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CROCE VERDE LUGANO news SEMESTRALE INFORMATIVO DELLA CROCE VERDE LUGANO N.10 • maggio 2011 www.croceverde.ch news CROCE VERDE LUGANO La catena della sopravvivenza UN PERCORSO MULTIDISCIPLINARE Progetto pediatrico 2011 CROCE VERDE LUGANO VICINA AI PICCOLI PAZIENTI Logistica e Risorse tecniche UNO SGUARDO SU UN SETTORE FONDAMENTALE PER L’ENTE Il trauma toracico ANALISI DEI PRINCIPALI TRAUMI

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CROCEVERDE LUGANOnewsSEMESTRALE INFORMATIVO

DELLA CROCE VERDE LUGANON.10 • maggio 2011www.croceverde.ch

newsCROCEVERDE LUGANO

La catena dellasopravvivenzaUN PERCORSOMULTIDISCIPLINARE

Progettopediatrico 2011CROCE VERDE LUGANOVICINA AI PICCOLI PAZIENTI

Logistica eRisorse tecnicheUNO SGUARDO SU UN SETTOREFONDAMENTALE PER L’ENTE

Il trauma toracicoANALISI DEIPRINCIPALI TRAUMI

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Carissimi Lettori,il 2010, con le celebrazioni del Centenario, è già allenostre spalle ma il ricordo delle splendide manife-stazioni in onore di CVL ci accompagnerà sicura-mente ancora per molto tempo.Il nuovo anno inizia con un’importante novità:l’apertura ufficiale del concorso per il progettodella nuova sede. La realizzazione della strut-tura che ospiterà il centro nevralgico dellamedicina d’emergenza ha iniziato finalmente ilsuo percorso e ci vedrà intensamente impegna-ti nei prossimi anni.Alla porta nord di Lugano sorgerà un complesso ingrado di servire rapidamente ed efficacemente tuttala popolazione del nostro territorio.Un’altra novità riguarda proprio la rivista che avetefra le mani. Arrivati al decimo numero del nostrosemestrale di informazione, abbiamo pensato chefosse il momento di cambiare qualcosa.Abbiamo quindi studiato una grafica di più ampiorespiro, con testi più facilmente leggibili, ponendola massima attenzione a una proposta di contenuti

Impressum:Editore: Croce Verde LuganoVia delle Scuole 466963 PregassonaTel. 091 935 01 11Donazioni: CCP N. 69-10420-9mail:[email protected] grafica,coordinamento redazionale:Mediares, marketing & communi-cation agency, 6965 CadroFotografie: Rescue Media,archivio CVLHanno collaborato a questonumero: Romano Mauri, DarioVadilonga, Franz Martig, StefanoRegazzoni, Daniel Pasquali, SalComodo, Anna FraschiniStampa: TBS La Buona Stampa6963 PregassonaPrestampa: Graficomp6963 PregassonaTiratura: 78’000 copiedistribuite gratuitamente a tutti ifuochi del Luganese

N. 10, maggio 2011

Editoriale delPresidente

33 EDITORIALE DELPRESIDENTE

44 LA CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA

66 IL PROGETTOPEDIATRICO 2011

1100 LOGISTICA ERIS. TECNICHE

1122 IL TRAUMATORACICO

1144 DEFIBRILLATORIPUBBLICI

1144 IL LIBRO DELCENTENARIO

1144 ““LL’’AMBULANZADEGLI ARTISTI”

Sommario

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che siano sempre di concreto interesse per i nostriaffezionati lettori.Diversi sono i temi accolti in questo numero, lega-ti al percorso del paziente, alla logistica e alle risor-se tecniche, fino alla presentazione di un primatoassoluto del nostro Cantone: la posa della primastazione per defibrillatori pubblici.Vorrei inoltre evidenziare l’importante progettodestinato a migliorare il nostro approccio neiconfronti dei pazienti pediatrici e che è statogenerosamente finanziato dall’AssociazioneElisa. La presa a carico del bambino gravementemalato o ferito si rivela un compito delicato ancheper delle equipe professionalmente all’avanguardiacome le nostre. Grazie al progetto, Croce VerdeLugano potrà completare nel corso di quest’anno lasua dotazione di strumentazione specialistica dedi-cata al soccorso dei più piccoli, oltre a garantire atutto il suo staff di medici e volontari uno standardformativo pediatrico ai più alti livelli.Vi auguro dunque una piacevole e proficua lettura.

