Le Pillole di Sapyent - il Bullismo

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Nessun incontro

con una persona o una cosa

che facciamo

nel corso della nostra vita

è privo di significato(Martin Buber)

A volte davanti ad aggressività e bullismonoi insegnanti non sappiamo come intervenire per impedire il radicarsi di modelli e comportamenti violenti all’interno della

scuola.

Cosa possiamo fare da adulti per contrastare questo fenomeno?

Quali sono le caratteristiche del bullismo?

Intenzionalità, che guida il bullo e lo porta volontariamente - una volta individuata la vittima - a prevaricarla con insistenza e in modo continuato;

Assenza di provocazione da parte della vittima;

Ripetitività degli atti di bullismo.

Due modalità di manifestazione

Bullismo “indiretto”: comporta l’esclusione e l’isolamento sociale dal gruppo, è caratterizzato da reiterati episodi di maldicenza ed è sovente perpetrato da bulli femmine.

Bullismo "diretto": più spesso ci troviamo di fronte a forme di bullismo dove gli attacchi fisici e verbali alla vittima sono agiti in modo diretto e inequivocabile.

L’identikit della vittima

per caratteristiche comportamentali:

il timido, l’educato, il rispettoso, ildiligente, lo studioso - detto, con disprezzo, il secchione.

Le vittime sono tutti quelli che, agli occhi del bullo, sono in qualche modo diversidal suo stile arrogante, prepotente:

L’identikit della vittima

oppure per caratteristiche somatiche:il gracile, il ciccione, lo straniero e, massimo della vigliaccheria, il “diversamente abile”.

Purtroppo, abbiamo letto anche questo, sui giornali…

La famiglia della vittima

Le famiglie delle vittime sono meno chiaramente identificabili rispetto a quelle dei bulli.

Possiamo trovarle tra quelle fortemente coese al proprio interno, alla ricerca di una comunicazione

costante ma spesso problematica.

Sono storie di famiglie spesso iperprotettive,

tendenzialmente rinchiuse su se stesse e con

confini ben definiti rispetto al mondo esterno.

Alcuni segnali di chi è vittima di bullismo

Trovare scuse per non partecipare ad attività extrascolastiche o voler essere accompagnati all’uscita dell’istituto

Essere molto tesi, piagnucolosi e tristi

Presentare lividi, tagli, graffi o strappi negli indumenti

Alcuni segnali di chi è vittima di bullismo

Raccontare di non avere amici in classe o a scuola

Rifiutarsi di raccontare in classe e a casa ciò che avviene a scuola

Fare ai genitori frequenti richieste di denaro

Dormire poco, male o bagnare il letto.

Identikit del bullo

I bulli tendono invece a dominare e a usare la forza fisica per imporsi, faticano a rispettare le regole, non tollerano le frustrazioni, sono facili all’ira.

Presentano un alto livello di autostima e tendono a viversi come superiori ai pari e fanno del loro denigrare l’altro, sia a parole che fisicamente, un tratto distintivo della loro identità sociale.

La famiglia del bullo

Rara partecipazione alla vita del figlio e

scarsa condivisione delle sue esperienze

Uno stile educativo tendenzialmente

permissivo, non sempre coerente circa il

rispetto di regole e norme, che spesso

conosce nella punizione la propria

espressione più ricorrente

La famiglia del bullo

Sono gli stessi bulli a rimandare delle loro

famiglie una rappresentazione di scarsa

coesione e comunicazione, segnalando la

presenza di modelli educativi e relazionali

di riferimento rintracciabili nelle loro

condotte aggressive e prevaricanti, poco

attente all’ascolto e al dialogo.

Prevenire il bullismo

Aumentare la loro autostima

Incoraggiarli a sviluppare le loro caratteristiche positive e le loro abilità

Stimolarli a stabilire relazioni con i coetanei e a non isolarsi

Ascoltarli e credergli.

Perché i nostri alunni nonrimangano vittime di questo fenomeno dobbiamo:

Per non diventare bullo

saper esprimere la propria rabbia in modo costruttivo e con maturità adeguata alla loro età

comunicare in modo sincero

identificarsi con gli altri e capire le conseguenze dei propri comportamenti

prendere esempio da ciò che come insegnanti facciamo in classe.

Dobbiamo insegnare ai bambini e ragazzi a:

Si può valutare di dividere gli spazi e i tempi

dedicati ai bambini piccoli e a quelli grandi: in

genere sono questi a fare i bulli con i più piccoli

istituire, per genitori e vittime, avere un numero

di telefono al quale rivolgersi. Le vittime spesso

temono o hanno vergogna di raccontare

personalmente ciò che sta succedendo

individuare nella nostra classe bambini/ragazzi

leader che aiutino le vittime.

I consigli per noi docenti

istituire a scuola “cassette delle prepotenze”

dove le vittime possano lasciare biglietti su cui

scrivere quello che succede loro

aprire uno sportello psico-pedagogico che sia di riferimento per bambini e adulti

in classe, tutti insieme, individuare poche e semplici regole di comportamento contro il bullismo.

I consigli per noi docenti (segue)

esporre le regole in modo ben visibile e impegnando tutti a rispettarle. Il silenzio e la segretezza sono potenti alleati dei bulli

abituare i bambini/ragazzi a raccontare ciò che accade e a non nascondere la verità

individuato un bullo o una vittima, aiutarlo parlando subito con lui di ciò che gli accade.

I consigli per noi docenti (segue)

Dal ruolo educativo allapersona - insegnante

a) Impegnarsi a diventare ed essere, agli

occhi dei bambini/ragazzi, disponibili ma

insieme autorevoli

b) proporsi come persone accoglienti e non

continuamente giudicanti o critiche

c) rendersi disponibili all’ascolto

concordando un modo e un tempo per

accogliere le loro richieste.

Dal ruolo educativo allapersona – insegnante (segue)

d) proporsi di valorizzare le risorse di ogni

bambino/ragazzo e non limitarsi solo a

sottolineare i difetti di ciascuno;

e) ricercare assieme al bambino/ragazzo

in difficoltà, una possibilità di recupero

e una via d’uscita di fronte ad un

problema difficile o ad una situazione

apparentemente fallimentare.

Utilizzare parole accoglienti

«Che cosa puoi fare ora?»

«Come puoi rimediare a questa offesa che hai fatto al tuo compagno?»

«Che cosa pensi di fare di diverso la prossima volta in una analoga situazione?»

«Di che cosa hai bisogno per superare positivamente questa difficoltà?»

per i bulli riconciliarsi con l’autorità abbandonando atteggiamenti esibizionistici o di sfida

I bambini e gli adolescenti hanno bisognodi fidarsi di noi adulti: potersi fidare significa

per le vittime avere la sincera fiducia e considerazione vuol dire essere credute, considerate e degne di rispetto e protezione

Questa fiducia è fondata anche sulle parole,quelle che lasciano un segno.

Ogni incontro concorre

a creare consapevolezza

per poter aprire una porta

nella stanza del proprio sé,

per vedere panorami

inediti ed inaspettati…

Se altre domande sul fenomeno del bullismoanimano le vostre menti e agitano i vostri cuori,

attraverso uno o più colloqui possiamo ragionare insiemesu quali interventi educativi potete attuare che consentano a vostri alunni

la possibilità di ripartire dall’errore commesso, dal comportamento inadeguatoper far cogliere una reale e positiva possibilità di recupero.