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IL VERBO

IL CONGIUNTIVO E LA PROPOSIZIONE FINALE

Laboratorio di traduzione e analisi (morfologico-sintattica ed etimologico-semantica): il coraggio di Clelia

Una ricerca sul termine verbum

Verbum-i un sostantivo neutro che indica propriamente la parola.

Verbum, verba facere significa parlare e si oppone a res, cosa, realt.

Nella terminologia grammaticale, il termine designa il verbo, in opposizione a vocabulum, il nome. Aristoteles orationis duas partes esse dicit: vocabula et verba (= ) ut homo et equus, et legit et currit.

Nella lingua della chiesa, il termine servito a tradurre il greco (dal verbo che significa scegliere, raccontare, enumerare), il principio creatore, parola e ragione che da Eraclito agli Stoici indica la ragione universale, forza divina immanente nel mondo. Cristo logos di Dio, partecipe della sua eternit (et Verbum erat apud Deum) strumento di redenzione realizzata facendosi carne secondo il mistero basilare della fede cristiana.

Al latino verbum si poi sostituito il termine parola- fr. parole; sp. palabra, ant. paraula; port. palavra- originariamente con il significato di insegnamento, discorso e, specialmente col sopravvenire del cristianesimo, di parabola del Vangelo. Per attenuazione del senso primitivo il termine pass a significare detto, motto e, per estensione, qualunque voce articolata esprimente un concetto, sostituendosi proprio al lat. verbum, che si volle evitare per il significato sacro di parola fatta carne.

Verbum ricorda got. waurd parola, pruss. wirds parola , lit. vardas nome; tutti da *wer-dh-. Se la e di verbum antica, come probabile, questo vocalismo normale in un neutro (cf. il vocalismo del gr. F, lat. serum. Il vocalismo del got. waurd di un tipo meno corrente, cf. lat. iugum) La parola limitata a una zona dialettale dellindoeuropeo: dal baltico al latino; ma la radice indoeuropea: cf. hitt. weriya- chiamare, gr. F (att. ) e (F) formula legale, legge (attestata in Omero), att. .

Nozioni generali

In ambito grammaticale, il verbo, quale parola pi importante del discorso, la parola per eccellenza, indispensabile a dare senso compiuto a una frase.

Per esprimere i diversi rapporti che ha nel discorso, il verbo si flette, dando luogo alla coniugazione.

Per analizzare correttamente una voce verbale occorre tener presente:

1. La forma (diatesi attiva o passiva);

2. Il modo (modi finiti o personali: indicativo, congiuntivo, imperativo- manca in latino il condizionale, che viene assorbito dal congiuntivo-; modi infiniti o impersonali: infinito, gerundio, supino nomi verbali- ; participio, gerundivo aggettivi verbali-);

3. Il tempo (in latino sono sei distribuiti in diversa misura tra i diversi modi);

4. La persona ( I,II,III singolare; I, II, III plurale)

5. Il numero (singolare e plurale)

Elementi della voce verbale

Gli elementi di cui risulta composta una voce verbale sono tre: tema verbale, suffisso temporale, desinenza.

Il tema verbale la parte invariabile del verbo da cui si formano tutti i tempi. In latino il paradigma del verbo consente di risalire ai tre temi di ogni verbo (tema del presente, tema del perfetto, tema del supino), necessari per formare sia i tempi dellazione compiuta sia i tempi dellazione incompiuta.

Es. Laudo as avi - atum - are

I. il tema del presente si ottiene dallinfinito presente togliendo la desinenza re;

lauda-re

II. il tema del perfetto si ottiene dalla terza voce del paradigma, precisamente togliendo alla prima persona singolare del perfetto indicativo la desinenza i;

laudav-i

III. il tema del supino si ottiene dalla quarta voce del paradigma, precisamente togliendo luscita um al supino

laudat-um

Il CONGIUNTIVO

Il congiuntivo un modo finito del verbo ed il modo della soggettivit. Esso, infatti, a differenza dellindicativo, che esprime un fatto reale, unaffermazione oggettiva, serve a esprimere esortazione, possibilit, desiderio, timore. Il congiuntivo latino ha quattro tempi: presente, imperfetto, perfetto e piuccheperfetto. Il modo congiuntivo proprio soprattutto delle proposizioni subordinate come, ad esempio, la proposizione finale, la proposizione consecutiva, il cum e congiuntivo -con valore causale, temporale, concessivo- la proposizione interrogativa indiretta, le completive introdotte da ut, quin, quominus Nella proposizioni indipendenti o principali altres possibile trovare il congiuntivo, che esprime esortazione, dubbio, possibilit, desiderio o un vero e proprio comando. In questultimo caso, abbiamo il congiuntivo esortativo, che sostituisce limperativo nelle forme ad esso mancanti (III pers. sing., I e III pers. pl.), ma con una connotazione meno autoritaria e perentoria rispetto allimperativo.