DDrr.. RRoommaannoo MMaauurriiPresidente

Croce Verde Lugano

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Nell’ottobre del 2010 sono state pubblicatele nuove linee guida sulla rianimazionecardiopolmonare (RCP), che rappresenta

sicuramente uno degli interventi più drammatici aiquali i servizi di soccorso sono chiamati a risponde-re. Alla luce di questo, le organizzazioni sanitariehanno iniziato il loro processo di aggiornamentoper adeguarsi alle nuove raccomandazioni.

Il paziente, nel contesto del suo percorso dicure, viene generalmente a contatto con diffe-renti realtà sanitarie: il medico di famiglia,l’ospedale, il fisioterapista, il radiologo, il far-macista, il medico specialista, il servizio ambu-

lanza, il personale di reparto di una clinica pri-vata o altro ancora. Ogni professionista è integra-to in un’organizzazione che opera in modo general-

mente indipendente. Rispetto a 30 anni fa, vi è oggiun sensibile aumento della specializzazione del per-sonale medico nell’ambito della propria disciplina.Ne deriva una grande capacità di gestire la malattiaspecifica in modo estremamente efficace, con unariduzione dei tempi di cura e una migliore qualitàdel servizio offerto. Se però da una parte si assiste a una sempre mag-gior competenza nell’ambito specifico, dall’altra vi èuna possibile perdita di visione generale della cura.La struttura organizzativa del nostro sistema sanita-rio privilegia la specializzazione. Le organizzazioni sono ancora caratterizzateda una struttura con diversi livelli gerarchiciche, essendo orientati al proprio specifico com-pito, rischiano di rallentare il processo di co-municazione.Facciamo un esempio per meglio comprendere lasituazione e consideriamo il caso in cui il paziente èvittima di arresto cardiaco. Generalmente la vittimaviene trovata senza vita e comunque con i segni vi-tali compromessi. Lo stato di coscienza e la circola-zione sanguigna sono assenti. L’obiettivo primarioè quello di ripristinare il flusso circolatorio autono-mo in modo che il sistema nervoso riceva nuova-mente ossigeno per evitare il suo deterioramento(in situazioni normali dopo 3 minuti di assenza diflusso circolatorio le cellule cerebrali iniziano a per-dere la loro vitalità). Nel momento in cui la vitti-ma riprende una circolazione spontanea, saràutile effettuare un trattamento multidisciplina-re per ripristinare tutti gli organi colpiti da que-sto fenomeno di “blackout”. Il paziente quindi viene trasportato in ospedale esottoposto alle cure prima al pronto soccorso e poinel reparto di terapia intensiva. In base ai dannineurologici subiti, sia a livello motorio che cogniti-vo, verrà ricoverato successivamente in altre strut-ture di riabilitazione prima di essere dimesso defini-tivamente. Il paziente, dopo i primi soccorsi messi in atto dagliastanti (generalmente dei laici), sarà curato da diver-si professionisti appartenenti a organizzazioni di-

La catena dellasopravvivenzaIl paziente al centro di un percorso multidisciplinare

DDaanniieell PPaassqquuaalliiResponsabileQualità e Ricerca Croce Verde Lugano

CROCE VERDE LUGANOmaggio 2011 news

IL SISTEMA DI GESTIONE PER PROCESSI PRENDE IN CONSIDERAZIONE I BISOGNI DEL PAZIENTE NELLASUA GLOBALITÀ E DEFINISCE IL PERCORSO CLINICOCOMPLETO.

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verse. Specialisti di diverse discipline che hannogrande competenza nell’ambito “specifico”, ma chehanno la tendenza a perdere di vista l’obiettivo dicura generale. Questo vale per l’arresto cardiaco maanche per altre patologie fortunatamente meno gra-vi ma più frequenti.Allora cosa fare? Occorre considerare le cure co-me un “processo”. Il sistema di gestione perprocessi prende in considerazione i bisogni delpaziente nella sua globalità e definisce il per-corso clinico completo. Questo garantisce atutti gli attori coinvolti di avere sempre sottocontrollo gli obiettivi del percorso di cura. Ilprocesso permette di evidenziare i metodi di cura,le risorse da utilizzare e quali saranno i risultati atte-si in modo complessivo e non solo per una singolaorganizzazione.

