Consoli- Terencio en Los Autores TA

8/17/2019 Consoli- Terencio en Los Autores TA

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Maria Elvira Consoli

Il teatro di Terenzio nel commento degli autori tardo antichi

Lezione tenuta presso la Sede napoletana dell'Ast il 3 febbraio 2009

Negli studi di letteratura e di storia del teatro latino il giudizio critico su erenzio e

sulla sua fortuna ! pressoc"# condizionato dal raffronto con $lauto%& il uale& co()!

noto& oltre a deliziare gli spettatori della sua et*& continuava ad attrarre uelli delle

epoc"e successive+,ispetto a uesto& erenzio aveva in realt* co(piuto un)innovazione contenutistica

all)interno del prologus degna piuttosto di un intellettuale c"e di un co((ediografo

e& pertanto& inco(prensibile al pubblico vasto e cultural(ente eterogeneo c"e&

abituato al cliché della fabula plautina& preferiva lasciarsi sconvolgere da

un)irrefrenabile vis co(ica c"e i(pegnarsi nelle dotte pole(ic"e letterarie& cui lo

invitava a riflettere erenzio+ -iversa(ente da uello di $lauto& funzionale

all)esposizione della tra(a& il prologus di erenzio& dettato dalla necessit* di

% ,ispetto al uale& per.& erenzio viene ben distinto da /+ E,1N1& Terenzio, le commedie

introduzione e traduzione di ertini e + /aggi4& Milano 2005 6& c"e p+ 71114 giusta(ente pone in

evidenza co(e 8le tinte forti e i c"iaroscuri violenti sono tecnic"e tipica(ente plautine :erenzio

a(a piuttosto le (ezze tinte ed i colori s(orzati e nelle sue co((edie gli eroi del (ale non

esistono) ed inoltre da ;+ 1ANC;& Commedie di Publio Terenzio Afro a cura4& orino %993 testo

ui seguito per le citazioni4& il uale ritiene pp+ 9<%04 c"e uanto co(piuto da erenzio& di

arricc"ire& cio!& e di attualizzare il (odello originale 8non con gli stessi (ezzi& (a con la stessa

libert* di $lauto) sia stata operazione teatral(ente e cultural(ente necessaria anc"e per gli esiti pi=

co(plessi nell)esecuzione operativa o scenica+ Ma sul controverso raffronto con $lauto e sulla

relazione antino(ica iuvenis/senex nel teatro di erenzio si veda& altres>& il pensiero (anifestato da

?+ C@$A1@;L;& Terenzio: teatro e societ& Napoli %99%& pp+%%2<%3% da 1+ LANA& !apporti

interpersonali nel teatro di Terenzio& in AA++& Teatro e pubblico nell"antichit& Atti del

Convegno Nazionale& rento 2B26 aprile %9D5& pp+ %F9<B% ed ancora uanto esposto nel saggio

introduttivo a Terenzio& le commedie a cura di + $,;;4& orino %96F& da C+<A+ Sainte<euve&

pp+77<771 la valutazione inoltre fornita da /+ , ANGA;& Terenzio& le commedie ed+ critica a

cura di /+ ,+ con trad+ di ,+ Cantarella4& Milano %955& soprattutto p+ 2D& dove viene riportato il

giudizio co(parativo di arrone sui co(ici latini #at$ %en$ 399 4& secondo cui 8in argumentisCaecilius poscit palmam, in ethesin Terentius, in sermonibus Plautus) e& non da ulti(o& uello ben

storicizzato di A+ , ;NC;N1& Terenzio& le commedie introduzione e traduzione di A+,+4& /irenze

%950& pp+ 11<7711+

%



confutare le accuse di furtum e contaminatio2& inaugurava nella storia della letteratura

teatrale uell)orienta(ento per la pole(ica letteraria& c"e& (algrado le difficolt*

iniziali& avrebbe poi contribuito ad affinare la capacit* di riflessione del pubblico ed il

suo gusto estetico+

1l fatto c"e Cesare& secondo la testi(onianza di Svetonio3& lo abbia definito puri

sermonis amator & e c"e ;razioF ricordi ancora c"e& a giudizio co(une& erenzio

superava tutti arte& e c"e pi= tardi HuintilianoB& co(e ric"ia(ato da E+ $aratore5& gli

desse 8i(plicita(ente la pal(a di fronte alla tecnica plautina della co((edia) !

c"iaro indizio di uanto l)autore si preoccupasse non solo del (essaggio

contenutistico insito nella tra(a& bens> del lessico e dello stile delle sue co((edie& la

cui edizione venne curata& co()! noto& nella seconda (et* del 1 secolo d+C+& dal

filologo Marco alerio $robo+

Se risulta& pertanto& naturale c"e per uell)ars& gi* segnalata da ;razio& la produzione

di erenzio abbia ric"ia(ato l)attenzione dei tardo antic"i e se appare altrettanto

ovvio c"e alcune re(iniscenze della sua poesia siano rintracciabili nell)opera di

Ausonio6

& stupisce& per.& la profonda attenzione dei co((entatori per il suo teatro el)elevata freuenza delle occorrenze c"e s)incontrano nei gra((atici in relazione alle

sue co((edie+

Ad una se(plice statistica& rilevabile dalla fonda(entale opera del IeilD& si contano

all)incirca 66 occorrenze in Carisio9 di cui D nell) Andria& 22 nell) &unuchus& 3

nell) 'eautontimorumenos& 2B negli Adelphoe& F nell) 'ec(ra& %B nel Phormio4& BF

2 Si veda& a uesto proposito& $+ /E,,A,1N;& )a cosiddetta contaminazione nell"antica commedia

romana& a cura di L+ Cristante& C+ Marangoni& ,+ Sc"ievenin& A(sterda( 2003& soprattutto p+ 6B

ss+& dove lo studioso affer(a c"e 8la critica terenziana& n# l)antica n# la (oderna& non "a afferrato la

pienezza di sensi& suscitata da erenzio (ediante un non co(une processo stilistico)+3 *e poetis$ +ita Terentii$F &p$& 2&%&B9+B %0&%&99+5 Cfr+ #toria del teatro latino a cura di L+ ?a(berale e A+ Marc"etta4& enosa 200B& p+203+6 Si vedano& ad ese(pio& alcune tra le re(iniscenze pi= significativeJ per il *e herediolo& 32& &un$