Il congiuntivo presente attivo e passivo delle coniugazioni regolari si forma dal tema del presente. Ad esso si aggiunge il suffisso modale-temporale a (-e- per la I coniugazione) e le desinenze personali.

I coniugazione

II coniugazione

III coniugazione

IV coniugazione

laud-e-m

mon-a-m

leg- a- m

audi-a-m

laudes

Monas

legas

audias

Laudet

Monat

legat

audiat

Laudmus

Monemus

legmus

audimus

Laudtis

Monetis

legtis

auditis

Laudent

Monant

legant

audiant

Sermo familiaris e lingue neolatine

Il latino che noi conosciamo essenzialmente quello letterario, cio utilizzato dagli autori latini nelle loro opere, ben differente da quello parlato. La maggior parte della popolazione utilizzava il cosiddetto sermo familiaris, in opposizione al sermo doctus, conosciuto unicamente dalla classe colta.

Il latino parlato dal popolo non era una lingua unica in tutto l'impero, ma andava differenziandosi in relazione alle diverse zone geografiche e ai relativi avvenimenti storico-culturali; tale differenziazione divenne pi forte quando inizi la crisi dell'impero e i rapporti con Roma si allentarono, ma anche a causa delle invasioni barbariche. Con la caduta dell'Impero romano d'Occidente, il latino continu ad essere impiegato dai territori che si estendevano dal Portogallo fino alla Romania, ma sub dei progressivi cambiamenti a seconda dei territori. Da qui si svilupparono, in seguito, delle vere e proprie lingue differenti: le lingue neolatine o romanze come l'italiano, lo spagnolo, il portoghese, il francese, il rumeno ecc. Oggi queste lingue, proprio perch derivano dal latino, presentano non solo vocaboli simili, ma anche strutture grammaticali analoghe. Facendo dei paragoni tra una lingua neolatina e il latino, inoltre, si possono riscontrare somiglianze nelle regole grammaticali o anche nelle formazione dei verbi. Come sappiamo, il latino la lingua madre di tanti idiomi e dialetti moderni, tanto che l'italiano, lo spagnolo, il francese..., vengono dette lingue Neolatine.

Anche le lingue di derivazione anglosassone, per, conservano un legame con la lingua parlata dagli Antichi Romani, dovuto all'ampia zona conquistata da questi ultimi e alla conseguente "contaminazione" linguistica, basti pensare che il cinquanta per cento circa delle parole inglesi ha avuto origine dalla lingua latina.

Latino e spagnolo

Notiamo, ad esempio, che per la formazione del congiuntivo presente, il latino e lo spagnolo si comportano in maniera pressoch analoga.

In spagnolo, infatti, per la prima coniugazione la vocale tematica cambia da -a- ad -e-, per la seconda e la terza coniugazione la vocale tematica -e- diventa -a- .

Latino - Spagnolo

Amo, amas; - avi; -atum; -are

Amar

Amem

ames

amet

amemus

ametis

ament

que yo ame

que t ames

que l ame

que nosotros amemos

que vosotros amis

que ellos amen

Lego, legis; legi;- itum;- legre

Legam

legas

legat

legamus

legatis

legant

Leer

que yo lea

que tu leas

que l lea

que nosotros leamos

que vosotros leis

que ellos lean

Peto, petis;-ivi;- itum;-re

petam

petas

petat

petamus

petatis

petant

Pedir

que yo pida

que t pidas

que l pida

que nosotros pidamos

que vosotros pidis

que ellos pidan

Limperfetto congiuntivo, in maniera molto semplice, pu formarsi, in tutti i verbi latini, anche in quelli irregolari, aggiungendo allinfinito presente le desinenze personali.

I coniugazione

II coniugazione

III coniugazione

IV coniugazione

Laudrem

Monrem

Lgrem

audrem

Laudres

Monres

Legres

audres

Laudret

Monret

Legret

audret

Laudarmus

Monrmus

legermus

audirmus

Laudartis

Monrtis

Legertis

audirtis

Laudrent

Monrent

Legrent

audrent

Il perfetto congiuntivo attivo si forma aggiungendo al tema del perfetto il suffisso modale temporale eri- e le desinenze personali.

I coniugazione

II coniugazione

III coniugazione

IV coniugazione

laudav- ri-m

monu-ri-m

lg-ri-m

audivrim

Laudavris

Monuris

Legris

audivris

Laudavrit

Monurit

Legrit

audivrit

Laudavermus

Monuermus

Legermus

audivermus

Laudavertis

Monuertis

Legertis

audivertis

Laudavrint

Monurint

Legrint