Valutazione risultatiIl sistema di gestione per processi permette una mi-gliore integrazione e comunicazione delle organiz-zazioni e intensifica il rapporto di interdipendenza

degli operatori che hanno tutti la loro specialità ma,nello stesso tempo, non perdono di vista l’obiettivofinale. Questa interdipendenza richiama il concettodi “rete”, una rete che si basa su un bisogno dicondividere delle informazioni per garantire ilraggiungimento degli obiettivi di cura. La natu-ra di queste informazioni sono differenti, dalla si-tuazione di partenza alle risorse impiegate, fino allavalutazione dei risultati. Tali risultati sono valutatiin termini di salute del paziente curato e rappresen-tano la sintesi dei dati provenienti dai diversi opera-tori che hanno contribuito alla terapia.La gestione per processi è il futuro dell’assistenzasanitaria e questo obbliga gli operatori a rivedere ipropri metodi di cura; in particolare implica unamaggiore collaborazione per garantire la soddisfa-zione dei bisogni del paziente. Bisogni, questi, chein parte possono essere raccolti da valutazioni sucampioni di pazienti ma che in termini clinici devo-no essere determinati attraverso l’evidenza scientifi-ca e le buone pratiche e quindi possono essere iden-tificati dai professionisti e dagli specialisti insieme.

La Catena della SopravvivenzaLa Catena sintetizza imomenti chiave del“Percorso del Paziente”.Per sottolineare l’impor-tanza delle cure ospeda-liere, tra le novità dellalinee guida 2010 gliesperti hanno aggiuntoun ulteriore anello allacatena.

I primi quattro anelli so-no quelli classici dellarianimazione: allarmeprecoce, massaggio car-diaco precoce, defibrilla-zione precoce, soccorsoavanzato precoce. A que-sti è stato aggiunto unquinto anello rappresen-tato dalla gestione multi-disciplinare ospedalieradel paziente rianimato.

Nell’arresto cardiorespi-ratorio la prognosi finaledel paziente dipende dalbuon funzionamento del-la catena di salvataggio.

Una presa a carico effi-ciente sul luogo dell’in-tervento da parte delmedico d’urgenza e delpersonale paramedicodovrà poi essere prose-guita all’ospedalecon delle misure invasiveed una neurorianimazio-ne intensiva di qualità.

Foto: Cardiocentro Ticino

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dard di competenza e un’adeguata manualità. Per essere sempre più vicina ai suoi piccoli pa-zienti, Croce Verde Lugano promuove il “Pro-getto pediatria 2011”, attraverso il quale mira acompletare entro l’anno l’acquisto della suastrumentazione tecnica indispensabile al soc-corso dei bambini. L’Ente intende così arrivare adisporre del miglior materiale per potersi prendercura in totale sicurezza dei pazienti pediatrici. Fragli apparecchi che saranno introdotti a breve visono gli specifici captori e sensori progettatiper i monitor CVL di sorveglianza cardio-re-spiratoria e gli appositi seggiolini di trasporto,insieme a materiale monouso da utilizzare nel-la gestione avanzata delle vie aeree dei più pic-coli.

Una particolare attenzione sarà rivolta alla forma-zione e all’aggiornamento del personale sanitario,per consentire al team di CVL di affrontare nellemigliori condizioni tecniche e psicologiche l’urgen-za preospedaliera infantile. È previsto in questocontesto l’acquisto di due manichini interattivi (unodi dimensioni neonatali, l’altro corrispondente a unbambino in età prescolare) e di un simulatore di rit-mi cardiaci: in questo modo sarà possibile ricrearedegli scenari che riproducono gravi stati patologicidi origine cardiaca e polmonare, dando così aglioperatori sanitari la possibilità di esercitare attiva-mente le conoscenze acquisite.

