraversoil semplice camminare. Dalla passioneper le uscite a piedi che gradualmentesi trasforma in necessità che l’attività ri-sulti più strutturata e anche perfor-

    mante. È perciò giusto avviarsi al fit-walking con un periodo preparatorio. Iolo suggerisco anche a chi ha già matu-rato l’intenzione di seguire un corso diavviamento al fitwalking certificato. Me-glio arrivare già un po’ condizionati fisi-camente ad affrontare un corso, piutto-sto che fuori forma. Sarà più facilededicarsi all’apprendimento tecnico sesi dispone di una base fisica accettabile.Ho quindi pensato di suggerire, in que-sto numero di “Camminare”, un pro-gramma di cinque settimane perun’adeguata fase preparatoria versol’approdo al fitwalking.Il suggerimento del programma (ricordoche questi programmi sono sempre daprendersi come linee guida generali.Ognuno potrà poi adattarli alle proprieesigenze) parte dallo svolgere 2 sedutea settimana di cammino per le prime 3settimane, e poi 3 per le successive 2.Il camminare è la base di queste 5 set-timane. Aiuta prima di tutto ad essere

    Maggio Giugno 2018 / camminare 6

    Come si leggono questi termini:Risc (riscaldamento) e Def (defaticamento), da effettuarsi al-l’inizio e al termine di ogni uscita. Sono momenti molto im-portanti. Il riscaldamento (circa 7/10 minuti) comprenderà unprimo tratto di camminata, un po’ di ginnastica di allunga-mento, mobilità e tonicità così da preparare i muscoli e il fi-sico all’esercizio. Il defaticamento sarà un progressivo rallen-tamento della camminata, sempre con l’introduzione di alcuniesercizi di allungamento o di respirazione, prima di terminaredefinitivamente la seduta di lavoro.CV, non sta per curriculum vitae, ma per cammino veloce. Ciòsignifica che la camminata deve essere comunque decisa, per-tanto più dinamica di quando andiamo a spasso. La respira-zione non deve risultare affannosa, ma si deve percepire unsenso di incremento degli atti respiratori.Nelle ultime 2 settimane troverete il termine CI (cammino in-tenso): dovrete abituarvi a far crescere o rallentare la respira-zione a secondo dell’intensità con cui camminate.

    mentalmente dei camminatori. Hoquindi scelto di non parlare dei soliti ter-mini tradizionali di chilometri da per-correre, velocità da mantenere, varia-zioni di ritmo, ecc. Il termine diriferimento è: durata. Indicherò quindidei minuti di cammino da svolgere eche progrediranno con il procedere dellesettimane. Poi si aggiungerà il terminepasso. Quindi l’iniziare a provare a uti-lizzare un passo più deciso, più intenso.A unire alla durata il ritmo di cammino.Imparare ad alternare ritmi di cammi-nata diversi, per abituarsi a sostenere unpasso più intenso. Fare in modo che an-che l’impegno fisico cresca leggermentein modo da stimolare un miglioramentocardio-respiratorio. Basi di partenza dacui un buon camminatore inizia a di-ventare un fitwalker. Ciò avverrà nelleultime 2 settimane di questa introdu-zione al fitwalking. Da qui in avanti sipotrà guardare a un adeguato appren-dimento della tecnica e a un progressivomiglioramento della performance dicamminatori. Sono certo che saranno cinque setti-mane stimolanti e che ricorderete (perchi proseguirà nel tempo in questa pas-sione per il fitwalking) con piacere e conla percezione di aver fatto il miglior per-corso per affrontare il determinante pas-saggio all’apprendimento della tecnicadel fitwalking.

    Saranno cinque settimane stimolanti che ricorderete con piacere e con la percezione diaver fatto il miglior percorso per affrontare il determinante passaggio all’apprendimento della tecnica del fitwalking

    Fitwalking allenamento | Cinque settimane per approdare al fitwalking

    Prima settimana

    1. Risc. 10’ CV 20’ – Def. 10’ 2. Risc. 10’ CV 30’ – Def. 10’

    Seconda 1. Risc. 10’ CV 25’ – Def. 10’ 2. Risc. 10’ CV 35’ – Def. 10’

    Terza 1. Risc. 7/10’ CV 30’ – Def. 10’ 2. Risc. 7/10’ CV 35’ – Def. 10’

    Quarta1. Risc. 7/10’ CV 10’ CI 5’ CV 10’ CI 5’ – CV 5’ – Def. 10’ 2. Risc. 7/10’ CV 45’– Def. 10’3. Risc. 7/10 CV15’ CI 15’ CV 10’ – Def. 10’

    Quinta1. Risc. 7/10’ CV 50’ – Def. 10’ 2. Risc. 7/10’ CV 5’ CI 5’ CV 10’ CI 10’ CV 5’ – Def. 10’3. Risc. 7/10’ CV 15’ CI 10’ CV 10’ CI 15’ – Def. 10’

    Consigli per l’allenamento

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  • 1 MAGGIO - VIGONE (TO)WALK IN VARENNEManifestazione a passo di cammino di Fitwalking e Nordic Walking.Appuntamento a Vigone per una camminata non competitiva di 8,5Km. Ritrovo alle ore 8 in Piazza Clemente Corte, partenza alle ore10 preceduta da riscaldamento muscolare. Quota iscrizione 7€ conmaglietta ricordo ai primi 500 iscritti. Istruttore di riferimento ElioBettini. Per informazioni: [email protected] MAGGIO - SETTIMO TORINESE (TO)ROTARY RUNIn occasione dell’evento podistico viene proposta una sezione de-dicata al Fitwalking curata dall’A.F.C. Settimo Chilometro. Partenzaalle ore 14,30 dal Parco Fluviale del Po Mezzaluna di Settimo Tori-nese. Percorso di 4 e 6 Km. [email protected] MAGGIO - BROSSASCO (CN)FAMILY WALK - FITWALKING CROSSNelle valli del Monviso si cammina tra i boschi e i centri abitati dimedia montagna in abbinamento con il Valle Varaita Trail. I walker po-tranno scegliere tra tre percorsi 15, 11 e 7 Km. Per gli iscritti paccogara con capo tecnico o prodotti locali, premi per i gruppi più nu-merosi e per i partecipanti che arrivano da più lontano. Costo iscri-zione 7€. Info e iscrizioni: www.vallevaraitatrail.it.13 MAGGIO - SAN MAURO (TO)STRASANMAUROIn occasione della manifestazione podistica l’Authorized Fitwal-king Center Settimo Chilometro propone una sezione di 10 Km de-dicata al Fitwalking. Ritrovo in piazza Gramsci, partenza alle ore 9.Per info: [email protected] MAGGIO - SAN CHIAFFREDO DI BUSCA (CN)SANCIAMMINATerza edizione per la Sanciammina, ritrovo in Piazza don Dema-ria, partenza alle ore 9,30, due percorsi a disposizione di 6 o 14Km circa. Il costo dell’iscrizione è di 5€ con pacco gara ai primi500 iscritti. Per info: Clelia 339.3656571.26 MAGGIO - JESOLO (VE)MOONLIGHT HALF MARATHON sez. FITWALKINGSul tracciato degli ultimi chilometri della mezza maratona si svolgela sezione non competitiva, con partenza in Piazza Milano a Jesoloalle ore 19,15 circa. Ritiro pacchi gara venerdì ore 15/20 e sabatoore 9/18 in Piazza Milano. Tempo massimo per i 10 Km 1H45’.Dopo il traguardo gli atleti riceveranno la medaglia. Poco oltre saràposto il ristoro finale.

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    Nell’area tecnica post-arrivo troveranno, nell'ordine: la zona di ritirodelle sacche con gli indumenti personali e la zona spogliatoi condocce e servizi igienici.Per info ed iscrizioni: www.moonlighthalfmarathon.it/it/moonlight-half-marathon/mhm10k/informazioni26 MAGGIO - PORTO TORRES (SS)CAMMINA ASINARA 1° FITWALKING CALA REALEPrima edizione del Fitwalking all’Isola dell’Asinara. Ritrovo a PortoTorres alle ore 8 al Molo. Ore 8,30 partenza dei traghetti per CalaReale. 9,45 ritrovo a Cala Reale. 10,15 Riscaldamento di gruppoe partenza del 1° Fitwalking Cala Reale. Ore 12,30 ritorno a CalaReale, stretching e rilassamento e pranzo a buffet. Quota iscrizione35€ comprensiva del traghetto A/R, pranzo a buffet, iscrizione epacco gara. Info Pirino Mauro, formatore territoriale Sardegna:[email protected] - [email protected] - 349.5262969.27 MAGGIO - SETTIMO TORINESE (TO)STRASETTIMOIn occasione della manifestazione podistica l’Authorized FitwalkingCenter Settimo Chilometro propone una sezione di 10 Km dedi-cata al Fitwalking. Ritrovo in piazza Campidoglio, partenza alle ore10. Per informazioni: [email protected]

    27 MAGGIO - CASTELLAR (CN)6° FITWALKING DEL BORGOSesta edizione del Fitwalking del Borgo. Partenza ore 9,30 dallanuova piazza di Castellar. Si potrà scegliere tra 2 distanze 6 km e12 km. Il percorso è costituito da un anello di 6 km che si snodatra le campagne di Castellar e il piccolo borgo rinomato per la festadegli Spaventapasseri che verranno esposti. Iscrizione 5€; paccogara ai primi 300 iscritti. Info www.comune.castellar.cn.it tel.0175.76121 o 340.2650624 (Tiziana) -