96% ss+ per il Protrepticus ad nep$& 3& &un$ 3%3 ss+ per %osella& %02& Phormio 3F2 per il )udus

%&%& 'eaut$ 2%D per issula& B<5& Phormio 3%D e 2F9 per il -riphus& %&BF<BB& &un$& %93 per il

-rammaticomastix& D& &un$ %%9 per l)ep$ #(mmacho& 33& Andria F3 ss+D -rammatici )atini& rec+ K+ Ieil& Lipsiae %DB6<%D60& rista(pa anastatica Kildes"ei( %95%& voll+

D+9 .lavii #osipatri Charisii Artis -rammaticae libri + & -) vol+ 1+

2



ancora in -io(ede%0 di cui %% nell) Andria& %0 nell) &unuchus& 5 nell)

'eautontimorumenos& %2 negli Adelphoe& 6 nell) 'ec(ra& D nel Phormio4& 320 circa in

$risciano%% di cui 5B nell) Andria& %25 nell) &unuchus& 2D nell) 'eautontimorumenos&

%3 nell) 'ec(ra& DD nel Phormio4+

Nell)opera di Servio -onato& in base a uanto rilevabile se(pre dal Ieil%2& si registra

no B2 occorrenze di cui 9 negli Adelphoe& %6 nell) Andria& %6 nell) &unuchus& 3 nell)

'eautontimorumenos& 3 nell) 'ec(ra& 3 nel Phormio4+

utto ci. a volersi li(itare solo ai (aggiori tra i gra((atici& tralasciando Cledonius&

Consentius e $"ocas ed ancora ,e(nius $alae(on ed Asper& e sottacendo di

Evant"ius& il uale *e fabula, F4 fornisce%3 precise uanto utili indicazioni

sull)aspetto strutturale delle co((edieJ Comoediae autem motoriae sunt aut

statariae aut mixtae$ %otoriae turbulentae, statariae 0uietiores, mixtae ex utro0ue

actu consistentes$

@n posto a s# (erita ovvia(ente il co((ento dedicato dal celebre gra((atico e

letterato Elio -onato%F al teatro di erenzio& c"e consente& tra l)altro& di i((aginare

uale potesse essere la differenza tra deverbium& il recitato& e canticum& il cantato&certa(ente acco(pagnato dalla (usica& e per(ette ancora di approfondire in (aniera

pi= co(pleta la cultura e la raffinata sensibilit* estetica dell)autore& sottesa alle

rappresentazioni e& non da ulti(o& l)at(osfera sociale dalla uale egli "a tratto

ispirazione+

%0 *iomedis Artis -rammaticae libri III & -) vol+ 1+%% Prisciani Institutionum -rammaticarum libri 1+III$%2 Cfr+ vol+ 1+%3 Cfr+ ed+ essner %902& p+22+%F /iorito a ,o(a& secondo l)attestazione di S+ ?irola(o c"e si professa suo discepolo& intorno alla

(et* del 1 secolo& autore di un) Ars grammatica in due partiJ Ars prima o minor in tre libri& in cui

tratta delle otto parti del discorso in (aniera ele(entare ed in for(a dialogica per i principianti ed

Ars secunda o maior & anc")essa in tre libri& sviluppata in (aniera pi= approfondita e con particolare

attenzione per la stilistica+ ?i* (olto apprezzato per uest)opera nel Medioevo& -onato (erita

ancora& e soprattutto& di essere ricordato per i suoi co((enti a erenzio e a irgilio+ 1l co((ento a

erenzio si ! conservato uasi integro& (a aluanto ri(aneggiato& e contiene& oltre c"e la vita del

poeta& riprodotta testual(ente dal *e poetis di Svetonio& il co((ento di cinue co((edie su sei

(anca solo uello dell) 'eatontimoroumenos4& ed inoltre preziose notizie riguardanti non solol)interpretazione del testo& bens> il te(po delle rappresentazioni& la scena e le co((edie grec"e

riprodotte o rifatte da erenzio+ a& non da ulti(o& riconosciuto a -onato il (erito di aver

inaugurato con la sua opera la conoscenza seria e docu(entata dell)antic"it*+

3



Curiosità erudita o grande apprezzamento degli autori tardo antichi per l’ars ed

il messaggio sociale di Terenzio?

-a uesto interrogativo non ! possibile prescindere se si desidera co(prendere

l)entit* del lavoro co(piuto dai gra((atici e co((entatori di 1 e secolo e la loro

indiscutibile i(portanza per lo sviluppo degli studi successivi sul teatro di erenzio

Ad un)analisi del contesto letterario e ad un attento esa(e delle ragioni gra((aticali

e stilistic"e per le uali gra((atici e co((entatori ric"ia(ano ed approfondiscono i

passi di erenzio& si pu. affer(are c"e non tutto il loro studio ! riconducibile a (era

erudizione& per il fatto c"e essi operano natural(ente a priori un)accurata selezione

dei passi& funzionale alla loro ese(plificazione (orfosintattica e stilistica& seguendo&

per.& degli sc"e(i (entali e dei criteri valutativi ai uali necessaria(ente i passi

prescelti devono rispondere+

Elouente in uesto senso il lavoro svolto da -io(ede%B+ Le nu(erose occorrenze&

all)incirca BF& relative alle co((edie di erenzio& di(ostrano la sua attenzione per la

raffinatezza stilistica del co((ediografo& co(e rilevabile soprattutto nel 11 libro della

sua Ars grammatica& dedicato alla stilistica nor(ativa& dove& per ric"ia(arne soloualcuna& -io(ede& al fine di ese(plificare la paronomasia o gioco di parole& di

seguito all)illustrazione della figura -) FF5& %5<%9J et aliter paronomasia fit, cum

dictio iteratur, mutata tamen aut littera aut s(llaba, 0uotiens nomine simili utimur in