La pediatria rappresenta una branca della me-dicina a sé stante e negli ultimi anni ha cono-sciuto una sempre maggiore specializzazio-

ne. Il bambino, infatti, non è come spesso si pensa“un adulto in miniatura”, che può essere curato di-minuendo semplicemente la dose dei farmaci o im-piegando presidi medici in formato ridotto: la ge-

stione della malattia e della traumatologia in-fantile richiede apparecchiature sanitarie pro-gettate per la specifica anatomia dei più picco-li. Senza contare, poi, che il mondo della pediatria èmolto diversificato e spazia dal neonato all’adole-scente: è quindi indispensabile essere in grado dioperare in ogni circostanza con sicurezza e grandeabilità manuale, nella piena consapevolezza dellepeculiarità anatomiche, fisiologiche e patofisiologi-che che caratterizzano ogni fascia di età. A rendere ancora più complesso questo delicatoquadro si aggiunge il fatto che la malattia che colpi-sce la fascia più giovane della popolazione rappre-senta un evento fortunatamente raro, come sonorare le situazioni gravi che possono coinvolgere ipiccoli pazienti. Questo è sicuramente un fattorepositivo, anche se non bisogna trascurare il rovesciodella medaglia: per gli operatori sanitari diventa piùdifficile mantenere costantemente un elevato stan-

GrazieAssociazione ElisaAttiva da diversi anni,l’Associazione Elisa in-terviene ad aiutare bam-bini colpiti da gravi ma-lattie, attraverso aiuti fi-nanziari alle famiglie, or-ganizzando cure a domi-cilio, sostenendo psico-logicamente, potenzian-do le possibilità di curain Ticino, o acquistandoattrezzature speciali, come nel caso a favoredi CVL.

Nella foto: il Comitatodell'Associazione Elisa:Ana Mantegazza, Arielladel Rocino, Elena Mante-gazza e Nevia Carducci.

CROCE VERDE LUGANOmaggio 2011 news

Progetto Pediatrico 2011Croce Verde Lugano ancora più vicina ai piccoli pazienti

DDrr.. DDaarriioo VVaaddiilloonnggaaDirettore sanitarioCroce Verde Lugano

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Ogni collaboratore di Croce Verde Lugano, sia me-dico che paramedico, ha ricevuto nel corso della suaformazione professionale un’istruzione equivalenteal “gold standard” internazionale, che viene applicatain tutti i casi di patologia riguardante i piccoli pa-zienti. Con il Progetto pediatria 2011 si mira a con-solidare le conoscenze acquisite indirizzandosi ver-so un costante e continuo miglioramento della pre-sa a carico della popolazione infantile.

Il percorso di formazione del Progetto prevede siaincontri tenuti da medici operativi in ambito di Cro-ce Verde, sia corsi organizzati da enti esterni, comead esempio i corsi PALS (Pediatric Advanced Life Sup-port) e PBLS (Pediatric Basic Life Support). In pro-gramma inoltre la simulazione di situazioni di ur-genza pediatrica in appositi centri ospedalieri uni-

versitari della Svizzera interna. L’obiettivo finale delProgetto prevede che entro la fine del 2011 tutto ilpersonale paramedico e medico di CVL abbia rice-vuto, compatibilmente con la sua funzione operati-va, una formazione adeguata alla gestione della gra-ve urgenza pediatrica.

Il Progetto pediatria 2011 di Croce Verde Luga-no si avvale del prezioso supporto dell’Associa-zione Elisa di Locarno, impegnata dal 1998 inTicino nell’aiuto dei bambini gravemente ma-lati. L’Associazione ha recentemente devoluto60’000 franchi a favore del Progetto, per con-sentire a CVL di essere nel più breve tempopossibile al massimo della sua efficienza anchenel soccorso dei piccoli Luganesi.

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Quando pensiamo a Croce Verde Lugano e,più specificatamente, al servizio ambulan-za, ci viene subito in mente il prezioso

soccorso che viene prestato alle persone in difficol-tà. Raramente siamo portati a riflettere sull’organiz-

zazione tecnica e soprattutto logistica che ruota in-torno al “dietro le quinte” di una, ormai grande,struttura come la nostra. In chiave più filosoficapossiamo pensare ad un complesso meccanismo

che, con una rotazione precisa e perpetua, forniscele materie prime per effettuare la pratica del soccor-so sul campo.Attualmente Croce Verde ha in dotazione una ven-tina di mezzi (di diverse categorie) e la sua strutturacomprende due sedi operative e una sala formazio-ne esterna. L’Ente, in particolare, dispone di unatecnologia sanitaria all’avanguardia e riconosciuta alivello mondiale.Da circa un decennio, si è cercato di strutturare l’or-ganizzazione interna costituendo il settore “Logisti-ca e Risorse tecniche”, che eroga la propria attivitàai tre principali servizi di CVL: servizio ambulanza,servizio formazione, servizio medico dentario.