    08 GIUGNO - BRICHERASIO (TO)VILLA TAGLIEREAIn occasione della manifestazione podistica viene proposta una se-zione dedicata al cammino. Ritrovo alle ore 18 a Villa Taglierea inStrada Rivà 49. Percorso di 6 Km, partenza alle ore 19,30. Il per-corso è stato verificato dagli istruttori di Fitwalking Elio Bettini, DarioProne e Flavio Bocco. Costo dell’iscrizione € 5 e 3 (fino a 15 anni)entro il 6 giugno poi maggiorazione di € 1. Il percorso ondulato (85% su asfalto) dall'altipiano della Tagliareaalla periferia del Paese e ritorno per altra via tra laghetti, boschi,frutteti, vigneti e campi. Prevista anche una scorciatoia di soli 3 kmconsigliata a famiglie con bambini piccoli)Per info e iscrizioni: [email protected] Tel/Fax 0121.598403

    Maggio Giugno 2018 / camminare 7

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    http://www.fitwalking.it/ita/

  • DOMENICA 6 MAGGIODai Piropi a San Bernardo metri 1419 Val Po, Martiniana Po. Ri-trovo e partenza in auto: Pinerolo, via Saluzzo parcheggio Carre-four, ore 8 Itinerario in auto: Pinerolo - Staffarda - Martiniana Po -Geosito “I Piropi”. Info: www.leciaspole.it

    DOMENICA 6 MAGGIOEscursione guidata gratuita. Parage e Convivencia: una passeg-giata in Occitania ore 14,30. Partendo da La Porta del Monviso(località Villa), questa passeggiata guidata (della durata di circa 3ore) intende raccontare l’Occitania, la sua cultura e le sue tradi-zioni attraverso la visita di Ostana e delle sue borgate. Info: www.rifugiogalaberna.com

    DOMENICA 13 MAGGIOGiro delle 5 Torri Langa astigiana. Ritrovo e partenza in auto: Pi-nerolo via Saluzzo parcheggio Carrefour ore 5. Itinerario in auto:Pinerolo – Torino – Asti – Canelli – Monastero Bormida km 120ore 2,15. Inizio escursione: da Monastero Bormida alle ore 7,30.Info: www.leciaspole.it

    DOMENICA 20 MAGGIOCima di Crosa metri 2360 Val Varaita. Ritrovo e partenza in auto:Pinerolo via Saluzzo ore 7 Cavour ore 7,20 Itinerario in auto: Sa-luzzo - Sampeyre Becetto. Info: www.leciaspole.it

    MERCOLEDÌ 23 MAGGIOColla Bassa Alpisella Passi in silenzio. Ritrovo al rifugio, partenzaore 10 camminando sul sentiero Alto Tanaro Tour raggiungendoColla Bassa metri 1570 si rientra in rifugio percorrendo un trattodella Via Alpina. Info: www.rifugiopiandellarma.it

    DOMENICA 27 MAGGIO Monte Caprasio metri 1508 Val Susa. Ritrovo e partenza in auto:Pinerolo, via Saluzzo parcheggio Carrefour, ore 7 per chi percor-rerà la via ferrata. 0re 7,45 per gli escursionisti Itinerario in auto:Pinerolo - Piossasco - Trana - Avigliana - Caprie Inizio escursione:da Caprie ore 8. Info: www.leciaspole.it

    SABATO 2 E DOMENICA 3 GIUGNOVivi Montagna Uisp prova con la tua famiglia sport, giochi etanta tanta natura Una due giorni per vivere la montagna in ogni sua sfaccettatura,grazie alla disponibilità di qualificati istruttori, animatori e sociUISP di Liguria e Piemonte. Ci si potrà cimentare nel nordic wal-king, fare escursioni naturalistiche, arrampicata, mountain bike, e-bike, orienteering, yoga, i giochi d’una volta per i più piccoli, tuttiresi ancora più speciali dagli splendidi paesaggi della Valle Pen-navaire dall’alto del Pian dell’Arma. Le attività sono gratuite. Info:www.rifugiopiandellarma.it

    SABATO 2 E DOMENICA 3 GIUGNOQuadrifoglio di Ameno Minitrek sulle colline del lago d’Orta. Ri-trovo e partenza in auto: Pinerolo via Saluzzo parcheggio Carre-four ore 7. Itinerario in auto: Pinerolo - Torino - Borgomanero(autostrada) - Ameno (strada provinciale) - 170 km - 2 ore. Info: www.leciaspole.it

    SABATO 9 E DOMENICA 10 MAGGIOFischia il vento - Trekking sui sentieri dei partigiani. Si parte almattino per raggiungere il monumento a Felice Cascione e rag-giungere Madonna del Lago, salita al Monte Dubasso e al Montedella Guardia, nel pomeriggio della domenica visita ad Alto al ca-stello dei conti Cepollini e del museo della Resistenza. Cammi-nate dalle 4 alle 5 ore. Info: www.rifugiopiandellarma.it

    DOMENICA 10 MAGGIOMonte Barifreddo metri 3020 Val Pellice. Ritrovo e partenza inauto: Pinerolo, via Saluzzo parcheggio Carrefour, ore 6 Itinerarioin auto: Pinerolo - Perosa Argentina - Perrero - Balma di Rodo-retto mt 1883 Inizio escursione: (a piedi) da Balma di Rodorettoore 7,30. Info: www.leciaspole.it

    DOMENICA 10 MAGGIOCapanna Mollino Val Susa. Ritrovo e partenza in auto: Pinerolovia Saluzzo parcheggio Carrefour ore 6,30. Itinerario in auto: Pi-nerolo - Perosa - Sestriere - Cesana - Sauze d’Oulx dove si par-cheggia a quota m 1510, km 87 2 ore. Inizio escursione: daTolosano alle ore 9. Info: www.leciaspole.it

    DOMENICA 10 MAGGIOEscursione guidata gratuita. Petali e clorofilla: l’incanto dellanatura e delle sue forme ore 14,30. Dopo il ritrovo presso LaPorta del Monviso (Località Villa) i visitatori, guidati da un ac-compagnatore naturalistico, potranno immergersi nella Naturadi Ostana con una passeggiata (della durata di circa 3 ore) cheattraverserà l’inaspettata varietà di ambienti naturali che si pos-sono trovare su questo “giardino affacciato sul Monviso”. Info: www.rifugiogalaberna.com

    DOMENICA 17 MAGGIOAlla ricerca di minerali verso Cima del bosco Alta Val Susa. Ri-trovo e partenza in auto: Pinerolo, via Saluzzo parcheggio Car-refour, ore 7 Itinerario in auto: Pinerolo – Sestriere – GrangeSises – Ponte Val Argentera Inizio escursione: (a piedi) al ponteall’inizio Val Argentera alle ore 9. Info: www.leciaspole.it

    GIOVEDÌ 2 MAGGIOI forti del Col di Nava - Passi e respirazione. Ritrovo al rifugio,partenza ore 10 attraverso la via Alpina e alla variante dell’AltaVia dei Monti Liguri. Rientro al rifugio attraverso la comoda va-riante dell’Alta Via dei Monti Liguri. Info: www.rifugiopiandellarma.it

    SABATO 23 MAGGIOIl cammino delle erbe a Usseglio (To). Visita alla coltivazionedelle erbe officinali, cucina con le erbe e riconoscimento di 30erbe officinali. Trekking di 10 km. Info: www.nordicwalkingvolpiano.com

    DOMENICA 24 MAGGIOSentiero dei fiori al monte dell’Omo vallone dell’Arma. Ritrovoe partenza in auto: Pinerolo ore 7. Itinerario in auto: Pinerolo - Ca-vour - Cuneo - Demonte a destra verso San Giacomo colle di Val-cavera. Info: www.leciaspole.it

    Calendario manifestazioniComitato Regionale Piemonte

    www.uisp.itMaggio Giugno 2018 / camminare 8

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    http://www.uisp.it/nazionale/

  • L’Italia che camminaA cura della redazione

    Cinque soci fondatori innamoratidelle ciaspole e un presidente mo-tivato, Tonino Chiriotti, sono gli in-gredienti che nel 2000 hanno dato vita aLe Ciaspole di Pinerolo. Affiliata alla UispMontagna, è una delle realtà più efferve-scenti: nel 2017 contava 215 soci. Un’associazione attiva che quest’anno fe-steggia la maggiore età in piena salute,come ci racconta l’attuale presidente RemoAngelino. «Sin dall’inizio è stata nostra in-tenzione, di sviluppare alcuni aspetti diun alpinismo ed escursionismo dolce edinclusivo. Elementi fondativi che si pos-sono trovare nel primo statuto. Dove si ri-badisce il carattere volontario e democra-tico, quale espressione di partecipazione,solidarietà e pluralismo dei soci».Una delle attività di punta del sodalizio èil gemellaggio con l’associazione Au.di.do.di Alpignano. Un paio di volte l’anno, in in-verno con le ciaspole e in estate al mare,alcuni soci accompagnano il gruppo di ra-gazzi disabili intellettivi e fisici in gita.Un’altra peculiarità delle Ciaspole è la par-ticolare attenzione agli aspetti culturali e divalorizzazione della montagna delle Terrealte. Tra le iniziative dello scorso anno è stataistituita una borsa di studio per i ragazzidelle scuole, sul tema valorizzazione deisentieri alpini. Sono stati assegnati premiin denaro e la tessera di socio. Un fitto ca-lendario di eventi annuali è l’altro fiore al-l’occhiello. Ogni anno il gruppo si riunisce e i soci pro-pongono un’escursione, diventando a lorovolta organizzatori. Nasce così un bel pro-gramma annuale, dove ogni domenica c’èuna gita se non addirittura due, che vannoincontro alle esigenze di tutti e alterna fa-cili a difficili. La maggior parte delle gite sono nella zonadel pinerolese, in Val Susa, cuneese e Vald’Aosta e con una regola ben precisa. Cidevono essere sempre almeno 2 organiz-zatori, uno che apre e l’altro che chiude ilgruppo e addirittura 3 quando il numerosupera i 40 soci con andature diverse.

