PRIMO PIANO

energia meno caracon il fotovoltaico..........................................4

ciaodon esterino..........................................17

VITA ASSOCIATIVA

rinnovo quota.......................................21

RUBRICHE

curiositàdel mondo.......................................23

esercizi per il mal di schiena.......................................28

LA NOSTRA MEMORIA

verrone ieri e oggi........................................ IIIPRIMO PIANO

ritorno alla normalità........................................VI

VITA ASSOCIATIVA

gli appuntamentiall’unione industriale......................................VII

volontari control’epilessia....................................VIII

gruppi.........................................X

RUBRICHE

la poesia dell’origami......................................XII

l’uomo e il cane....................................XIV

INSE

RTO

RED

AZI

ON

ALE

DI

COLLETTA ALIMENTARE

Volontariper il banco

C’Verrone ieri e oggi

LA NOSTRA MEMORIA

C’è stato un prima e un dopo. Almeno per i soci dello stabi-limento di Verrone che alcuni mesi fa hanno visitato il lorovecchio luogo di lavoro. Uno shock positivo o per dirla con leparole di Ivo Benetti, presidente del locale Gruppo Ugaf «unluogo strepitoso». Macchinari ultratecnologici e un ambiente«che sembra una farmacia: lindo, ben illuminato, con im-pianti efficienti e affidabili». Ma non si tratta di un sottintesogiudizio negativo sul passato. «Una volta le fabbriche eranodiverse -continua Benetti - e l’evoluzione del lavoro e dell’am-biente è andata di pari passo. Sono stato assunto a Verronenel 1979 come impiegato tecnico addetto al coordinamentodelle revisioni delle macchine utensili e dei particolari di ri-cambio. Ricordo gli sforzi di tutti per un continuo migliora-mento del luogo di lavoro, dalla pulizia dei pavimenti in avantiperché anche questo aveva risvolti positivi sulla vivibilità esulla produttività». Negli anni in cui Benetti lavora a Verrone, la fabbrica producei cambi per le Lancia Beta e Gamma. «Il primo grande muta-mento - continua - arriva agli inizi degli anni Ottanta, con l’ar-rivo di nuovi macchinari e l’aumento del numero dicommesse». Si lavora ai cambi delle ammiraglie del Gruppo:Lancia Thema, Alfa 164 e Fiat Croma. Il periodo d’oro finisceagli inizi degli anni Novanta. «E oggi – conclude Benetti – iltanto atteso rilancio dello stabilimento».

Cari Soci,

tra le attivitàsvoltespontaneamentedai SenioresUgaf un

particolare rilievo spetta a quelle acarattere assistenziale.Sono molti fra noi, infatti, quelli chesenza clamore donano una parteimportante del loro tempo e delle loroenergie alle persone che hanno bisognodi cure o di compagnia, in particolareagli anziani che vivono soli o si trovanonelle case di riposo. È nota a tutti la grande importanza delvolontariato, che supplisce in modoessenziale ai limiti delle strutturepubbliche. Oggi, tuttavia, l’assistenzaper essere svolta efficacemente richiedela conoscenza di norme, adeguatapreparazione e un’azione coerente.Sono obiettivi che si possonoraggiungere solo all’interno diassociazioni specifiche o incollaborazione con altre organizzazioni.È intenzione dell’Ugaf raccogliere leesperienze sinora maturate e favorire losviluppo di queste forme di impegnosociale, di cui vi è sempre maggiorbisogno.Potremo così confrontare i nostri puntidi vista con quelli di esperti e con altreassociazioni di volontariato. Ci sarannoutili per progredire nell’azione eprogettare anche nuove formed’intervento, senza trascurare lavalorizzazione dei positivi risultati giàraggiunti.Un caro saluto e un augurio di amiciziae serenità nella nostra amata Ugaf.

Filippo Pralormo

ORGANIZZARELA GIORNATADELLACOLLETTAALIMENTARERICHIEDE UNAPREPARAZIONELUNGA E ACCURATA. IL CONTRIBUTODEI SOCI

Oltre 8600 tonnellate di alimenti.Tante ne sono state raccolte durantela giornata nazionale della Collettaalimentare. Preziosi alimenti, per lopiù a lunga conservazione, destinati aorganizzazioni benefiche e mense peri poveri.Ancora una volta i cittadini hanno rispostocon grande generosità agli appelli prece-denti l’evento, gestito dal Banco alimen-tare, la onlus fondata nel 1989, tra gli altri,da Don Giussani. S’immagina a stento la complessità del-l’organizzazione. I volontari sono il mo-tore: a centinaia si offrono per aiutarenelle 20 sedi italiane del Banco. Spesso sitratta di stare in magazzino, in piedi perore, a controllare la merce arrivata e a im-ballarla nelle scatole destinate alle associa-