Il settore è suddiviso in due aree principali. La pri-ma riguarda la logistica e quindi tutte le attività lega-te alla gestione degli spazi interni ed esterni, la ma-nutenzione ordinaria e straordinaria degli stabili. In-clude: pulizie e manutenzione apparati elettrici. Laseconda si occupa principalmente di sostenere, dalpunto di vista tecnico, tutte le apparecchiature elet-tromedicali, i veicoli, i presidi per il trasporto deipazienti ed il materiale di consumo (farmacia). All’interno delle diverse aree lavorano 11 personeche svolgono in maniera coordinata e molto effica-ce questa importantissima opera di supporto.Oltre al servizio di mantenimento della struttura edel materiale, il settore si occupa anche della ri-cerca di nuovi materiali e tecnologie. In merito,vengono costituiti gruppi “ad hoc” multidisci-plinari che gestiscono nuovi progetti legati allasostituzione di materiale ormai obsoleto o ela-borano progetti per l’introduzione di nuovatecnologia. Il settore Logistica e Risorse tecniche può esseredefinito una vera e propria azienda nell’azienda che,come in un normalissimo rapporto fornitore-clien-te, mira a ricercare e garantire tutta una serie di stru-menti o procedure per poter agevolare ed aiutare ilpersonale che si trova al “fronte”.

Una nuova barella automatizzataNel corso degli ultimi anni, le caratteristiche fisichedella popolazione che ci troviamo a soccorrere ènotevolmente mutata, allineandosi ad una tendenzaspecifica statunitense. Siamo infatti chiamati sem-pre più sovente ad intervenire, e quindi a trasporta-re, dei pazienti “over 130 kg”, un fatto che era pocoricorrente in passato. Nello specifico, il soccorrito-re è sottoposto sempre più ad importanti sovracca-richi fisici che lo potrebbero portare, in alcuni casied anche in giovane età, a manifestare debilitantimalattie professionali scheletriche (ernie vertebrali,pb articolazioni, ecc…). Il progetto terminerà con la futura automatizzazio-ne completa del sollevamento e caricamento del pa-ziente all’interno dell’ambulanza, tramite una barel-

OLTRE AL MANTENIMENTO DELLA STRUTTURA E DELMATERIALE IL SETTORE LOGISTICA E RISORSE TEC-NICHE SI OCCUPA ANCHE DELLA RICERCA DI NUOVIMATERIALI E TECNOLOGIE.

Logistica eRisorse tecnicheUno sguardo dietro le quinte di un settore fondamentale per Croce Verde Lugano

SStteeffaannoo RReeggaazzzzoonniiCapo settoreLogistica e Risorse tecniche

CROCE VERDE LUGANOmaggio 2011 news

Ogni attività di CroceVerde Lugano è suppor-tata da un’avanzata or-ganizzazione tecnica elogistica, con costantiaggiornamenti anche inbase all’evoluzione dellenormative vigenti.

Nella foto i membri delgruppo Logistica e Risor-se tecniche al gran com-pleto, da sin.: Andrea, Al-varo, Stefano, Unya, Da-miano, Maurizio, Boris,Fausto, Bruno, Arnaldo eBruno.

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La sede di Croce Verde LuganoIl settore della Logisticariguarda tutte le attivitàlegate alla gestione deglispazi interni ed esterni,la manutenzione ordina-ria e straordinaria deglistabili.

CVL è nell’attuale sede divia delle Scuole a Pre-gassona dal 1985. È stato recentemente in-detto il concorso di ar-chitettura per la proget-tazione della nuova sedeche sorgerà in zona Cin-que Vie a Breganzona.

La barella automatizzataUn esempio di nuovatecnologia è costituitodall’innovativa barellaautomatizzata, introdottae voluta dal settore Logi-stica e Risorse tecnicheal fine di minimizzare lesollecitazioni fisiche ri-portate dai soccorritoridurante le fasi di solle-vamento da terra. Un progetto che si è pro-tratto per diversi anni eche tiene in particolareconsiderazione l’ergono-mia del soccorritore qua-le elemento fondamenta-le di sicurezza.

la automatizzata, senza il minimo sforzo da partedei soccorritori.