    Le Ciaspole di PineroloUna realtà effervescente

    Il mondo del cammino è fatto di moltissimeassociazioni che contribuiscono a diffondere la cultura del benessere e a rendere la camminataun momento di socializzazione. Dietro questerealtà ci sono uomini e donne che credonofortemente nell’attività su due piedi e chelavorano in modo attivo per farla conoscere e farla amare. Esploriamone qualcuna insieme

    Negli ultimi anni si è affrontato il temadella sicurezza in montagna. Tutti gli organizzatori sono stati dotati di unpiccolo kit di primo soccorso, sono statipromossi corsi di pronto soccorso e BLSDcon defibrillatore con l’aiuto del ClubLions. Si è puntato molto sull’autosoc-corso in inverno. Sono stati acquistati 13dispositivi Arva, che vengono dati in affittoad un costo politico di 2 euro ai soci e siè provveduto anche a dotarsi di 3 ricetra-smittenti. Per alcuni anni sono stati un im-portante punto di riferimento per il rifor-

    Maggio Giugno 2018 / camminare 9

    nimento delle racchette e della gestione diRacchettinvalle, l’unica competizione delnord ovest, passata poi di mano per la dif-ficile organizzazione. C’è da sottolineare un particolare. Unavolta che si entra in possesso della tesserasociale, tutte le gite sono gratuite. E comein tutti i gruppi che si rispettino, la convi-vialità occupa... il primo posto, che siconcretizza intorno ad un tavolo o in lun-ghi cammini, come quello del 2018, chesarà in Abruzzo nelle zone interessate dalterremoto.

    www.leciaspole.it • [email protected]

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  • Appuntamento11 MAGGIO

    Maggio Giugno 2018 / camminare 10

    Venerdì 11 maggio si correrà la 23aedizione della StrAlessandria. Ilvalore simbolico del percorso,che si riflette nello slogan “Uniamo lesponde!” (quelle del Tanaro che separal’abitato cittadino dalla Cittadella, cuorestorico di Alessandria), testimonia lospirito di solidarietà della gara e della co-munità locale. La StraAlessandria intendeavvicinare il tessuto urbano alla Cittadella,il monumento antico più importante, uti-lizzando un ponte modernissimo, pro-gettato dal famoso architetto statuniten-se Richard Meier e inaugurato nell’otto-bre 2016. Il punto di partenza sarà pro-prio il Ponte Meier, simbolo della nuovaAlessandria; e il luogo d’arrivo tornerà adessere Piazza della Libertà. La manifestazione di quest’anno intendeanche lanciare un appello solidale in di-fesa dell’attività produttiva della Borsali-no, patrimonio economico e storico del-la città di Alessandria. E non è finita, per-ché l’evento sportivo pone l’attenzione sualtri progetti di solidarietà: I giovani pro-

    StrAlessandriaCon Borsalino nella testa e nel cuore

    Per correre, per camminare e per fare del benecard si inserisce in un progetto turisticodi ampio respiro che coinvolge il territo-rio del Monferrato e del Biellese (che infuturo si amplierà anche ad altre zone):in sostanza, si tratta di un passaporto cheil camminatore potrà portare con sé nel-la percorrenza dei sentieri selezionati e/orealizzati da NWP e mappati con traccegpx rilevabili sul sito (www.nordicwal-kingalessandria.info/scopri-la-card). Mu-nito della card, il camminatore raggiun-gerà i posti tappa convenzionati e si faràsmarcare la percorrenza fino al comple-tamento del chilometraggio indicato sulsuo “passaporto”. Alla fine il viandante ri-ceverà un riconoscimento di percorren-za, oltre a gadget e facilitazioni offerti dal-le strutture visitate lungo il percorso.Va infine rilevato che, a partire da que-st’anno, anche il percorso cittadino del-la StraAlessandria entrerà a far parte del-la rete sentieristico-ricettiva della Card, di-ventando così uno strumento turistico an-che per la città di Alessandria che que-st’anno festeggia gli 850 anni della suafondazione.

    gettano per la città; Dire, cucire, accu-dire; Cambogia e Tanzania la coopera-zione di Alessandria nel mondo.Ma le novità della StraAlessandria 2018non finiscono qui. Da quest’anno par-tecipa attivamente all’organizzazionedella manifestazione anche il team Nor-dic Walking Passion. Il che significa che,il prossimo 11 maggio, non si correràsolo per la lunghezza di circa 6 km, masi camminerà anche con la tecnica fin-landese. Inoltre, per l’occasione, il teamorganizzatore della StrAlessandria, nel-la persona di Piero Sacchi, responsabi-le di Ics Onlus, e l’Amministrazione Co-munale hanno sposato il progetto di Nor-dic Walking Passion Una card per losport. In collaborazione con “Il Piccolo”,il bisettimanale della città, verrà emes-sa e distribuita una card per cammina-tori e runner. Appositamente creata estampata in edizione limita, la StrAles-sandria card sarà a disposizione diquanti partecipano alla gara e verrà al-legata in 10.000 copie al giornale. La

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  • VITO PATICCHIA

    A piedi daBologna a Prato

    La viadella lanae della seta

    Da Bologna a Prato (o viceversa), 130 chilometri in 6 giorni, (con delle varianti 145 km e 7 giorni), a piedi lungo i crinali e le vallidell’Appennino, con dislivelli allaportata di ogni camminatoremediamente allenato.

    Si parte da Bologna percorrendo quei canali che per secoli hanno fornitol’energia per muovere i telati da seta e si arriva a Prato, la città tutt’ora distrettotessile di importanza internazionale.Nel corso delle tappe, percorribili insuccessione o anche singolarmente, il tracciato costituisce una straordinariaoccasione per un viaggio nella storia millenariadelle comunità urbane e rurali lungo le Valli del Reno, del Setta e del Bisenzio. Si attraversano Parchi, Aree protette e Siti di Importanza Comunitaria che si susseguono ininterrottamente daPiazza Maggiore a Piazza Duomo, dalla Chiusa di Casalecchio al Cavalciotto di Santa Lucia, dal Parco di Monte Soleal massiccio della Calvana. Si entra nel cuoredi un territorio calpestando sentieri emulattiere che nel corso dei secoli sono statipercorsi da etruschi, romani, popolazioniceltiche, bizantini, longobardi e, duranteil Medioevo, da monaci, mercanti e pellegrini.

    Il lavoro è corredato da una serie di mappe inscala e vanta un ricco apparato iconografico.

    14x20 cm | 224 pagine a colori ISBN 978-88-85802-04-9 | € 16,90 Uscita: maggio 2018

    La guida ufficialedel camminoLa Via della Lanae della Seta

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  • Maggio Giugno 2018 / camminare 12

    Classe 1957, di La Spezia (mada qualche anno vive in Val diViù, provincia di Torino), è ilcamminatore più noto d’Italia. Ha co-minciato a calpestare sentieri in mon-tagna, da giovane Italia. Tra la fine de-gli anni ‘70 e l’inizio degli anni ’80, conla moglie Cristina Di Bono, percorsel’Alta Via dei Monti Liguri (che a queltempo non era ancora nemmeno dotatadi segnaletica, e nel 1981, sempre conCristina, risalì per intero la dorsale ap-penninica dalle Madonie, in Sicilia, alColle di Cadibona in Liguria. Ma quellefurono solo le sue prime, lunghe cam-minate. Nel 1983 Riccardo attraversòcon Cristina le Alpi, di colle in colle. Poi,nel 1984, risalì il corso di alcuni grandifiumi italiani: il Po, il Piave, l’Arno, laDora Baltea. La vicenda più nota diCarnovalini fu in quegli anni il Cammi-nAmare, il periplo delle coste italiane daTrieste a Ventimiglia (4000 km), nel1985. All’inizio del decennio succes-sivo, al tempo della caduta del Muro diBerlino, Riccardo portò a termine alcuniimportanti viaggi a piedi nell’Europache stava rinascendo dopo la cadutadel Muro di Berlino: prima si spinse finoa Skagen, all’estremità nord della Da-nimarca; poi, partito da Göteborg, inSvezia, arrivò a Nordkinn, il punto piùsettentrionale della Scandinavia. In quelperiodo fece anche parte dell’équipe diTransAlpedes che – completamente apiedi – percorse le Alpi da Vienna aNizza studiandone l’ambiente.Nel curriculum di Riccardo Carnovalinic’è però moto di più. A cominciare dalCamminaItalia, (1995), otto mesi dicammino lungo gli oltre 6100 km deltracciato del Sentiero Italia. Per conti-nuare con il trek a bassa quota Milano-Roma (via Firenze e Bologna). Il cam-mino del Glorioso Rimpatrio valdese,dal Lago di Ginevra alla Val Pellice. IlRoma-Luni, per rifotografare i cambia-menti del paesaggio costiero. Il GeMiTo,un cammino che ha cercato di mettere