significatione diversa, ut est apud Terentium4& si rif* ad un significativo verso

dell) Andria 2%DJ nam inceptiost amentium, haud amantium4+

%B ?ra((atico del 1 secolo& c"e si rivela filologo assai dotto e non privo di acute concezioni

originali nella sua notevole Ars grammatica& in tre libri& pervenutaci integral(ente+ Nel pri(o libroegli tratta delle parti del discorso& nel secondo degli ele(enti della gra((atica e della stilistica

nor(ativa& nel terzo di poetica e di (etrica+

F



Andria

Huesta fabula "a interessato gli studiosi antic"i sia per il prologus& non pi= espositivo

della tra(a& 0uod & co(e ric"ia(a Elio -onato ad v+%4& vere prologi est officium& (a

di opposizione alle critic"e di un (aligno vecc"io poeta& malevoli veteris poetae&

indicato dallo stesso -onato ibid$4 in Luscio di Lanuvio& il uale i(putava erenzio

di furtum e contaminatio dell) Andria e della Perinthia di Menandro& c"e& secondo

uanto attestato dal co((entatore introd$ p+ 64& erano in alcune parti identic"e+

La tra(a di uesta fabula& la cui didascalia conservataci se(pre da -onato reca il

no(e di un certo /lacco& autore della (usica%5 di tutte le co((edie di erenzio& pur

se nota& va sintetica(ente ric"ia(ata& per focalizzarne alcuni ele(enti di grande

interesse sotto il profilo etico e giuridico& co(e gi* segnalato da E(ilio Costa %6+

$anfilo& destinato dal padre Si(one alle nozze con /ilu(ena& figlia del vicino

Cre(ete& ! invece inna(orato della giovane da lui resa incinta& ?licerio&

erronea(ente ritenuta sorella di una prostituta di Andro+ 1l contrasto tra Si(one e suo

figlio $anfilo giunger* a rico(porsi& allorc"# il futuro suocero di uesto& Cre(ete&

riconosciuta insperata(ente ?licerio co(e sua figlia& acconsente a darla in sposaall)inna(orato $anfilo+

-al finale si co(prende uanto i(portante fosse il valore dell)agnizione per

rico(porre la frattura tra la nuova e la vecc"ia generazione& la cui autorit* si fondava

sul principio di patria potestas& c"e dava facolt* al padre di i(porre la (oglie o il

(arito ai figli senza il parere di uesti ed anc"e uando i giovani neppure si

conoscevano%D+ ;ltre a ci. dalla tra(a dell) Andria prendono risalto la concezione

della fides& co(e ad ese(pio nei vv+ 290<9%J per tuam fidem2/ te obtestor del ius&

co(e tra l)altro nella paronomasia del v+ 2%FJ 0uo iure 0ua0ue iniuria dell)officium&

co(e al v+ %%3J haec ego putabam esse omnia humani ingeni / mansueti0ue animi

officia& 235J 2hocinest officium patris3 ed ancora 330 ss+J ego, Charine, ne uti0uam

officium liberi esse hominis puto,/ 0uom is nihil mereat, postulare id gratiae adponi

%5

Ma doveva anc"e esserne l)esecutore e& co(e precisato da 1ANC;& Commedie 2 cit+& p+%56 n+5&era sc"iavo& non liberto o figlio di Claudio+%6 Il diritto privato nelle commedie di Terenzio& ,o(a %960+%D Cfr+ /+ SCK@LG& I principii del diritto romano& trad+ it+& /irenze& %9B5& p+%63+

B



sibi la netta distinzione& per uanto riguardava la cittadinanza& tra cives e peregrini&

co(e al v+ 22%J civem Atticam esse hanc& 66D ss+ -A+ 2iam susurrari audio / civem

Atticam / esse hanc2 / coactus legibus eam uxorem ducet$ M+ 4bsecro, an non

civis est3 ed ancora D33J CK+ 2Illam hinc civem esse aiunt5 puer est natus DB9J -A+

2-l(cerium se scire civem esse Atticam D6F<BJ S1+ 2Civis -l(ceriumst / $A+ Ita

praedicant 90DJ S1+ %en 0uaeris3 &ho tu, -l(cerium hinc civem esse ais3+ Huesta

(arcata diversit* giuridica tra cives e peregrini non consentiva alla straniera di

acuisire la cittadinanza& neppure con il (atri(onio& al pari dei figli c"e non fossero

nati da genitori entra(bi ateniesi+ A tal proposito -onato osserva c"e gli Ateniesi

indicavano spregiativa(ente con il no(e della loro citt* d)origine le prostitute non

del luogoJ Attico more peregrinis meretricibus a patria nomen imponit %9&

aggiungendo ad v$ %F54J peregrinam 2 hoc nomine etiam meretrices nominabantur +

L)interesse degli studiosi tardo antic"i per il teatro di erenzio trova& pertanto& una

delle sue principali ragioni nello spaccato u(ano rappresentato in ueste co((edie+

L)autore riusciva& infatti& a trasferire sulla scena i (uta(enti di co(porta(ento in

fieri tra le diverse classi sociali& elaborando original(ente gli spunti tratti da pi=opere di Menandro& co(e accade per il dialogo tra Si(one ed il suo liberto

rappresentato nell) Andria 2D ss+4& c"e egli "a sviluppato nella scia di uello

(enandreo della Perinthia& tra il senex e la (oglie& co(e si apprende da -onato+ 1l

co((entatore& infatti& precisa ad v$ %F4J 0uia conscius sibi est primam scaenam de

Perinthia esse translatam, ubi senex ita cum uxore lo0uitur, ut apud Terentium cum

liberto$ At in Andria %enandri solus est senex+ A ric"ia(are evidente(ente

l)attenzione del co((entatore ! stato& nelle parole rivolte da Si(one al suo servitore&

l)elouente passaggio contenuto nei vv+ 36<DJ 2 .eci ex servo ut esses libertus

mihi / propterea 0uod servibas liberaliter & dove erenzio si avvale del significativo

ossi(oro& servibas liberaliter & per rappresentare in Si(one la capacit* di un rapporto

diverso e pi= etico con la servit=& preannuncio di un indifferibile (uta(ento del

siste(a sociale& per il uale& nella visione del poeta& si dovevano attenuare le

profonde differenze di co(porta(ento e di censo tra le diverse classi+ utto ci. non