zioni benefiche e alle mense dei poveri.Siamo andati un pomeriggio nella sede diMoncalieri (serve tutta Torino) all’indo-mani della Colletta, il 28 novembre. Fuorie dentro il magazzino la temperatura èsotto zero. Dentro fervono i lavori. Qui col-laborano quasi un’ottantina di volontari(pochissimi gli impiegati) che si alternanodurante l’anno. Tra loro 25 soci Ugaf, oggirappresentati da Giorgio Migliasso, SilvanaGandino e il marito, Vito Pergher, e BiagioD’Aleo, responsabile della Colletta per laprovincia di Torino, più una quarantina diex dipendenti Fiat. Organizzare la raccolta è un’impresa, di-cono: «Si comincia dal giorno successivola chiusura della Colletta precedente»,scherzano, ma poi neanche tanto, vistoche le prime riunioni cui ha partecipatoGiorgio Migliasso erano a fine aprile.Come responsabile di zona ha contattatoi direttori dei supermercati per definire leattività di preparazione della Colletta. «Du-rante la raccolta, poi, ho gestito le piccoleemergenze. Per esempio, come far frontealla mancanza di scatoloni o borse». I capi équipe, come Silvana Gandino,hanno avuto il compito di reclutare i vo-lontari che si alternavano per l’intera gior-nata nei supermercati. «Per fortuna –racconta Silvana, autentica interprete dellospirito solidaristico dell’Ugaf – ho una listadi nominativi con i quali ho già collaboratoin diverse occasioni, un team collaudato».

Volontariper il banco

PAOLA RAVIZZA – FOTO DI ALESSANDRO LERCARA

IV

PRIMO PIANO

Ma il lavoro più complesso è quello del co-ordinatore di tutta la Colletta. BiagioD’Aleo, che recentemente ha ricevuto ilpremio dal comune di Torino “In silenzioper gli altri” per l’impegno al Banco Ali-mentare del Piemonte e per l’aiuto ai pro-fughi somali in città, spiega che un lavoroimportante è prevedere la quantità di sca-toloni che serviranno a trasportare lamerce raccolta in ogni negozio. Il calcolova fatto in base alle spese dell’anno pre-cedente, ma si devono prevedere moltealtre cose, dal numero di depliantes infor-mativi alle pettorine per i volontari, alleborse di plastica alle assicurazioni che co-prono i volontari da eventuali infortuni.Fondamentali per l’organizzazione sonogli autisti. Vito Pergher partecipa alla Col-letta da due anni guidando un veicolo chefa da spola tra i negozi e il punto di rac-colta, prima di arrivare al magazzino diMoncalieri. «Quest’anno avevo unoScudo prestato dal Mirafiori Motor Village.Tanti chilometri e lavoro pesante, ma perun’ottima causa: caricavo gli scatoloni pre-parati dai volontari e li portavo al punto diraccolta organizzato davanti al Lingotto». La Colletta ha aspetti sociali anche inattesi.Per esempio, sono stati coinvolti gli stu-denti torinesi delle scuole superiori. La loropartecipazione si è tramutata in crediti for-mativi validi per l’esame di maturità.«Sono stati fantastici – dice Maria VittoriaDe Fernex, ex insegnante in pensione -.

Hanno entusiasmo, voglia di fare, sonosempre sorridenti ed educati anchequando torna indietro una borsa piùvuota che piena». Poi, la Colletta e più in generale il BancoAlimentare, sono un luogo di aggrega-zione. In questa giornata fredda, ci sonodiverse persone che lavorano alla cernitadel materiale raccolto, chiacchierano,stanno insieme e fanno del bene. Spiega D’Aleo che se la Colletta è un epi-sodio singolo, il Banco, invece, funzionatutto l’anno: qui arrivano, per esempio, leeccedenze della produzione di pasta e riso.Ci sono arrivi continui di merce e necessitàdi persone che controllino e smistino gli ali-menti. Per cui c’è sempre bisogno di vo-lontari, soprattutto magazzinieri e autisticon patente C (a Torino c’è una sola per-sona e ci vorrebbe almeno un sostituto). Il Banco, poi, sta predisponendo le attivitàper il recupero dei pasti cucinati e nonconsumati dalle mense scolastiche che poivanno distribuiti ai poveri a fine giornata,sull’esempio di quanto già accade in In-ghilterra.