Stazione di ricarica dell’ossigenoTutte le attività legate alla gestione del materiale chesarà destinato al contesto sanitario, devono sotto-stare a severissime normative e leggi. Un chiaroesempio è costituito dal sistema di approvvigiona-mento dell’ossigeno. Croce Verde Lugano, a frontedell’elevato consumo di ossigeno che deve sostene-re, ha da sempre avuto un sistema autonomo per ilsuo approvvigionamento. Nel corso del 2009, con ilcambiamento della legislazione di riferimento perquanto riguarda la manipolazione dell’ossigeno me-dicale, si è dovuto procedere alla ristrutturazioneglobale dell’impianto.

Attualmente, Croce Verde Lugano può vantare a li-vello Cantonale uno dei pochissimi, se non l’unico,impianto che permette di effettuare il riempimentodelle bombole d’ossigeno medicale secondo le buo-ne pratiche di fabbricazione dei medicamenti, la co-siddetta “Good manufacturing practice”. Questa tipolo-gia di “stazione di ricarica” utilizza la forza motricedell’aria compressa per riempire le bombole di ossi-geno destinate al luogo d’intervento. Grazie a que-sto l’autonomia delle bombole è aumentata del40%, evitando sostituzioni durante le delicate fasidi un intervento.L’alto livello qualitativo nell’erogazione del servizioviene raggiunto coinvolgendo tutti gli addetti ai la-vori e soprattutto mantenendo al centro delle no-stre attività il “cliente” più importante: il paziente.

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pieri e Croce Verde Lugano. Per quanto riguardaquest’ultima, la centrale di Ticino Soccorso 144 hainviato sul posto due ambulanze, l’auto medica el’elicottero.La situazione appena descritta, in realtà, è fruttodella nostra fantasia. Ed è una situazione che miaiuta ad introdurre un tema particolarmente delica-to: il trauma toracico. Ho già impiegato, nella situa-zione appena descritta, la parola politrauma, lacui definizione è la seguente: lesioni in almenodue regioni del corpo, di cui una o più lesionipotenzialmente mortali. Il torace è una di que-ste regioni. Per ferire o danneggiare una parte delcorpo forte come il torace è quindi necessario che siverifichi un trauma di notevole entità.Quando ci troviamo di fronte a questo tipo di inter-vento noi soccorritori, specialisti e medici dobbia-mo sospettare la presenza di un trauma toracico nelcaso in cui vi sia una dinamica dell’incidente di uncerto tipo (alta velocità, auto o volante deformato,pazienti senza cintura di sicurezza). Nella medici-na d’urgenza per valutare un paziente grave-mente malato si utilizza un sistema chiamatoABCDE, grazie al quale si riesce ad identificare iltrauma toracico molto precocemente (“primary sur-vey”). Questo sistema valuta la presenza di:• A (vie aeree): compressione e dislocazione dellalaringe o della trachea,

• B (respirazione): pneumotorace (aria tra la gab-bia toracica e il polmone), fratture importantidelle costole che causano movimenti disordinatidella respirazione (flail chest),

• C (circolazione): emotorace (sangue tra la gab-bia toracica e il polmone) massiccio che causauno shock ipovolemico (diminuzione del volu-me di sangue). Tamponamento del pericardio(accumulo di sangue attorno al cuore che vieneschiacciato),

• D sta per disabilità ad esempio i disturbi neurolo-gici causati dalle ferite,

• E sta per exposure, e serve a ricordare di spogliarei feriti alla ricerca di ferite nascoste.

Queste lesioni al torace rappresentano dei fattori

Si è verificato un incidente stradale fra i paesi diSignora e Scareglia in Val Colla. Si tratta diuna collisione frontale fra due auto. Sono

coinvolte quattro persone: i due conducenti e duepasseggeri. Tutti e quattro hanno riportato delle fe-

rite gravi e meno gravi in varie regioni del corpo(politrauma). Uno dei pazienti è incosciente, un al-tro è incastrato in auto e accusa forti dolori addo-minali e alla spalla sinistra. Gli altri due riescono a

uscire dal veicolo, uno con una ferita al braccio,dolori alla colonna vertebrale e capogiri, l’altrocon dolori alla gamba e dispnea (respirazione dif-ficoltosa). Stanno sopraggiungendo polizia, pom-

IL TORACE DI UNA PERSONA CONTIENE ORGANIESSENZIALI PER LA CIRCOLAZIONE DEL SANGUE, LARESPIRAZIONE E IL SISTEMA GASTROINTESTINALE.