%9 Cfr+ AEL1 -;NA1& Commentum Terenti& ed+ essner& vol+1& Stutgardiae %953+

5



sfugge certa(ente a -onato& c"e a tal proposito precisaJ 0uia omne bonum libero

aptum est, malum servo$

-a ci. si co(prende c"e la produzione di erenzio non ric"ia(ava tanto l)attenzione

dei co((entatori per speciali ualit* o effetti co(ici uanto piuttosto per la capacit*

dell)autore di inscenare& in (odo ovvia(ente ilare e gradevole per il pubblico& le

proble(atic"e fa(iliari e sociali& rese co(plicate dal costu(e dei suoi te(pi e dalla

nor(ativa giuridica+ Ele(enti& uesti& c"e non sfuggono all)attenzione di -onato& il

uale spesso li segnala con fine sagacia& co(e per uel passaggio fonda(entale

dell) Andria& 6F2& allorc"# Cre(ete incia(pa nel fagotto del bi(bo di ?licerio& da lui

co((entato con una nota& c"e oltre ad essere& co(e la definisce ianco& di

regia20non interrogantis est, sed mirantis et non intellegentis, ut appareat eum non

oculis prius 0uam corporis offensu sensisse puerum iacentem4& allude al costu(e&

(olto diffuso a uell)epoca& di esporre i figli illegitti(i+ Lo stesso accade per il v+

66%& dove Miside& l)ancella di ?licerio& ringrazia gli dei per il fatto c"e presenti al

parto e testi(oni di esso fossero state alcune donne libere& poic"# la testi(onianza

degli sc"iavi& se non torturati& allora sarebbe stata priva di valore giuridico& co(eappunto rilevato da -onatoJ testimonia libera contra servum$ &t hoc proprium

Terenti est, nam de !omano more hoc dixit + 1l co((entatore& a proposito ancora dei

vv+ 69D<D0%& allorc"# entra in scena il cugino in secondo grado di Criside& e suo

parente pi= prossi(o& Critone& cui& in (ancanza di figli legitti(i della cugina& sarebbe

passata& secondo il diritto attico& l)eredit*& docu(enta un i(portante aspetto dei

lega(i parentali& spiegando c"eJ #obrini sunt consobrinorum filii, <nam sic dicit

%enander < verum ut alii putant, de sororibus nati, ut sint sobrini 0uasi sororini+

20 Commedie 2 cit+ 2 p+ 2B2& n+ ad v$

6



Eunuchus

A suscitare& pertanto& l)attenzione del co((entatore non sono solo gli ele(enti

lessicali e stilistici della produzione di erenzio& bens>& e soprattutto& alcune nor(e

giuridic"e& co(e accade per la fabula dell) &unuchus& c"e& conservataci da -onato& !&

co(e noto& il risultato dell)originale conta(inazione tra l)o(oni(a co((edia ed il

Colax l)adulatore4 di Menandro+

Nella tra(a la bella sc"iava $anfila ! ceduta in dono dal soldato rasone alla

cortigiana aide+ -i lei si inna(ora il giovane C"erea& c"e& travestito da eunuco&

riesce ad introdursi nella casa della fanciulla e a farla sua+ Le nozze sopraggiungono

poi a rico(porre la situazione& uando si c"iarisce c"e $anfila era nata da una libera

fa(iglia ateniese& e c"e& rapita da corsari e donata alla (adre di aide& era cresciuta

con uesta co(e sorella& sino a uando& (orta la (adre& era stata venduta a rasone+

1n un intreccio di uesto tipo& non potevano& natural(ente& (ancare espressioni e

for(ule del registro giuridico& c"e& co(e per i vv+ B3<BB infecta pace ultro ad eam

venies, indicans / te amare et ferre non posse, actumst, ilicet 4 vengono spiegate da

-onato& il uale pone in evidenza c"eJ 6actum est" de iure translatum, 6ilicet" deiudicio, 6peristi" de supplicio 2"ilicet" semper in fine rei transactae ponitur$ Lo

stesso passo& a proposito di ilicet & for(ula di congedo dopo i giudizi& i sacrifici& i

funerali& usata& per traslato& co(e escla(azione di disperazione nel senso di 8! finita

! fatta8! altres> ric"ia(ato dal gra((atico Carisio -) & % 202&34& il uale precisaJ

nam et hic non est in loco vel statim continuo, sed pro eo 0uod est hem, ut sit hem

peristi$ ra le espressioni annotate dai co((entatori va inoltre ricordata uella usata

al v+ %0B& plenus rimarum sum& c"e ric"ia(ata da ;razio #at$ 2&5&F54 e definita&

pertanto& 8proverbiale) da ianco2%& viene ripresa da -io(ede -) & % 3%2&234& nel

paragrafo sul de consensu verborum cum casibus& (a cos> co((entata da -onatoJ

vilis et abiecta translatio est, apta apud meretricem lo0uenti+ A proposito& poi& delle

espressioni usate da aide& nei vv+%06<09 #amia mihi mater fuit: ea habitabat !hodi$

2/ Ibi tum matri parvolam / puellam dono 0uidam mercator dedit / ex Attica hinc

abreptam4& -onato precisa c"e ella intende alludere al (estiere esercitato dalla

2% Cfr+ cit+ 2 p+F2D n+ ad l$

D



(adre& in uanto ovvia(ente 8 puduit dicere Thaidem meretrix mihi mater fuit" & sia

per il fatto c"e meretrices peregrinae dictae sunt in comoediis& sia perc"# O spiega il

co((entatore22 < in altro (odo non avrebbe potuto ricevere una puella in donoJ

propter hoc ostendit meretricem fuisse matrem, ut dono accipere puellam potuisset$