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Il Banco Alimentarefunziona tutto l’anno.Qui c’è semprebisogno di volontariper controllare la merce, inscatolarlae inviarla alleorganizzazionibenefiche. Nell’altra pagina, in primo piano, da sinistra, Biagio D’Aleo, Silvana Gandino e Giorgio Migliasso

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A BARISCIANO, IN ABRUZZO, RIPRENDONO LE LEZIONI. LE SCUOLE COSTRUITE CON I SOLDI DI SPECCHIO DEI TEMPI, CON IL CONTRIBUTO DELL’UGAF

Il nuovo edificio dispone di un asilo condue aule, la scuola elementare, quellamedia, la mensa con cucina attrezzata eun locale frigorigero oltre all’aula di infor-matica e ai locali per i docenti. «La strut-tura è molto bella, moderna e già popolata- continua Sfera -. I bambini, infatti, hannoiniziato le lezioni prima dell’inaugurazioneufficiale, davanti alle autorità». Il 25 gennaio è stata dunque una dataimportante per i bambini di Barisciano.Abbandonati i freddi container, gli sco-lari hanno ripreso le lezioni in una scuolavera. E la campanella ha ricominciato asuonare per il ritornoalla normalità.

Ritornoalla normalità

PAOLA RAVIZZA

PRIMO PIANO

Il primo giorno di lezione nelle nuove scuoleper gli studenti di Barisciano

Poco per volta. Sembra essere que-sto il motto silenzioso dei terremo-tati d’Abruzzo, che appunto, un po’per volta vedono ricostruire le case,le scuole, gli ospedali, i luoghi cheospitavano il vivere quotidiano. La rinascita questa volta si è compiuta aBarisciano, piccolo centro nell’entroterraaquilano quasi completamente distruttodal sisma. Qui, a fine gennaio, sono state rico-struite le scuole materne, elementari emedie. Ora sono ospitate in un edificiodi quasi mille metri quadrati realizzatocon criteri antisismici e ambientali al-l’avanguardia. Valore: poco più di un mi-lione di euro.La struttura scolastica è stata donatadalla fondazione La Stampa - Specchiodei Tempi di Torino, con il contribuito tragli altri, dell’Ugaf. E per questo l’associa-zione, attraverso alcuni suoi rappresen-tanti, è stata invitata a partecipareall’inaugurazione il 25 gennaio: «Toc-cante - dice Antonio Sfera, presidentedel Gruppo Sevel Val di Sangro -. Bari-sciano sembra un paese disabitato:nessuno per strada, impalcature ovun-que ed edifici pericolanti. La cittadinaè stata pesantemente colpita dal ter-remoto, ma per fortuna non ci sonostati morti».

VI

glio. Introduce l’incontro il presidentedell’Ugaf, Filippo Beraudo di Pralormo. 3 marzoLe criticità dell’alimentazioneIncontro con Alessandro M. Gaetini, autore del libro “Il medico in cucina”10 marzoLe vie di Torino: un percorso nella storiaIncontro con lo studioso Gian Paolo Rovetto. 17 marzoLa Pinacoteca AgnelliNe parla Marcella Pralormo, Direttricedella Pinacoteca.24 marzoFausto Coppi, il romanzo di una vita. Incontro con l’autore Beppe Conti, Faustino Coppi e Nino Defilippis.

VITA ASSOCIATIVA

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Il desiderio di cultura e di approfondimentosono alla base del successo degli appunta-menti all’Unione Industriale di Torino. Gli in-contri, organizzati da varie associazioni tracui l’Ugaf, sono sempre il mercoledì alle 10nella sala incontri dell’Unione, in via Fanti 17.

17 febbraio Che cosa ci riservano le stelle per il 2010A cura di Grazia Mirti, astrologa.24 febbraioCerti angoli di TorinoIncontro con gli autori Bruno Gambarottae Livio Bourbon. Interviene Giorgio Coni-