Il trauma toracicoSolo un incidente di notevole entitàpuò danneggiare il torace, una partedel corpo particolarmente robusta

DDrr.. FFrraannzz MMaarrttiiggMedico d’urgenza

CROCE VERDE LUGANOmaggio 2011 news

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Il torace di una personasi estende dal collo al diaframma e da unaspalla all’altra e contieneorgani essenziali per lacircolazione del sangue,la respirazione e il siste-ma gastrointestinale: ilcuore con i grandi vasi(aorta e vena cava), ipolmoni con le vie aeree(trachea, bronchi) el’esofago. Inoltre com-prende vasi e nervi inter-costali e i muscoli dellarespirazione (diaframma,muscoli intercostali).

Questi organi vitali sonoprotetti da una robustagabbia formata dalle co-stole, dalla colonna ver-tebrale, dalle scapole eclavicole e dallo sterno. Iltutto rivestito da muscolie dalla pelle.

decisivi per intervenire adeguatamente già sul luogodell’incidente, aumentando le possibilità di salvarela vita del paziente. Tali ferite possono essere iden-tificate senza bisogno di esami come radiografie oprelievi del sangue. Se si è in presenza di uno spo-stamento della trachea o della laringe è necessariosottoporre il paziente a intubazione (ossia introdur-re un tubicino nelle vie aeree per aiutarlo a respira-re). Nel caso di un pneumotorace (collasso dei pol-moni), dobbiamo far uscire l’aria che si accumula;anche nel caso di un tamponamento del pericardio(accumulo di sangue attorno al cuore) si deve svuo-tare questo sangue che impedisce il corretto funzio-namento del cuore. Altre lesioni del torace che non costituiscono unaminaccia immediata per la vita possono essere iden-tificate con una valutazione secondaria dello statodi salute del paziente. Sono lesioni che a volte sonodifficili da diagnosticare in ambito preospedaliero eche richiedono i mezzi diagnostici più avanzati diun ospedale. Rientrano fra queste l’emotorace sem-plice, la contusione del cuore o dei polmoni, la rot-tura del diaframma o dell’esofago, la lesione delleparti molli del torace (medisatino), l’embolia gasso-sa, l’enfisema sottocutaneo e le fratture semplicidella scapola, dello sterno e delle costole. A parteun trattamento sintomatologico (analgesia, ossige-noterapia) e un costante monitoraggio, in questi ca-si riveste un ruolo importante il rapido trasporto inun ospedale adeguatamente attrezzato. Questo vale anche per un’altra lesione di cui non hoancora parlato: la rottura dell’arco aortico. Se la rot-tura è completa, purtroppo non c’è nessun profes-sionista e nessun strumento in grado di salvare ilpaziente ed egli è destinato a morire dissanguato.Invece, in caso di rotture aortiche non complete, ilpaziente può rimanere clinicamente stabile per oresenza perdita eccessiva di sangue. Se c’è un minimosospetto di tale lesione (dinamica di incidente im-portante e presenza di segni delle cinture di sicurez-za sulla pelle del paziente, differenza significativa dipressione arteriosa tra il braccio sinistro e quellodestro) il soccorritore deve comunicarlo al medico

all’arrivo in ospedale. Se il paziente è asintomatico,ma la dinamica del trauma suggerisce una tale lesio-ne, il medico ospedaliero deve verificare l’eventualerottura dell’aorta attraverso la radiografia del torace(allargamento del mediastino) o la TAC (sanguina-mento attorno all’aorta).Esiste poi una lesione che può essere soggetta apeggioramento durante il trasporto, sia perché il pa-ziente è stato intubato sia perché viene trasportatoin elicottero: il pneumotorace semplice. La ventila-zione meccanica o il cambiamento della pressioneatmosferica che si verifica durante un volo può au-mentare il collasso del polmone e causare un pneu-motorace sotto tensione, una situazione che si rive-la molto pericolosa se non viene diagnosticata rapi-damente. Per questo è importantissimo monitorarecostantemente le condizioni del paziente durante iltrasporto.Nei paesi che presentano delle distanze più ampierispetto alla Svizzera, si sta attualmente studiandose già prima dell’arrivo in ospedale è il caso di ese-guire una toracotomia (ossia aprire il torace chirur-gicamente) quando la situazione lo richieda (tampo-namento del pericardio, emostasi di un vaso grande,massaggio cardiaco a cuore aperto). Fortunatamen-te l’85-90% dei traumi toracici può essere trattatosenza richiedere terapie invasive e la toracotomiaurgente è di solito l’ultimo, disperato tentativo disalvare una vita nei casi più gravi.Torniamo alla scena iniziale. Siccome è frutto dellamia fantasia, posso anche decidere il destino dei no-stri pazienti. Grazie all’evacuazione veloce, al tratta-mento sul posto, al trasporto efficace e alla cura inospedale, tutti e quattro pazienti sono stati dimessidopo non più di un mese e hanno potuto tornarealla loro vita normale.