Natural(ente ! la sensibilit* di uesta particolare (eretrice c"e ! aide& raffinata

creatura23 di erenzio& a ric"ia(are l)attenzione di -onato& il uale& a proposito di

uanto replicato da lei& vv+ %96<20F %e miseram, forsitan hic mihi parvam habeat

fidem / at0ue ex aliarum ingeniis nunc me iudicet$ / &go pol, 0uae mihi sum conscia,

hoc certo scio / ne0ue me finxisse falsi 0uic0uam ne0ue meo / cordi esse 0uem0uam

cariorem hoc Phaedria5/ et 0uid 0uid huius feci, causa virginis / feci5 nam me eius

spero fratrem propemodum / iam reperisse, adulescentem adeo nobilem4&

all)incondizionato a(ore dic"iaratole da /edria& ra((enta c"e l)ese(pio di

sovverti(ento della mala4 meretrix& gi* rappresentato da Menandro con il

personaggio di Abrotono negli &pitrepontes& giunge ad una perfetta caratterizzazione

con il co((ediografo latinoJ hic Terentius ostendit virtutis suae hoc esse, ut

pervulgatas personas nove inducat et tamen a consuetudine non recedat, ut putameretricem bonam cum facit$

Huesta fine notazione rivela uanto fosse profonda nel co((entatore la conoscenza

del teatro antico e& in particolare& di uello di erenzio& c"e privilegiava la

rappresentazione delle co(plesse dina(ic"e interiori e di uelle c"e si verificano

all)interno dei rapporti fa(iliari per la naturale contrapposizione tra vecc"ie e nuove

generazioni& antic"i e rinnovati sc"e(i di vita& co(e avverr* ancora nel Phormio per

la violazione della volont* e potest* paterna+

22 Cfr+ -on+ ad v$ %09+23 Si veda in proposito il felice giudizio espresso da SA1NE<E@E& Terenzio& : cit+& pp+ 77<771&

dove ! posta in risalto l)efficace dolcezza di aideJ 8la donna appare e tutto il coraggio di lui

svanisce+ aide gli parla con dolcezza : /edria nell)ingenuit* della passione gridaJ Cosa possovolereP : c"e giorno e notte tu (i a(i& (i ri(pianga& sogni di (e& non aspetti c"e (e& non pensi

c"e a (e etc++ Si confronti ancora uesta re(iniscenza dell) &unuchus& %93 in Ausonio& -riphus&

%&BF<BB+

9



Phormio

-ue fratelli& infatti& Cre(ete e -e(ifone& dovendosi assentare& affidano i rispettivi

figli& /edria ed Antifone& al servo ?eta+ Huesto& per.& asseconda /edria& inna(orato

della citarista $anfila& sc"iava di un avido lenone e& contro le nor(e dell)epoca& riesce

a far sposare Antifone con l)a(ata /anio& orfana attica e senza dote& con l)aiuto dello

scaltro parassita /or(ione& c"e& fingendosi parente del defunto padre della ragazza& si

fa citare in tribunale e condannare O secondo la legge attica2F O a darle la dote+ utto

ci. scatener* l)ira dei genitori al loro rientro& (a la tensione verr* a placarsi con la

scoperta c"e /anio ! figlia naturale di Cre(ete e& pertanto& cugina di Antifone cui era

gi* andata sposa+ A sua volta& Nausistrata& la (oglie tradita da Cre(ete& costringer*

uesto ad acconsentire all)a(ore del figlio /edria per la suonatrice di cetra& $anfila+

La tra(a pone in evidenza un particolare istituto del diritto attico& uello

dell)epicleros& c"e "a nell) &pidicazomenos colui c"e fa affidare dal tribunale al

parente pi= prossi(o una fanciulla ri(asta orfana+ /or(ione& c"e intenta il processo&

d* il titolo alla co((edia& l)unica per la uale erenzio "a (odificato il titolo

dell)originale di Apollodoro& cedendo& co(e segnala -onato& ad una distrazioneJmanifeste hic errat Terentius5 nam haec fabula 0uam transtulit &pidicazomene dicta

est a puella, de 0ua iudicium est, cum sit alia fabula &pidicazomenos eiusdem

Apollodori$ *ebuit ergo dicere 6&pidicazomenen" 2B$

Ma non per uesto sola(ente& la co((edia ! stata (olto valutata dagli studiosi tardo

antic"i& bens> per alcuni ele(enti lessicali e stilistici c"e "anno interessato soprattutto

il gra((atico Carisio+ Huesti& infatti& a proposito di 3B<35& amicus meus 2-eta /

heri ad me venit & rileva -) % 200& %%4& c"e all)uso dell)avverbio heri& poi attestato

anc"e in Cicerone& Tusc$& 2 et heri fecit 4& alcuni ritenevano fosse da preferirsi here$

,iguardo inoltre l)espressione advorsum stimulum calces del v+6D& c"e -onato

segnala co(e proverbium con ellissi della voce iactare& Carisio -) % 265& 2F4

soggiungeJ id est rei contrariae resistere& e -io(ede -) % F52& 29<3%4J

2F 1n base alla uale il parente pi= prossi(o doveva o sposare la giovane ri(asta orfana o darle la

dote perc"# potesse sposarsi& evitandole in tal (odo il disonore della prostituzione+2B Si veda& su ci.& 1ANC;& Terenzio: Problemi e aspetti dell"originalit& ,o(a %952+

%0



parhoemia est vulgaris proverbi usurpatio rebus temporibus0ue adcommodata, cum

aliud significatur 0uam 0uod dicitur, ut adversum stimulum calces$ A spiegare l)uso

di perdite per valde nel v+ D2& hanc amare coepit perdite& ! nuova(ente Carisio -)