    Il camminatore più noto d’ItaliaIntervista a Riccardo CarnovaliniCammino per stabilire una relazioneprofonda con la terra. Credo di aver percorsoa piedi circa 35.000chilometri, unadistanza pari allacirconferenza dellaTerra. Ma non si trattadi un dato competitivo.In ogni caso, a me iprimati interessanopoco. Secondo il miopunto di vista, contamolto di più la qualitàdell’esperienza

    Incontri

    in rete le eccellenze sostenibili presentinell’ex triangolo industriale Genoa-Mi-lano-Torino. Il Cammino di Marcella,dalla Liguria alla Spagna, per cambiarelo sguardo collettivo nei confronti deiportatori di handicap. Il CamminAmareBasilicata, da una costa all’altra dellaLucni. Il PasParTu, 6000 km a piedi inItalia, in un periodo di due anni, per ri-scoprire che Paese di chi si fida delprossimo. Nel 2015 Riccardo ha lavo-rato alla ricerca e al recupero del trac-ciato dell’Appia Antica, con Paolo Ru-miz. E infine, nel 2017, è statoprotagonista di una lunghissima cam-minata che ha fatto il periplo delle co-ste siciliane. Quarant’anni – un capitoloimportante della vita – sempre a piedi,su e giù per la penisola.

    Ma ti sei mai fermato a contare i chi-lometri che hai percorso, Riccardo?

    Qualcuno me ne ha attribuiti 40.000.Io non so dirvelo con esattezza, non homai fatto i conti con la calcolatrice.Credo di averne percorsi grossomodo35.000, una distanza pari alla circon-

    di Roberto Mantovani

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  • Maggio Giugno 2018 / camminare 13

    Il camminatore più noto d’Italia. Intervista a Riccardo Carnovalini | Incontri

    ferenza della Terra. Ma non si tratta diun dato competitivo. Innanzitutto per-ché si riferisce a un periodo di quattrodecenni. E poi, negli ultimi anni, conl’esplosione dei grandi viaggi a piedi, c’ègente che si è spinta molto oltre, quantoa distanze. E comunque, se devo essersincero, a me i primati non interessanogranché. Secondo il mio punto di vista,conta molto di più la qualità dell’espe-rienza.

    Ti riferisci al modo con cui si cam-mina?

    Evidentemente. A parte qualche ecce-zione, ho dedicato la mia vita a cam-minare in Italia. Ho cercato di conoscerea fondo il mio Paese, di stabilire una re-lazione profonda con i luoghi, di con-nettermi con la terra, con i paesaggidella penisola. Ho attraversato monta-gne, colline, pianure, coste. E spesso misono trovato di fronte a un mondo sco-nosciuto.

    E hai fatto il pieno della tanto de-cantata bellezza italica?

    Se devo essere sincero, non so se possodefinirmi contento o arrabbiato, dopo letante esperienze vissute. A volte pro-pendo per la seconda ipotesi. Dipendedai ricordi che mi passano davanti agliocchi. L’Italia è un paese in cui, in unospazio relativamente ristretto, ti capita dipassare in un batter d’occhio dal belloal brutto. Dal paesaggio più straordina-rio, all’incuria più totale. Dai luoghi te-nuti con la massima cura ai posti del-l’abbandono. E a volte il cambio disituazioni è davvero drammatico. Inogni caso, se ti muovi a piedi, riesci adandare molto al di là delle immaginipromosse dai dépliant turistici, riescidavvero a renderti conto di com’è la re-altà. E non sempre il quadro è esal-tante. Anzi…

    Vuoi dire che non conosciamo nem-meno casa nostra?

    Proprio così. La conoscenza richiedetempo, e spesso i camminatori si ac-

    contentano di ciò che viene loro propo-sto, e non vedono. E quindi non sanno.Insomma, nel nostro Paese si finisceun po’ tutti con il vivere da separati incasa rispetto all’ambiente circostante,frequentando luoghi si conoscono soloin modo superficiale. Abitiamo una terrache regaliamo inconsapevolmente ai

    Ai camminatori di oggi manca la voglia di usciredagli itinerari segnalati. Molti non ne sentonol’esigenza e si incolonnano sugli itinerari più battuti, ed è un peccato

    potentati economici, a gente che fa af-fari a danno della collettività. E questocapita perché ci preoccupiamo troppopoco dell’ambiente.

    Cosa manca ai camminatori di oggi,secondo te?

    La libertà di uscire dagli itinerari se-gnalati. Molti non ne sentono l’esigenzae si incolonnano sugli itinerari più bat-tuti. Ed è un peccato. Bisognerebbe chetutti si prendessero il tempo per ricucireuna relazione profonda con il territorio.Se non conosci i luoghi in cui vivi, nonpuoi amarli davvero, non riesci a pro-vare nessun sentimento nei loro con-fronti.

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  • Maggio Giugno 2018 / camminare 14

    La fascite plantare è un’infiamma-zione della fascia plantare, ovveroil cordone fibroso che decorre inavanti dalla zona mediale del cal-cagno fino alla radice delle ditadel piede. È un disturbo che sipresenta con regolarità in tutti que-gli sport in cui i piedi sono sotto-posti a sistematici impatti. Durantela fase di appoggio nel passo,nella corsa, e nel salto, la fasciaplantare viene stirata in manierasignificativa, soprattutto nella suainserzione calcaneare.

    Le cause che provocano la fasciteplantare sono diverse: una posturascompensata; un’eccessiva pro-nazione del piede; piede piatto opiede cavo; rigidità del tendine diAchille; utilizzo di scarpe troppolarghe o troppo strette, troppo mor-bide o troppo rigide; sovrappeso eobesità; allenamenti sbagliati; con-trattura o debolezza di alcuni mu-scoli della gamba.Il trattamento della fascite plantaresi basa essenzialmente sul riposoe sul controllo dell’infiammazione.

    La scelta delle scarpe giuste e l’utilizzo di solette shock-absorbing sono due dei punti cruciali per la cura e la prevenzione di questo disturbo

    10 rimedi utili per curare la fascite plantare

    Le 10 REGOLE da seguire per facilitare la guarigionedel disturbo, sono:• RIPOSO: è opportuno sospen-

    dere per qualche settimana gliallenamenti ed evitare di cammi-nare o rimanere in piedi troppo alungo;

    • GHIACCIO: è consigliato appli-cazione del ghiaccio sul piedequando si avvertono delle fittedolorose;

    • STRETCHING: è utile effettuare lostretching per distendere i tes-suti che circondano il calcagno;

    • ANTINFIAMMATORI: è oppor-tuno assumere dei farmaci an-tinfiammatori per alleviare l’in-fiammazione;

    • TUTORI: durante la notte si pos-sono indossare dei tutori permantenere distesi i tessuti delpiede;

    • SCARPE ADATTE: vanno indos-sate scarpe adeguate ad ognicircostanza e non devono esserene troppo larghe, ne troppostrette;

    • TAPING: è utile applicare il ta-ping;

    • OSTEOPATIA: può esser utilesottoporsi a delle manovre osteo-patiche per ripristinare un natu-rale movimento articolare e mec-canico del piede;

    • ALTRE TERAPIE FISICHE: pos-sono essere efficaci delle tera-pie come gli ultrasuoni, la Iono-foresi o la tecarterapia;

    • SOLETTE E PLANTARI: è consi-gliato utilizzare in ogni calzaturale solette e i plantari shock ab-sorbing.

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    http://www.noene-italia.com/

  • Maggio Giugno 2018 / camminare 15

    Parte della sintomatologia dolorosa riferita al piede può essere prevenuta o alleviata con un trattamento mirato ed è consigliato utilizzare delle scarpe e delle solette adattea dare dei benefici all’articolazione del piede.