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La nuova Stazione perdefibrillatori pubblici e ilteam di CVL presente inPiazza Riforma:Alessandro, Elena,Manuela e Caterina.

La prima stazione per defibrillatori pubblici Il Canton Ticino si conferma all’avanguardia nel soc-corso delle vittime di arresto cardiaco. È stata inaugurata lo scorso 26 marzo 2011 inPiazza Riforma a Lugano la prima stazione perdefibrillatori pubblici della Svizzera. La struttura,nata dalla collaborazione della Fondazione TicinoCuore e della SUPSI, è stata donata dal CardiocentroTicino alla città di Lugano. Si tratta di un sistema modulare, che può essereconfigurato e adattato alle diverse situazioni ur-bane e alle singole esigenze di spazio. Oltre adessere dotata della strumentazione adeguata, èunivocamente riconoscibile in tutto il Cantone,integrandosi con l’ambiente e adeguandosi aimoderni canoni di sostenibilità ecologica: è infat-ti autoalimentata con un pannello fotovoltaico.Nei prossimi mesi verranno installate altre stazioni invarie località del nostro territorio.

CROCE VERDE LUGANOmaggio 2011 news

ultime&brevi

Una voce risponde, sempre.Da numerosi anni SCuDo e MAGGIO, i due Servi-zi di assistenza e cura a domicilio (SACD) di inte-resse pubblico del Luganese e del Malcantone e Ve-deggio, si avvalgono al di fuori dei loro orari di uf-ficio del supporto telefonico di Ticino Soccorso144 e di CVL. Ciò significa che nelle fasce orarie dichiusura (dalle 12.30 alle 13.30 e dalle 18.00 alle07.30) le chiamate che giungono al SACD ven-gono deviate alla centrale 144, che a sua volta incaso di accertata necessità allarma CVL. Que-sta importante collaborazione permette agli utentidei due Servizi di poter beneficiare di un’assistenzaprofessionale nell’intero arco delle 24 ore. L’intera-zione fra questi diversi enti, che costituisce un verolavoro di rete, permette non solo di ottimizzare lerisorse ma anche di assicurare agli utenti, quandoprendono contatto con il proprio SACD, di riceve-re sempre una risposta competente da parte di unoperatore adeguatamente preparato, anziché ascol-tare una voce registrata in segreteria telefonica.

Cento anni da sfogliareIl Centenario di CVL si è appena concluso e i suoiricordi riecheggiano ancora dentro di noi. Per rivi-vere i momenti più significativi che hanno costella-to il cammino dell’Ente, è sempre disponibile illibro “Croce Verde Lugano 1910-2010, cento an-ni di solidarietà e soccorso” a cura di BarbaraDell’Acqua. La pubblicazione, riccamente illu-strata, descrive le tappe della vita di CVL, acco-gliendo le testimonianze di coloro che vivono og-gi in prima persona questo mondo di solidarietà.Il volume può essere ordinato sul sito di CVL:www.croceverde.ch.

L’ambulanza dell’Arte ticineseIl sogno di Croce Verde è finalmente divenuto realtà.Sabato 16 aprile 2011 è stata “battezzata” la nuova au-toambulanza acquistata grazie alla generosità degli ar-tisti ticinesi. Madrina della manifestazione la signoraOlga Metalli che dopo aver simbolicamente tagliato ilnastro, ha consegnato al direttore dell’Ente il nuovoveicolo. Il suo finanziamento è stato in parte effettua-to attraverso la vendita all’asta delle opere donate loscorso anno all’Ente da 70 artisti del nostro territorio.L’iniziativa voleva essere anche un modo per ri-cordare in futuro il primo Centenario di CVL, le-gando questo nobile atto a un evento dal fortecontenuto umanitario.

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