% 2%3& %5<%64& il uale& poi& a proposito dell)uso dei te(pi nel v+ %90& ali0uid

convasassem at0ue hinc me conicerem protinam in pedes& spiega -) %

2%%&9<%34J Protinus trium temporum significationem capit, instantis 2futuri, ut

Terentius in Phormione e& soffer(andosi sull)uso di plurimumst al v+ %9F& 2domum

ire pergam: ibi plurimumst & c"iarisce -) % 2%2&34J ibi plurimum est e -io(ede&

a sua volta& per l)uso dei casi nel v+ 2F6& o Phaedria, incredibilest 0uantum erum ante

eo sapientia& osserva -) %& 3%3&%F4J anteeo 0uo0ue illum accusativo casu

Terentius$

L)insie(e degli ele(enti fin ui rilevati di(ostra uanto acuta fosse la curiositas

filologica dei tardo antic"i& i uali non si accontentavano solo di enucleare e

registrare i feno(eni (orfologici e stilistici& (a desideravano co(prenderne il loro

significato in rapporto all)a(biente ed ai costu(i sociali co(e accade per

l) 'eautontimorumenos& c"e& pur non co(parendo nel co((ento di Elio -onato& "a per. attratto il vivo interesse di un co((entatore del 1 secolo& di Eugrafio+

Heautontimorumenos

La tra(a di uesta fabula ! notaJ l)anziano Menede(o si autopunisce per aver vietato

al figlio Clinia di sposare l)u(ile se pur onesta Antifila ed averlo costretto a partire

(ercenario in Asia+ Ma tutto si rico(pone felice(ente allorc"# il giovane Clinia

torna ed ! ospitato nella casa dell)a(ico Clitifone& a sua volta inna(orato della

(eretrice acc"ide& ovvia(ente contro il volere del padre Cre(ete+ Scoperto poi&

grazie ad un anello& c"e Antifila ! figlia dello stesso Cre(ete& il uale l)aveva fatta

esporre da ba(bina con uel segno di riconosci(ento& i due giovani potranno

coronare il loro sogno d)a(ore con il consenso e la gioia di entra(be le fa(iglie&

(entre Clitifone& allontanatosi da acc"ide c"e gli stava dissipando ogni bene&

torner* ad una vita nor(ale& sposando la bella ed onesta figlia di un vicino+

%%



-al co((ento di Eugrafio25& ! possibile rilevare una preziosa infor(azione circa il

prologus di uesta co((edia& c"e& a differenza delle altre& non ! pi= affidato

all)interpretazione di un giovinetto& bens> al capoco(ico& contraddistinto da un abito

particolare+ -alla precisazione c"e si legge nell)incipit del co((ento& contra

consuetudinem senex prologus processit in publicum: solet enim istud officium

semper adulescentibus dari& si arguisce c"e il prologus& gi* (utato da erenzio in

uno stru(ento di difesa critica e co(unicazione estetica& viene ora ad essere

rappresentato da un personaggio c"e agisce fuori ca(po in uno spazio preli(inare

tutto suo& intenzional(ente didascalico+ ,iguardo ancora al prologus& ed in

particolare ai vv+ F<5J ex integra -raeca integram comoediam / hodie sum acturus

'eautontimorumenon, / duplex 0uae ex argumento facta est simplici& c"e

risulterebbero di controversa interpretazione per i critici attuali26& il pensiero

(anifestato da EugrafioJ ne videatur scil$ comoedia -raeca4 ab ali0uo tacta aut ipse

alteram tetigisse, sed unam comoediam et integram ad )atinum sermonem

interpretatione mutasse& c"iarisce& (ediante la voce mutare& uale& in realt*& sia stata

l)originale operazione co(piuta& per la pri(a volta& da un co((ediografo latino& c"e"a di fatto reso duplex la tra(a dell)unico (odello greco+ La fabula di erenzio

presenta& infatti& una duplice tra(a a(orosaJ uella dell)a(ore spontaneo e

disinteressato tra Clinia ed Antifila ed& in parallelo& uella della calcolata attrazione

esercitata dalla (eretrice acc"ide su Clitifone& il uale& per.& al (o(ento di prender

(oglie& sceglier* spontanea(ente la figlia del vicino Arconide+ A voler decodificare

il (essaggio subli(inale lanciato da erenzio con ueste due storie a contrasto& si

andrebbe oltre l)assunto ui prescelto+ Entra(be le tra(e sono& co(unue&

paradig(atic"e di una societ* c"e& nell)intento rappresentativo dell)autore& doveva

necessaria(ente fer(arsi a riflettere e ad interrogarsi su ci. c"e ! vera(ente

essenziale per la felicit* u(ana+ ale a dire l)intelligenza educativa& l)onest* e

l)a(oreJ gli unici fattori c"e rendono la vita degna di essere vissuta+ ,ispettiva(ente

elouenti in tal senso e l)espressione di Cre(ete& ai vv+ F%0<%2J luciscit hoc iam$

25 Ed+ $+ ESSNE, & Stutgardiae %955& vol+ 111& pp+%B3<2%0+26 Si veda 1ANC;& Commedie 2 cit+ :pp+ 29F<9B& n+ ad l$

%2



Cesso pultare ostium / vicini, primum e me ut sciat sibi filium redisse3 dalla uale si

rileva& tra l)altro& una deroga all)unit* di te(po sancita da Aristotele& co(e

puntualizzato da EugrafioJ notandum ex hac scaena, 0uod in nulla alia comoedia

licet reperire, ut biduum tempus in comoedia sit: omnes enim uno die actus suos

explicant e uel c"e ancora lo stesso Cre(ete obietta all)a(ico Menede(o& ai vv+

FF9<BFJ $$$ 0uidvis dare cupis: nam, ut tu scias, / 0uam ea nunc instructa pulchre ad

perniciem siet, / primum iam ancillas secum adduxit plus decem,/ oneratas veste

at0ue auro: satrapes si siet / amator, num0uam sufferre eius sumptus 0ueat$/ 7edum

tu possis& cos> co((entato ancora da EugrafioJ apud ab(lonios satrapae

appellantur ditissimi et satellites regum ed& infine& l)approvazione di Cre(ete per le

nozze della figlia& or(ai riconosciuta& Antifila con Clinia& ai vv+ D5F<55J 2%e

facturum esse omnia, / generum placere5 postremo etiam, si voles,/ desponsam

0uo0ue esse dicito& c"e risponde al for(ulario ed al registro lessicale proprio del