    Per questo, gli esperti consiglianol’utilizzo delle solette high-techNoene, le quali con oltre 100milatest condotti sul campo hanno di-mostrato tutta la loro efficacia. Èprovato, infatti, che siano altamenteefficaci nella protezione delle arti-colazioni e delle spalle, aiutando aprevenire l’insorgere di quelli che lacomunità medica definisce DisturbiMuscolo-Scheletrici (DMS) da so-vraccarico, di cui soffre oltre il 30%della popolazione. Le solette high-tech Noene® sono consigliate damedici, esperti e atleti professioni-sti sia in fase di prevenzione che diun’eventuale riabilitazione. Sonoinoltre le uniche al mondo ad avereil riconoscimento di Dispositivo Me-dico di Classe 1, ottenuto nel ri-spetto delle Direttive Europee. SCOPRI DI PIÙ SU www.noen

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    http://www.noene-italia.com/

  • In questi dieci anni di attività sportivalegata al cammino, gli istruttori dellanostra associazione hanno avutomodo di verificare personalmente al-cuni aspetti legati all’allenamento ese-guito con i bastoni da nordic walking al-lacciati ai polsi. L’esperienza di ciascunistruttore, messa a confronto con quelladegli altri, ha confermato l’importanza diessere seguiti da professionisti per nonintercorrere in errori tecnici che, anzichéapportare beneficio, potrebbero addirit-tura avere conseguenze dannose.Queste pagine si riferiscono alla cam-minata nordica, il nordic walking, ma ilettori comprenderanno che esse pos-sono e devono essere rivolte a qualun-que attività motoria legata al cammino(e probabilmente a tutte le attività spor-tive), e che le persone che vogliono rag-giungere gli obiettivi prefissati dovreb-bero essere seguite – per un periodovariabile da persona a persona e daatleta ad atleta – da chi è in grado di for-nire feedback e impostazioni di allena-mento mirati.

    Tornando alle camminate con i bastonie cercando di semplificare i termini, si

    L’allenamento con i bastoncini in pugnoRipetere sempre gli stessi esercizi, nello stesso ordine,lungo i medesimipercorsi rendel’allenamento poco efficace. Ma c’è sempre il mododi intervenire emigliorare le cose

    con i bastoncini

    può dire che gli allenamenti devonoavere l’obiettivo di stimolare il nostrocorpo in tutte le componenti come lasua muscolatura, la sua ossigenazioneattraverso la respirazione, la circola-zione sanguigna al suo interno, la di-namica e l’ampiezza dei movimenti,senza dimenticare il suo corretto posi-zionamento (la postura) durante l’alle-namento e, soprattutto, al termine diquesto, nella vita quotidiana.

    Il risultato degli allenamenti è l’adatta-mento del corpo e dell’organismo a ciòche gli abbiamo proposto come stimolo;si tratta di una risposta compensativa,cioè a ogni allenamento il corpo vieneeducato allo sforzo al quale è sottoposto.Ecco perché è efficace.

    Viene da sé che a stimoli diversi segui-ranno risposte di adattamento diverse.L’allenamento in cui si ripetono sempregli stessi esercizi, nello stesso ordine,con il medesimo percorso, magari an-che sempre con la stessa modalità, fi-nisce con il perdere sempre più effica-cia, in funzione di sempre minori effettistimolanti sul corpo.

    Il miglioramento della motricitàFacciamo un esempio più comprensi-bile, con aspetti della vita quotidiana, eche di sicuro è capitato a tutti noi.Quando avete utilizzato per la primavolta lo smartphone che avete al vostrofianco, è stato inevitabile usare la ta-stiera touch-screen per scrivere unamail, chattare sui social e così via. Leprime esperienze devono essere statesconfortanti: errori di battitura, difficoltànel trovare la posizione delle lettere, ca-pire come passare da maiuscolo a mi-nuscolo, oppure dove sono i simboli egli smile. Abbiamo scritto i nostri primimessaggi con difficoltà, e impiegando

    di Salvino AlbaneseIstruttore a.s.d. New Nordic Walking

    di Volpiano (TO)

    Maggio Giugno 2018 / camminare 16

    4_19 inizio 70_Layout 1 11/04/18 09:09 Pagina 16

  • I metodi diallenamento propostida istruttori competentie professionali fannoricorso a programmidiversificati, convarianti continue,sottoponendo idifferenti gruppimuscolari a stimolisempre nuovi

    una certa quantità di tempo. Ma poi?Man mano che abbiamo preso dime-stichezza con il dispositivo, la posizionedelle lettere, delle faccine e dei simbolinon ha più costituito un problema. Edopo qualche altro periodo di utilizzo?Anche la velocità di scrittura dei testi èmigliorata. I nostri figli riescono addirit-tura a scrivere a una velocità tale dasembrare che abbiano tre pollici permano.

    Allo stesso modo l’allenamento per ilnordic walking eseguito lungo lo stessopercorso, incontrando sempre gli stessiostacoli (per esempio salite e discese),calpestando sempre lo stesso tipo diterreno (per esempio l’asfalto) e percor-rendo sempre gli stessi chilometri, creaal nostro corpo una condizione di adat-

    L’allenamento con i bastoncini in pugno | con i bastoncini

    Maggio Giugno 2018 / camminare 17

    tamento agli stimoli esterni che avràagli inizi un risultato ottimale (poiché leprime camminate sono interpretate dalcorpo come novità, come stimoli nuovi)ma, con il ripetersi nel tempo, tende-ranno a diminuire fino ad annullarsidel tutto. Una prova che potete fare è te-nere conto del tempo impiegato pereseguire questo tipo di allenamenti.Scomparso il fiatone dei primi giorni, oil dolore muscolare delle prime cammi-nate, vedrete che (dopo un certo pe-riodo di tempo variabile da persona apersona), a un certo punto l’unico mi-glioramento sarà esclusivamente la di-minuzione del tempo di percorrenza.Ciò significa che il vostro corpo ha ri-sposto prima agli stimoli ricevuti dal-l’esterno; poi, una volta che si è abi-

    tuato, è migliorato eseguendo gli stessimovimenti sempre più velocemente. Einfine? Una volta raggiunta anche lavelocità massima sopportata, null’altro.Questo articolo vuole rendere consape-voli i nordic walker dell’importanza delnon ripetere sempre lo stesso allena-mento, provvedendo invece a proporreal nostro fisico opportunità di movi-mento sempre nuove e diverse.

    Come variare il proprio programma di allenamento?

    Gli allenamenti proposti dagli istruttoricompetenti e professionali permettonodi cambiare gli stili di camminata sot-toponendo i vari gruppi muscolari a sti-moli diversi; di volta in volta, infatti,essi cercheranno di cambiare il ritmo diesecuzione della camminata e i tempi dipausa per il recupero. Attraverso i loroconsigli eviterete di eseguire allenamentiripetitivi grazie a programmi diversificati,con continue, anche se minime, va-rianti. L’associazione New Nordic Wal-king di Volpiano (TO) ha la fortuna diavere a poche centinaia di metri dallasede principale, una bellissima pale-stra a cielo aperto, il NW VolpianoVauda Park, fatta di boschi, sentieristerrati e percorsi asfaltati. Al suo in-terno sono disponibili tratti in piano maanche salite e discese di diverse pen-denze adatte a tutti i tipi di atleti. In-somma, gli stimoli da proporre ai cam-

    4_19 inizio 70_Layout 1 11/04/18 09:09 Pagina 17

  • rafforzati. La pianura è un ottimo me-todo per velocizzare la tecnica dellacamminata nordica e migliorare respi-razione e coordinazione motoria. Edecco che il corpo è continuamente sog-getto a cambiamenti di allenamento (edi stimoli) e non diventerà mai abitudi-nario, restituendo sempre risposte di-verse in base alle situazioni che incon-tra.

    Gli allenamenti in autonomiaÈ chiaro che non tutte le camminatepossono essere fatte in compagnia di untrainer. Ed è anche vero che non tuttihanno a disposizione un ambiente mul-titasking che offre la possibilità di alle-narsi contemporaneamente in maniera

    Ci si può allenare bene anche da soli,applicandovolutamente qualchepiccola modifica a ogni uscita lungo lo stesso percorso

    diversificata. Ma allora come fare pervariare gli allenamenti in queste situa-zioni?

    Il consiglio degli istruttori dell’a.s.d. NewNordic Walking è quello di applicarevolutamente qualche piccola modifica aogni uscita lungo lo stesso percorso.Una delle cose più semplici da attuareè percorrere in senso inverso il tragittoalternando una volta un senso e la voltasuccessiva l’altro. Oppure utilizzare untipo di scarpe differenti (sembra impos-sibile ma gli organi propriocettivi delnostro corpo rispondono in modo di-verso al controllo del movimento e dellaposizione eretta).

    Un altro metodo consiste nel variare iltipo di tecnica con i bastoni da nordicwalking; passare dall’appoggio alternatoa quello parallelo (a sua volta a due o trepassi) e, naturalmente, spingendo coni polsi sui laccioli per attivare in manieradifferente muscoli addominali e bra-chiali.

    Anche aggiungere esercizi può essereuna variante alla solita camminata. Po-tete usare i bastoni per muovere le brac-cia senza appoggiare le punte a terraoppure flettere leggermente le ginoc-chia (abbassando il baricentro delcorpo) per differenziare il carico sugli artiinferiori; potete anche fermarvi qualcheminuto aggiungendo esercizi similariper braccia e gambe. Durante le cam-minate successive potete inoltre cam-biare l’ordine e il numero degli esercizie delle ripetizioni o aggiungere esercizinuovi. E se la fantasia vi manca, lan-ciate una sfida a chi vi fa compagnia.Alla fine vedrete che sarete appagatianche nel vostro amor proprio!

    Tutte queste modifiche alla solita routine– oltre a creare nuove opportunità di la-voro motorio – obbligheranno il corpo ausare in maniera diversa i gruppi mu-scolari sviluppandoli e tonificandoli, ri-cevendo in cambio un miglioramentodel metabolismo che vi aiuterà a rag-giungere i vostri obiettivi.