Gli appuntamentidell’Unione

L’ASSOCIAZIONETORINESE DEGLIINDUSTRIALIRINNOVA IL PROGRAMMADI CONFERENZE

DAL 2002 SI CELEBRA LA GIORNATANAZIONALEDEDICATA A QUESTAPATOLOGIAANCORA POCOCONOSCIUTA. I PREGIUDIZIDURI DASCONFIGGERE

“L’epilessia è l’unica malattia nellaquale la persona colpita soffre piùper l’atteggiamento altrui che per ilmale stesso”. La frase, raccolta sul sitodell’A.Pi.C.E., l’Associazione Piemon-tese Contro l’Epilessia, è emblematicaperché rivela il doloroso punto di vistadi chi ne è afflitto. Per questo motivo,dal 2002 la prima domenica di maggiosi organizza la giornata nazionale del-l’epilessia. A Torino sarà domenica 2alla 8Gallery del Lingotto. Si parleràdella malattia e dei pregiudizi che an-cora la riguardano. La patologia colpisce circa l’un percento delle persone in Italia, di en-trambi i sessi, di qualsiasi fascia d’età,ma con maggiore incidenza nell’infan-zia sino all’adolescenza e dopo i cin-quant’anni. «Ancora oggi – dice Renato De Gior-gio, Presidente dell’A.Pi.C.E. - è un di-sturbo che si tende a nascondere pervergogna. Alcuni pensano ancora a

una malattia contagiosa o a un di-sturbo mentale. Poi, molti temono rica-dute sul posto di lavoro o sulla patente.Su quest’ultimo punto, in effetti, il pro-blema esiste. Il documento viene so-speso finchè non si dimostra che perdue anni le terapie sono riuscite a fer-mare le crisi. Comunque sia, per questimalati la patente scade ogni due annie deve essere rinnovata dopo accuraticontrolli, diventando una spesa obbli-gata e ingiusta, soprattutto per i menoabbienti. Per questo la nostra associa-zione ha chiesto al legislatore di inter-venire per ovviare alla situazione». Alla giornata dell’epilessia partecipanoi medici e i volontari dell’associazione.«L’A.Pi.C.E. – continua De Giorgio –offre sostegno ai malati e ai loro fami-gliari con informazioni anche di naturalegale, contatti, notizie. In più, cerca ditogliere dall’isolamento i malati orga-nizzando concorsi, come quello di poe-sia e un paio di gite l’anno». Per

Ignoranzaalleata dell’epilessia

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VITA ASSOCIATIVA

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RINNOVO CARICHE

Direzione Fiat Area Roma

Presidente Delegato: Antonio BRUNETTI

Vice Presidente Delegato: Giulio QUINZI

Segretario: Amalia CELANI

Consigliere: Fabrizio CACAVOS

Consigliere: Giancarlo PANICONI

Consigliere: Gilberto CESARONI

Consigliere: Paolo COGLIATI

Consigliere: Antimo IANNOTTA

Consigliere: Gennaro D’AMICO

Revisore: Renata ESPOSITO

Revisore: Cesare SCHIETROMA

rendere più piacevole la domenica alla8Gallery, l’associazione ha previsto unconcerto della “Match Point Band”.Repertorio rock con classici italiani estranieri. L’appuntamento è dalle 17alle 19,30.

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EX AUTOBIANCHI DESIOSCALA QUARANTA

27 febbraio: campionato sociale diScala quaranta presso il Centro DiurnoAnziani Via S. Pietro 14, Desio. Tel.:0362/624263, lunedì 9 /12, mercoledì9 /12 -14 /17.30.

INTERAZIENDALE CENTRALEE CAPOGRUPPO VISITA ALLA SINDONE

12 aprile: visita alla Sindone.13 aprile: visita alla città di Chieri,Castello di Pralormo e “Messer Tulipano”.2 - 16 maggio: soggiorno climaticomarino a “Loano 2 Village”.12 - 23 ottobre: un viaggio oltrel’immaginazione tra l’Argentina e laPatagonia (prenotazioni entro finemaggio). Tel.: 011/00.65.440, 8 -13 e14,30 – 18, dal lunedì al venerdì.

SEDE TERRITORIALE DI CARMAGNOLABENEFICENZA PER LA CROCE ROSSA

27 febbraio: alle 21 serata di beneficenza con il gruppo teatrale “J’Amis dijBorgh”, commedia dialettale “Sogni d’oro... Onoranze Funebri e non solo!”13 marzo: visita alle grotte di Toirano. Seguirà pranzo a base di fritto di pesce.17 aprile: gita al lago d’Iseo e visita ad una cantina enologica. Tel.: 338/2651079-338/5289817, venerdì 14 /17 alla sede Alpini di via Q.Sella 52, Carmagnola.

IVECO STABILIMENTO TORINO CASTELLO DI RACCONIGI

20 marzo: Castello di Racconigi. Pranzo e visita guidata al centro della storicacittadina.18 aprile: gita ad Arona e Lago d’Orta.27 giugno - 3 luglio: tour della Cornovaglia e Londra. Viaggio in aereo e bus.Tel.: 011/00.73179-011/00.74645, martedì e giovedì 9.30/11.30.