(atri(onio2D& co(e& (ediante la significativa uanto esplicativa gradatio, spiega

ancora Eugrafio J petitionis uxorum nomina haec sunt: nam primo conventa esse

dicitur, deinde pacta, tertio desponsata, 0uarto uxor 29

$Le note di uesto co((entatore del 1 secolo sui costu(i c"e regolavano

fidanza(ento e (atri(onio oltre c"e docu(entarci sulle abitudini di vita

rappresentate nell)opera di erenzio& consentono di ripercorrere lo sc"e(a (entale

dell)autore e di coglierne l)intenzionalit* co(unicativa ad esso sottesa+ Agli studiosi

tardo antic"i& infatti& non sfuggiva il (essaggio subli(inale c"e il co((ediografo

intendeva lanciare attraverso le sue rappresentazioni in relazione ai grandi proble(i

della societ*J l)educabilit* dei giovani& l)ipocrisia dei (atri(oni organizzati& i

co(plessi rapporti tra suocera e nuora co(e nell)e(ble(atica tra(a dell) 'ec(ra+

2D Si veda ancora C;SA& il diritto2cit+& cap+ 71& pp+F%<B3+29 ale a direJ venuta in potest* del (arito& pro(essa& fidanzata& (oglie legitti(a+

%3



Hecyra

1n uesta fabula& il giovane $anfilo& sebbene inna(orato della cortigiana acc"ide&

sposa& per co(piacere al padre& /ilu(ena& c"e egli ignora per alcuni (esi& non

sapendo c"e ! la stessa ragazza della uale& ebro& in una festa notturna& aveva

approfittato te(po pri(a& rendendola incinta+ /ilu(ena& c"e& dopo il (atri(onio non

era stata da lui neppure sfiorata& or(ai in procinto di generare& per sottrarsi ai presunti

(altratta(enti della suocera& abbandona la casa (aritale e si rifugia presso i suoi

genitori+ $anfilo& sospettoso della paternit* del neonato c"e ! proprio suo figlio&

sarebbe sul punto di abbandonare /ilu(ena& se non sopraggiungesse acc"ide con un

anello c"e consentir* l)agnizione del bi(bo ed il felice esito della vicenda& c"e viene

solita(ente accostata a uella degli &pitrepontes di Menandro& restituita uasi per

due terzi dal $apiro Cairense30+ Ma c"e il (odello non dic"iarato da erenzio possa

identificarsi con Apollodoro troverebbe confer(a nella praefatio di -onatoJ haec

fabula Apollodori dicitur esse -raeca, nam et ipsa et Phormio ab eodem dicuntur

esse translatae, cum reli0uae 0uattuor sint %enandri comici& ed ancora& se pure con

una lieve concessione all)incertezza& nel co((ento di Eugrafio al prologoJ nonomnes comoediae Terenti a %enandro videntur esse translatae, nam haec 0uae

'ec(ra est alterum -raecum habet auctorem$ 8uis ille sit habetur incertum: alii

9, alii; Apollodorum volunt$ -al raffronto di entra(be le attestazioni si

arguisce per pri(a cosa c"e i due co((entatori& cronologica(ente lontani&

rispettiva(ente del 1 e del 1 secolo& non si possono considerare interdipendenti&

nell)indicare Apollodoro co(e fonte pri(aria di erenzio& per la dubitativa

espressione 80uis ille sit habetur incertum" del pi= tardo Eugrafio+ Natural(ente la

pi= antica testi(onianza di -onato !& sotto il profilo filologico& anc"e la pi=

attendibile& (a il dubbio lasciato affiorare da Eugrafio potrebbe altres> ricondurre agli

&pitrepontes di Menandro& la cui tra(a oltre c"e essere nota all)epoca del

co((entatore& lo era ovvia(ente a erenzio+ Huesti& per.& a differenza del solito&

preferisce tacere nel prologo il no(e dell)autore dell)originale greco& evidente(ente

per il fatto c"e il suo (odello non era unico+ La riprova di ci. ! nelle differenze da

30 Scoperto nel %90B da ?ustave Lef!bvre+

%F



Apollodoro& co(e per uella rilevabile al v+ FF0 magnus, rubicundus, crispus,

crassus, caesius4& puntual(ente registrata da -onatoJ imperite Terentium de %(conio

crispum dixisse aiunt, cum Apollodorus calvum dixerit, 0uod proprium %(coniis est

2& sed ego Terentium puto scientem facetius %(conium crispum dixisse& il uale

riesce fine(ente a sottolineare la spiccata capacit* del co((ediografo latino

nell)essere& rispetto al (odello greco& facetius+ ?iudizio& uesto& c"e basterebbe da

solo a confutare l)opinione di Concetto Marc"esi3%& secondo il uale erenzio 8 fu il

poeta co(ico c"e pi= fece gustare il (odello greco& (a c"e fece ancora pi= notare&

con la sua co((edia latina& la (aggior bellezza dell)originale fu il poeta co(ico c"e

pi= offr> di Menandro alla palliata ro(anaJ (a fece pur ricordare& a uelli c"e

intendevano& uanto pi= c)era in Menandro)+

,esta& per.& il fatto c"e la sottile e penetrante facetia del co((ediografo ro(ano

continua tuttora a coinvolgere il destinatario& lettore o spettatore c"e sia& uando egli

desideri apprendere da uell)insuperato abbecedario c"e ! il teatro terenziano la

lezione della vita+ A erenzio& infatti& diversa(ente c"e agli altri co((ediografi

greci e ro(ani& non sfuggiva una verit* tanto celata uanto assio(aticaJ il fatto& cio!&c"e solo la vita pu. insegnare ci. c"e la ragione non farebbe supporre& co(e accade

negli Adelphoe$

Adelphoe

1n uesta c"e si pu. ritenere un capolavoro di rappresentazione della filosofia

pedagogica& verso cui l)autore intendeva far convergere l)attenzione degli spettatori

oltre c"e degli intellettuali conte(poranei in un (o(ento storico di scelte nodali per

l)evoluzione sociale e culturale di ,o(a& viene posto in scena il proble(a

dell)educabilit* dei giovani+ A vincere& per.& la sco((essa su uale fosse la (igliore

pedagogia possibile non !& co(e noto& -e(ea& c"e& con la sua severit* educativa&

rigida(ente ancorata al mos maiorum& rende il figlio& ri(asto con lui& Ctesifone& un

ese(pio di trasgressione& bens> Micione& il uale& i(partendo un)educazione liberale

al nipote Esc"ino& a lui affidato& riesce a farne un (odello di humanitas+

3%#toria della letteratura latina& Milano %953D& p+%%6+

%B



A paragone di ci. ! irrilevante stabilire se e co(e erenzio si sia rifatto& per uesta

fabula& piuttosto a Menandro c"e a -ifilo ed in c"e cosa poi sia diverso da essi32+