    Se qualche lettore volesse provare a camminare insieme agli istruttoriufficiali qualificati dell’a.s.d. NewNordic Walking lungo i sentieri delVauda Park di Volpiano (TO), può trovare i riferimenti necessari su wwww.newnordicwalking.it

    con i bastoncini | L’allenamento con i bastoncini in pugno

    Maggio Giugno 2018 / camminare 18

    È la versione migliorata del modellobase della Armond. Si tratta di un ot-timo scarpone, adatto alle escursioniin media e alta montagna (anche suterreno di media difficoltà), al trek-king e alle camminate nella sta-gione invernale. Lo abbiamo te-stato su mulattiere e sentieri, supendii inclinati e roccette, e ovvia-mente anche sulla neve. L’impres-sione è stata delle migliori. Dopo unbreve periodo di adattamento, ilnuovo modello si è mostrato senz’altroal livello delle aspettative. La calzata è fa-cile, confortevole e garantisce sempre unabuona protezione del piede; l’allacciatura risulta veloce comoda (i lacci si possono strozzare a metà altezza, in modo da chiuderepoi con comodo e con la giusta trazione la parte superiore della calza-tura). Se si è abituati a camminare con scarpe basse, la prima impres-sione è quella di avere la caviglia un po’ costretta. Ma la sensazione è solodovuta solo alla scarsa confidenza con gli scarponi. Dopo un po’ ci si abi-tua e, nella gran parte delle situazioni proposte dal terreno montuoso, nonsi può che risultare soddisfatti delle ottime prestazioni del Cima XII, sianei tratti di ripida traversata sia in salita, ma anche in discesa dove lacamminata, per quanto riguarda la parte posteriore del piede, risulta sem-pre morbida e ben ammortizzata. La tomaia è solida, non presenta puntidi fragilità e non richiede manutenzione (solo un minimo di pulizia). Lasuola ha un ottimo grip anche sui terreni scivolosi. Il peso, considerandoche si tratta di uno scarpone da montagna, non è eccessivo.

    provati per voi

    www.armond.com/it

    ARMONDscarpone Cima XII

    minatori non mancano di certo. Il pas-saggio da asfalto a sterrato, per esem-pio, acuisce la propriocezione e l’equi-librio; lo stesso discorso vale per lacamminata su sentieri morbidi o con unpo’ di fango. Le salite e le discese ras-sodano glutei e cosce e, grazie ai ba-stoni, anche gli arti superiori vengono

    4_19 inizio 70_Layout 1 11/04/18 09:09 Pagina 18

    https://www.armond.com/it

  • Lo sport per la primavera? Il Nordic Walking, la camminata nordica con i bastoncini. Più dinamica rispetto alla camminata tradizionale, è la trasposizione dello sci nordico sul terrenonon innevato e si basa sulla perfetta sincroniadi movimento di tutti gli arti. Il corretto uso dei bastoncini allevia la fatica e aumenta l’efficacia della progressione.

    Il Nordic Walking si pratica en plein air, da soli o in com-pagnia, nei parchi pubblici, su terreni in prevalenza pia-neggianti, oppure sulle stradine sterrate di campagna otra i boschi.È un ottimo sport antistress, permette di bruciare quasi ildoppio delle calorie rispetto alla semplice camminata eaiuta a perdere peso, riducendo la massa grassa. Inoltre,tonifica glutei e addominali, riduce le tensioni muscolari dispalle e nuca, potenzia la resistenza aerobica e fa au-mentare le frequenza cardiaca di 10-15 battiti al minuto. Èdunque un toccasana per gli sportivi di tutte le età, chepossono aumentare la propria preparazione fisica, le pre-stazioni atletiche e il proprio benessere. Il Nordic Walkingrappresenta anche uno stimolo per i sedentari che inten-dono cambiare stile di vita e migliorare la propria salute.

    La tecnicaSi apprende in fretta, sotto la guida di un istruttore profes-sionista. La tecnica del Nordic Walking rispecchia la cam-minata fisiologica, da cui differisce però per l’impiego deibastoncini, per la maggior lunghezza del passo, per l’am-pia oscillazione delle braccia e per il ritmo della progres-sione. Il passo alternato (o passo base) della camminatanordica è costituito da un insieme di movimenti coordinatiche si articolano in una sequenza di questo tipo: si di-stende il braccio destro in avanti, leggermente flesso,impugnando il bastoncino che risulta appoggiato sulterreno con un’inclinazione di circa 60°. A questopunto si spinge il bastoncino destro all’indietro, con-tinuando il movimento anche dopo aver staccato ilbastoncino dal terreno. Nel momento in cui si slan-cia il braccio destro in avanti, occorre avanzare ilpiede sinistro. In altre parole, vengono avanzatisempre piede e braccio opposti; così come aspingere all’indietro sono sempre gli altri due artiopposti. Nel braccio slanciato in avanti, lamano protesa si alza sino all’altezza dell’om-belico. L’insieme della gestualità del NordicWalking dà luogo a un sincronico ed efficacemovimento alternato di braccia e gambe.

    I bastonciniAttrezzi fondamentali per la pratica del Nordic Walking,che si differenziano da quelli impiegati nello sci o nel trek-king per lunghezza, materiale del puntale, impugnaturae lacciolo. Nella camminata nordica questi elementi dif-ferenzianti devono agevolare la spinta e lo slancio delbraccio all’indietro. L'asta del bastoncino da Nordic Wal-king dev’essere leggera, robusta e resistente; il lacciolodeve permettere all’utente di liberare la mano sull’impu-gnatura nella fase finale della spinta, senza perdere ilcontatto con il bastoncino. Il puntale, al fondo dell’asta,dev’essere in materiale metallico e corredato da un pie-dino amovibile in gomma.Decathlon propone ai lettori di “Camminare” il modelloPropulse Walk 500 leggero (la canna è al 50% in lega dicarbonio, cosa che limita molto le vibrazioni, e al 50% infibra di vetro), con un lacciolo comodo e facile da infilarenella mano, in tessuto 100% poliestere, mentre il puntaleè in carburo di tungsteno. I bastoncini Propulse Walk 500sono testati in laboratorio, hanno una garanzia di dueanni e un prezzo competitivo.

    Le calzaturePer il Nordic Walking occorrono calzature specifiche, co-mode e confortevoli. Devono essere sufficientementeflessibili per consentire al piede una rullata completa sulterreno, avere una suola solida ed essere in grado di ga-rantire una buona presa e il giusto sostegno.Decathlon consiglia il modello di scarpe NW 500, nellaversione maschile e femminile Queste scarpe da NordicWalking sono adatte ai terreni asciutti e garantiscono: tra-spirabilità, flessibilità, ottima presa sul terreno, grazie alladentellatura di 4 mm e alla suola in gomma, un ottimocomfort al piede, assicurato dall’ammortizzamento inEVA, e una comoda allacciatura.

    Maggio Giugno 2018 / camminare 19

    Le proposte di Decathlonper il Nordic Walking

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    https://www.decathlon.it/C-1264053-trekking?utm_medium=display&utm_source=fustaeditore&utm_content=camminareweb_generico_skin&utm_campaign=topic_nordicwalking_panoplie500

  • Luglio Agosto 2017 / camminare 20

    Il significato primordiale di trekking rimanda alla mi-grazione forzata, attraverso un lungo e difficoltosoviaggio (the great trek), il termine trekking ha ac-quisito poi nel tempo accezioni diverse: da un’avven-tura in condizioni ambientali e climatiche difficili, che siprotrae per giorni e che richiede preparazione tecnica,

    a una giornata passata nella natura lungopercorsi privi di particolari difficoltà tec-

    niche. In entrambe i casi questo tipodi attività comporta un importanteconsumo energetico.Il trekking è dunque un’aattivitàsvolta all’aperto, a contatto con lanatura, che consiste nel cammi-nare lungo sentieri e itinerari di

    varia lunghezza e difficoltà, pre-valentemente in montagna, ma an-

    che in collina e in pianura. Chi praticaquesta attività può percorrere pertanto

    tratti in salita e altri in discesa, migliorandocosì la forza muscolare degli arti inferiori1. La quantitàdi calorie che si consumerà in una sessione di trekkingvaria molto a seconda della difficoltà e dell’impegno fi-sico che l’attività richiede: dalle 200 kcal/h consumatein uscita turistica priva di difficoltà alle 1200 kcal/h ri-chieste in escursioni difficili e con condizioni climatichesevere2. In base alla tipologia dell’itinerario percorso, il

    Maggio Giugno 2018 / camminare 20

    Consigli pratici IN FARMACIAper affrontare un trekking

    trekking può essere ppraticato a tutte le età con enormibenefici per la salute. Camminare aiuta infatti a scari-care stress e tensione poiché l’organismo aumenta laproduzione di endorfine e serotonina, sostanze chemigliorano l’umore. Praticare il trekking può avere ancheeffetti benefici a livello cardiovascolare e sul metaboli-smo.3 Alcuni studi hanno evidenziato inoltre che tra-scorrere del tempo immersi nella natura ha un influssopositivo sull’umore e sulle funzioni cognitive, rriducel’ansia e lo stress.4,5

    I consigli del tuo FarmacistaPer poter affrontare al meglio il trekking èè fondamen-tale un’adeguata alimentazione in grado di fornire le ri-serve necessarie per sostenere lo sforzo fisico. Ilgiorno che precede l’escursione è auspicabile au-mentare l’apporto proteico, per proteggere i muscoli,e l’introito di carboidrati, per fornire adeguati substratienergetici. È fondamentale mantenere un corretto re-gime di alimentazione quotidianamente sseguendodelle semplici indicazioni come il “piatto unico bilan-ciato” composto da metà piatto di frutta e verdura, unquarto di cereali e un quarto di proteine. Recandoti inFarmacia potrai imparare a creare il tuo piatto ideale.

    Oggi vogliamo offrirvi un nuovo sguardo su un ambiente che siamoabituati a frequentare per diversi motivi: la FARMACIA.Non si tratta di un luogo dove vengono solamente dispensati farmaci ma di un punto di riferimento per il benessere della persona a 360 gradi.Da questa prerogativa alcuni anni fa nasce la Rete delle FARMACIE SPECIALIZZATE, un progetto ampio e innovativo,per un livello più alto di servizio, di preparazione e di competenza.Specializzate grazie ad una formazione intensa.Specializzate nel fornire servizi e prodotti utili.Specializzate nel dare i migliori consigli.

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  • Settembre Ottobre 2017 / camminare 21Maggio Giugno 2018 / camminare 21

    UN QUARTO DEL PIATTO DEVE ESSERE COMPOSTO DACEREALI INTEGRALI

    Sono indicati tutti i cereali integrali: orzo, chicchi di grano, quinoa, avena, riso integrale e cibi prodotti con essi.

    OLI VEGETALI SANICON MODERAZIONE

    Scegliere oli vegetali sani come olio extra vergine di oliva ed evitare gli oli parzialmente idrogenati, che contengono grassi insaturi.

    UN QUARTO DEL PIATTO DEVE ESSERE COMPOSTODA PROTEINE

    Pesce, carne e legumi sono prodotti ricchi di proteine.É consigliato limitare la carne rossa ed evitare di assumere carni trasformate.

    BERE ACQUA

    Evitare bevande zuccherate,limitare latte e latticini.

    METÀ DEL PIATTO DEVE ESSERE COMPOSTA DA

    VERDURA E FRUTTA

    Questo dà colore e varietà di nutrienti al piatto. Sono

    escluse le patate (in ogni forma), a causa del loro impatto negativo sulla

    glicemia.

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    VERDURA E FRUTOMPOSSERE CESPIA DELL ÀMETTÀ

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    Le FARMACIE SPECIALIZZATEsono un gruppo di 580 Farmacie di tutt’Italia al servizio della Salute e delBenessere delle persone. Uno degli obiettivi è far riscoprire il valore e il si-gnificato del luogo Farmacia come luogo di riferimento in cui trovare consi-gli utili e pratici per la vita quotidiana. Questo tipo di Farmacista sa cogliere le sfide del nostro tempo e pur man-tenendo il legame con la tradizione ha un approccio moderno volto al be-nessere psicofisico della persona. Il Gruppo è impegnato tutto l’anno in im-portanti momenti di formazione professionale e in iniziative di sensibilizzazionequali peso, attività fisica, idratazione e pelle. Promuovere l’attività fisica signi-fica promuovere un corretto stile di vita di cui “camminare” fa parte.Molteplici i benefici dell’attività fisica e per cui le FARMACIE SPECIALIZZATE sono in grado di dareun supporto e un consiglio personalizzato. Il Farmacista ti aiuterà a dedicare la giusta attenzione a fat-tori quali: alimentazione e integrazione, idratazione e protezione pelle.

    In tutte le FARMACIE SPECIALIZZATE dal 21 al 26 maggio 2018 si terrà inoltre la Settimana dell’attività fisica dove sarà possibile, grazie alla consulenza qualificata del tuo Farmacista, costruire insieme un percorso di salute e benessere di tutte le età. Riceverai consigli personalizzati e pratici sull’importanza dell’attività fisica e di un corretto regime alimentare.

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    Piatto unico bilanciatoIl piatto unico bilanciatopropone le corrette proporzioni da riprodurrenell’alimentazione quotidiana.

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    https://www.farmacistipreparatori.it/farmacie-specializzate

  • Febbraio Marzo 2015 / camminare 22Maggio Giugno 2018 / camminare 22

    Perché fareattività fisica?Energia e non soloL’attività fisica regolare aiuta a sentirsi meglio, pensarein modo positivo e avere un aspetto migliore.Evidenze da migliaia di studi dimostrano che dedicarsiall’attività fisica può prevenire varie malattie. Ecco alcuni dei benefici:

    • riduzione del rischio di cardiopatie, ictus, ipertensioneed elevata colesterolemia

    • migliore gestione della glicemia e riduzione del rischiodi diabete di tipo 2 e sindrome metabolica

    • riduzione del rischio di determinate forme tumorali, tracui cancro al seno e al colon

    • alleviamento dei sintomi di depressione lieve o mo-derata

    • riduzione del rischio di osteoporosi (a condizione chesi facciano esercizi con i pesi, vale a dire esercizi in cuisi oppone resistenza alla forza di gravità)

    • prevenzione o alleviamento delle lombalgie• alleviamento del dolore da artrosi ed estensione di una

    gamma di movimenti limitata

    • conservazione della massa muscolare e prevenzionedelle cadute

    • stimolo all’agilità mentale negli anziani• rafforzamento di muscoli, polmoni e cuore• miglioramento delle capacità funzionali negli anziani,

    per esempio salire le scale o muoversi all’interno di unnegozio, portare le buste della spesa, alzarsi dalla se-dia senza aiuto, oltre a tutta una serie di altre attivitàche aiutano l’autonomia

    • evitare l’aumento di peso e favorire il dimagrimento, seassociati a un’alimentazione corretta

    • riduzione del rischio di fratture all’anca.

    Il giorno dell’escursione è consigliato fare una primacolazione a ridotto contenuto di grassi ed elevato con-tenuto di carboidrati, ad esempio pane, frutta, mar-mellata e miele6.Durante l’attività, invece, cereali integrali e frutta riccadi fibre, possono fornire l’energia per affrontare losforzo e stabilizzare la glicemia. Fattore importante èl’iidratazione fondamentale per compensare i liquidicorporei che vengono persi con la sudorazione e la re-spirazione7. La bevanda maggiormente consigliata èsicuramente l’aacqua, da assumere in modo regolare apiccoli sorsi e, con le temperature più elevate, iinte-grata con vitamine e minerali. Il Farmacista saprà gui-darti nella scelta di eventuali integratori in base alle tueesigenze. Attenzione anche alla pprotezione della pelledai raggi solari. È buona norma applicare sulle partidel corpo esposte un filtro solare adatto al proprio fo-totipo e procedere con diverse applicazioni più volteal giorno. A fine escursione è consigliato applicaresulla pelle una lozione lenitiva e restitutiva per donaresollievo alla pelle arrossata dal sole; per quanto ri-guarda invece l’alimentazione è possibile concedersiun pasto ad alto contenuto di carboidrati con indiceglicemico non troppo alto, come la pasta6.

    1 Rodio A., Fattorini L. (2014). Downhill walking to improve lower limb strength in he-althy young adults. Eur J Sport Sci., 23, 1–7.

    2 http://www.caipontedera.it3 Morris J. N., Hardman A. E. (1997). Walking to health. Sports Med., 23(5), 306-32.4 Kang S. J. (2014). Trekking exercise promotes cardiovascular health and fitness

    benefits in older obese women. J Exerc Rehabil., 10(4), 225.5 Bratman G. N., Daily G. C., Levy B. J., & Gross J. J. (2015). The benefits of nature

    experience: Improved affect and cognition. Landsc Urban Plan., 138, 41-50.6 Tsunetsugu Y., Park B. J., & Miyazaki Y. (2010). Trends in research related to “Shin-

    rin-yoku”(taking in the forest atmosphere or forest bathing) in JapanEnviron HealthPrev Med., 15(1), 27.