Huel c"e vera(ente i(porta ! uanto erenzio sia riuscito e riesca ancora a

co(unicare& attraverso i (essaggi subli(inali delle sue creature teatrali& in ordine alle

proble(atic"e pedagogic"e+ Nel superare gli abituali sc"e(i di pensiero& cos> nella

critica letteraria co(e nelle dina(ic"e sociali e fa(iliari& il co((ediografo ro(ano

apre original(ente nuove possibilit* intellettive c"e consentono allo spettatore

lettore di pervenire a verit* estetic"e ed etic"e profonda(ente autentic"e+

-iversa(ente dai lontani ed or(ai cristallizzati ese(plari greci& erenzio si poteva

ali(entare costante(ente di uella particolare at(osfera culturale del circolo degli

Scipioni c"e& all)avanguardia nella speculazione critica& era i(pegnato a ricercare e

ad indicare al (ondo pi= efficaci politic"e educative& sociali e culturali+ La riprova di

ci. ! nello stesso prologo degli Adelphoe& dove& ai vv+ %B<2% nam 0uod isti dicunt

malevoli, homines nobilis hunc adiutare adsidue0ue una scribere 0uod illi

maledictum vehemens esse existumant, / eam laudem hic ducit maxumam, 0uom illis

placet/ 0ui vobis universi et populo placent,/ 0uorum opera in bello, in otio, innegotio / suo 0uis0ue tempore usust sine superbia4& erenzio dic"iara aperta(ente di

considerare un elogio le (alevoli allusioni alla sua a(icizia e collaborazione con i

nobili& c"e -onato identifica con Scipione Africano& il sapiente Lelio e /urio /ilo+

Eugrafio& poi& senza prendere in considerazione i dati cronologici forniti dal

gra((atico Santra del 1 secolo a+ C+& aggiunge c"e& secondo l)opinione co(une& il

co((ediografo sarebbe stato aiutato da Lelio& Scipione e Servilio+ Ad escludere& in

re& tale ipotesi ! il fatto c"e uesti& co(e noto& fossero pi= giovani di erenzio& ed

intrattenessero& uindi& in a(icizia con lui& un gratuito sca(bio culturale& nutrendo

altres> una profonda a((irazione per le sue rappresentazioni+

1n esse& infatti& lessico e stile erano funzionali& tra l)altro& alla rappresentazione di una

concezione sociale c"e attenuasse le distanze fra le classi& co(e rilevabile dall)uso di

liberalis al v+ %9F& c"e -onato& co((enta puntual(enteJ ordo est: liberali causa

manu adsero$ &t sunt iuris verba, a 0uibus etiam adsertores dicuntur vindices

32 Si vedano su ci. le puntuali uanto esplicative note di 1ANC;& Commedie 2cit+

%5



alienae libertatis, ut et causa ipsa liberalis dicitur & 0uae actionem in se continet

libertatis& spiegando co(e avvenisse di fatto il rituale della 8(ano(issione)& istituto

giuridico& grazie al uale lo sc"iavo veniva reso libero33+

-all)insie(e degli ele(enti ui rilevati& c"e non possono e non pretendono certo di

esaurire il vasto e diversificato panora(a di co((enti& dati gra((aticali e

testi(onianze c"e l)epoca tardo antica "a fornito su erenzio& si riesce tuttavia a

cogliere l)interesse suscitato dal co((ediografo sia per la raffinatezza artistica c"e

per la profondit* e l) humanitas delle sue rappresentazioni+

La sua produzione non pass. inosservata neppure ai padri della C"iesa+ asti

ricordare& per citare solo alcuni ese(pi& c"e S+ ?erola(o& nell) epit*ffio a $aolino&

epist$ %0D& 2%& %5& riprende la proverbiale espressione dell) Andria& 5%J 8 ne 0uid nimis

8 e S+ Agostino& nelle Confessiones& %0&3F si rif* ad un altro significativo adagio dell)

Andria& 5DJ veritas odium parit$

Conclusioni

Huanto breve(ente delineato& pur se non esaustivo& consente di rispondere in (odoadeguato al uesito iniziale& se& cio!& gli autori tardo antic"i si siano interessati a

erenzio per (era erudizione o piuttosto per profonda curiositas$ Si pu. di certo

affer(are per entra(bi i (otivi+

;vvia(ente ai gra((atici& co(e -io(ede e Carisio& interessavano (aggior(ente gli

aspetti for(ali& lessicali e stilistici& della sua irraggiungibile ars ai co((entatori

-onato ed Eugrafio soprattutto gli ele(enti di carattere letterario e contenutistico&

antropologico e giuridico+ 1 dottori della C"iesa apprezzavano le verit* etic"e sottese

alle sentenze proverbiali+

utto ci. fornisce i criteri per una diversa (isura di giudizio sulla dotta e raffinata

produzione di erenzio& c"e& pur cedendo rispetto a $lauto in uanto a vis co(ica&

vigoreggia& per.& ineguagliata& per sottile facezia e profondit* di caratterizzazione+

33 Si veda ancora C;SA& *iritto 2 cit+& p+ 2B& dove sono attestati diversi ese(pi tratti e da uesta e

dalle altre co((edie di erenzio+

%6

Consoli- Terencio en Los Autores TA

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