    7 Cogo A., Medicina e salute in montagna. Prevenzione, cura e alimentazione per chipratica gli sport alpini, 2015, Ed. Hoepli

    20_23 unifarco_Layout 1 11/04/18 08:50 Pagina 22

  • 20_23 unifarco_Layout 1 11/04/18 08:50 Pagina 23

    https://www.farmacistipreparatori.it/farmacie-specializzate

  • Jean-Jacques Rousseau era un filosofo in cammino. Letteralmente. Le sue lunghe uscite quotidiane a piedi non erano semplici passeggiate:costituivano il laboratorio in cui nascevano e prendevano forma le idee e i pensieri del pensatore ginevrino. Che riteneva di dover molto alla sua irrefrenabile voglia di marciare, ed era sicuro che la sua testafunzionasse... solo grazie ai piedi

    Maggio Giugno 2018 / camminare 24

    testo di Gian Antonio Gillifoto di Roberto Mantovani

    Ipotesi sul camminare

    “Solo sulla terra”La nascita del paesaggio romantico

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  • «Sono dunque solo sulla terra,senza fratelli, né parenti, néamici, né altra compagnia cheme stesso. L’uomo più socievole e piùdisposto ad amare i suoi simili è statoproscritto per unanime consenso. [...]Avrei amato gli uomini loro malgrado;non hanno potuto sottrarsi al mioamore se non cessando di essere uo-mini». Comincia così, con questa verae propria dichiarazione di distacco dalgenere umano, l’ultimo libro di Jean-Jacques Rousseau (1712-1778), unpensatore che esercitò un’influenzasenza pari nella storia intellettuale eu-ropea.Nato a Ginevra da un padre orologiaio(la madre era morta subito dopo la suanascita), ne fu allevato nel culto dei li-bri e dell’antichità greco-romana, senzatuttavia ricevere mai alcuna educazioneformale. Scrisse opere fondamentali incampi lontani tra loro, dalla scienza po-litica (Il contratto sociale; Origini della

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    “La marcia è qualcosa che mi anima e ravviva le idee: sono quasi incapace di pensare quandosto fermo, e bisogna che il mio corpo si scuotaaffinché lo spirito lo accompagni”

    J.-J. ROUSSEAU

    Val Bregaglia, versante svizzero delle Alpi centrali

    ineguaglianza tra gli uomini) alla peda-gogia (Emilio). Il suo romanzo La nuovaEloisa fu tra i più letti nell’Europa del’700; la sua autobiografia (Le confes-sioni), per la sua incredibile “moder-nità”, fatta di profondità e di candore, èancora oggi famosa quanto le Confes-sioni di Sant’Agostino. Si occupò anche,autorevolmente, di botanica e di mu-sica. Personalità contraddittoria, sensi-bile fino alla vulnerabilità, soggetto (sidirebbe oggi) ad alternanze di esalta-zione e depressione, ebbe tra i suoiamici i maggiori intellettuali e filosofidel suo tempo, salvo poi distaccarsi po-

    lemicamente da tutti fino al punto di im-maginare complotti ai suoi danni. Piùvolte minacciato di arresto, vide i proprilibri banditi da Chiese e governi, manemmeno vent’anni dopo la sua mortegli uomini della Rivoluzione ne dissot-terrarono il corpo, sepolto nell’“isola deipioppi” di Ermenonville, per tumularlocon ogni onore a Parigi nel Pantheon.Anche oggi Rousseau è una lettura nonsolo importante, ma anche attraente.Piace al lettore la sua capacità di indi-gnarsi o di commuoversi senza mai al-terare il filo del ragionamento; piace lasua imbarazzante “sincerità”, che non

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    significa sempre, ovviamente, verità. Siresta affascinati dall’audacia teorica concui attacca non solo i tradizionalisti, maanche gli innovatori, inimicandosi i fi-losofi e gli intellettuali dell’Illuminismocol denunciare i mali della civilizza-zione e del progresso. Affascina, final-mente, la modestia orgogliosa della suavita di fronte alla ricchezza e al lusso de-gli ambienti con cui era in contatto («lacondizione di artigiano è la mia, quellanella quale avrei dovuto vivere»; Rous-seau, di fatto, si mantenne a lungo co-piando musica). Un fascino, insomma,che potrebbe risultare irresistibile per illettore, se non vi si opponesse un datosconcertante: quest’uomo che rovesciòla pedagogia tradizionale, proponendoun nuovo modello di educazione, ab-bandonò i suoi cinque figli in un orfa-notrofio, ritenendosi (così spiega) inca-pace di educarli.La citazione da cui siamo partiti è l’ini-zio di una delle sue opere più famose,terminata pochi mesi prima della morte:Les rêveries du promeneur solitaire (Lefantasticherie del passeggiatore solita-

    rio). Ma quelle di Rousseau non eranosemplici passeggiate, erano camminatequotidiane che duravano parecchie ore(in media quattro, ci dice lui stesso):una pratica cominciata nell’adole-scenza, come quando, non ancora se-dicenne, tornando da un vagabondag-gio nei boschi intorno a Ginevra, avevatrovato chiuse le porte della città, eaveva deciso di andarsene. Questecamminate non erano (come succedeinfinite volte) lo sfogo fisico di un pen-satore per rifarsi della fatica intellet-tuale: al contrario, erano il laboratorio incui nascevano e prendevano forma leidee e i pensieri di Rousseau. In nessunpensatore di pari livello si trovano af-fermazioni come queste: «la marcia èqualcosa che mi anima e ravviva leidee: sono quasi incapace di pensarequando sto fermo, e bisogna che il mio

    corpo si scuota affinché lo spirito lo ac-compagni». Oppure, ancor più sbrigati-vamente: «la mia testa non va che coni miei piedi». E ancora «Non ho maipensato tanto, tanto vissuto, tanto sen-tito di esistere, non sono mai stato tantome stesso – se così si può dire – comenei viaggi che ho compiuto solo e apiedi».Il pensare, in Rousseau, non impegnavadunque solo la ragione: era piuttostoun vagabondaggio interiore, assecon-dato dal camminare, guidato, inestrica-bilmente, da sensazioni, da memoried’infanzia, di persone e paesaggi, da il-lusioni sempre ritornanti, da libere as-sociazioni: un’incessante rêverie, in-somma, in cui cose, situazioni epaesaggi perdevano qualsiasi contornonetto, e il presente si mescolava a sognidel passato, e a immaginazioni del fu-

    “Non sono mai stato tanto me stesso, come neiviaggi che ho compiuto solo e a piedi”.

    J.-J. ROUSSEAU

    Una porta d’accesso ai misteri della Terra? Girovagando tra i Monti Lessini

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    turo. Una fonte di piacere, e in uno deisuoi momenti sereni Rousseau ricono-sceva: «la mia vita intera non è stata al-tro che una lunga rêverie, divisa in ca-pitoli dalle mie passeggiate quotidiane».Cosa cercava Rousseau in queste pas-seggiate? Non certo la città, cui egliguardava con disgusto, come alla sededi un lusso ozioso, di una civilizzazionecorrotta. Il ritorno all’uomo naturale,che Rousseau vagheggiava, poteva es-sere assicurato, secondo lui, solo daun’economia rurale, non certo da quel-l’industrializzazione di cui si intravede-vano i primi bagliori (enormi il suo di-sgusto e il suo sdegno quando, in unavalletta nascosta, si imbatté in una ma-nifattura...). Vi è dunque in Rousseauuna profonda riformulazione del mododi guardare al paesaggio, e la NuovaEloisa è ricca di minuziose, appassio-nate descrizioni paesaggistiche che da-ranno vita a un’infinita letteratura de-scrittiva di monti e di laghi. Ma chepaesaggio può desiderare un soggettosecondo cui la natura umana, pur

    buona per natura, è corrotta dalla civi-lizzazione e dal progresso? Evidente-mente, un paesaggio naturale, che si-gnifica un paesaggio selvaggio,primitivo, originario: un paesaggio, vada sé, solitario, con rade presenze diuomini – beninteso, uomini “originari”,da amare fraternamente. Ma, alla fine,le Origini erano lontane, velate da do-lore e follia, Rousseau camminava or-mai sul versante oscuro della rêverie:

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    Quelle del filosofo ginevrino, in pieno Settecento,erano camminate quotidiane che duravanoparecchie ore (in media quattro): una praticacominciata nell’adolescenza, come quando, non ancora sedicenne, tornando da unvagabondaggio nei boschi intorno a Ginevra,Jean-Jacques aveva trovato chiuse le porte della città, e aveva deciso di andarsene

    «Non esiste più né affinità né fratel-lanza tra loro e me; essi mi hanno rin-negato come fratello, e io mi glorio diprenderli in parola. Tuttavia, se potessiadempiere ancora a qualche obbligo diumanità nei loro confronti, lo farei sen-z’altro; non però come verso miei simili,bensì come nei confronti di creature do-loranti e sensibili bisognose d’aiuto; cosìcome aiuterei, e con maggior cuore, uncane sofferente».

    Il gruppo del Pizzo Badile dal versante svizzero

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    A 287 metri di altitudine, il piccolo Comune dell’Alessandrino è un gioiellino da non perdere. Annovera interessanti architetture medievalie di epoca successiva, piacevoli percorsi pedonali, l’eccellenza artigianadel restauro del mobile antico e offre al visitatore proposteenogastronomiche davvero ghiotte

    testo di ALMA BRUNETTO

    GarbagnaTra le colline dei ciliegi

    I Borghi più belli d’ItaliaGARBAGNA (AL)

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    Garbagna. Tra le colline dei ciliegi | I Borghi più belli d’Italia

    Garbagna è il centro più impor-tante della Val Grue. Dista a 44chilometri da Alessandria e pocopiù di 20 da Tortona. Il paese conta 700abitanti ed è l’ultimo, in ordine di tem-po, ad essere entrato nel club dei Bor-ghi più belli d’Italia. Per indagare sullastoria di Garbagna, abbiamo chiac-chierato a lungo con Antonio Sozzi, im-prenditore agricolo e grande appassio-nato della storia del borgo.«Si ipotizza – e la conferma arriverebbedalla fondazione della linea difensiva an-tibarbarica del generale Costanzo – chel’edificazione di Garbagna sia d’epoca tar-do antica. Fin da subito, il borgo avreb-be ricoperto il ruolo di b