AUTO MIRAFIORI CARROZZERIAPRANZO SOCIALE

23 maggio: pranzo sociale alristorante “La Ruota” di Pianfei (Cn).Tel.: 011/00.33295, lunedì, mercoledìe venerdì, 9/12.

COMAUPINNACOLO PASQUALE

26 marzo: alle 20.30 gara dipinnacolo pasquale al G.S. MorandoStrada Borgaretto 22, Borgaretto.24 aprile: prima gara sociale di pescaal lago Fario Giaveno (To).15 maggio: pranzo sociale alristorante “San Giovanni” di Cressa(No). Tel.: 011/00.49442, martedì,mercoledì e venerdì, 9/12.

FIAT AUTO ENTI CENTRALI TORINOA TUTTA PIZZA

4 marzo: Pianezza per “Tutta Pizza” con serata danzante (viaggio inpullman).20 marzo: gita a Genova in pullman per “Tutto Pesce”.3 aprile: Pianezza, gara di bocce “Lui & Lei” alla baraonda.17 aprile: pranzo sociale al ristorante La Ruota di Pianfei (Cn).Viaggio in pullman. Tel.: 011/00.34858-37043, lunedì, mercoledì evenerdì 9 /12.

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VITA ASSOCIATIVA

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IRISBUS ITALIA FLUMERI APPUNTAMENTO

6 - 7 marzo: ore 15, gara di boccepresso il Bocciodromo di MirabellaEclano (Av).20 marzo: ore 9 bocce “Torneodell’Amicizia”, presso Fiat Auto diPiedimonte S. Germano, Cassino (Fr).11 aprile: ore 7, gara di pesca allatrota presso il Lago Graziella, Castel del Lago (Av).30 aprile - 4 maggio: tour dellaSpagna. Tel.: 0825/430338, lunedì, 13 /16.

FIAT POWERTRAIN TORINOSICILIA ORIENTALE

24 - 31 marzo: tour della SiciliaOrientale. Trasferimenti in aereo e bus.9 - 11 aprile: week end all’Elba. 24 - 26 aprile: viaggio a Lourdes. Tel.: 011/00.34174-36778, martedì,mercoledì e venerdì 9.30/12.

FIAT AUTO RIVALTASOGGIORNO A SORRENTO

1 - 15 marzo: soggiorno a Sorrento.Viaggio in pullman.6 marzo: cena e ballo al ristorante“Camoscio” di Orbassano (To).10 aprile: gara di pesca.11 -25aprile: soggiornoaDianoMarina.17 aprile: gara di bocce. Tel.: 011/9081190, dal martedì alvenerdì, 9/11.

FIAT POWERTRAIN TORINOVALLE GRANA

27 - 28 febbraio: week end aPradleves in Valle Grana, a Cuneo.20 marzo: gita a Ceriale (Sv) e pranzocon menù a base di pesce. 24 - 31 marzo: tour della SiciliaOrientale. I trasferimenti sarannoeffettuati in aereo e bus.9 - 11 aprile: week end all’Isolad’Elba. 24 - 26 aprile: viaggio a Lourdes.Per ulteriori informazioni contattare lasegreteria ai numeri di telefono011/00.34174 - 36778, martedì,mercoledì e venerdì 9.30/12.

RICHIESTA CANDIDATUREEX STABILIMENTO LANCIA

I soci che intendono candidarsi per il triennio 2010-2012 devono recarsipresso la sede Ugaf di via Olivero 19, a Torino per compilare la scheda diadesione. Il termine per la candidatura è il 31 marzo 2010. Tel.: 011/612796 martedì e mercoledì dalle 15 alle 17 e venerdì dalle 9.30alle 11.30.

POLO STAMPAGGIO STAB.MIRAFIORI PRESSEGIARDINI HANBURY

17 aprile: gita a Ventimiglia pervisitare i Giardini Botanici Hanbury.Seguirà pranzo15 maggio: pranzo sociale al“Giardino Dei Tigli” Cussanio (Cn).Tel.: 011/00.32105, martedì e venerdì9.30/11.30, giovedÏ 14.30/16.30.

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RUBRICHE

LE PIEGHE BASE

Con queste poche e semplicissime mosse possiamo realizzare un gioco che per molti di noi è stato l’ingenuo e semplice passatempo dell’infanzia: “Inferno o paradiso?”

INFERNO O PARADISO?

Piegare il foglio lungo lediagonali. Riaprirlo e piegaregli angoli verso il centro creato dalle diagonali. Si otterrà un quadrato.

Girare il foglio e piegarenuovamente gli angoli verso il centro formato dalle pieghedelle diagonali, in modo da formare una busta.

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Creare le diagonali, facendo com-baciare spigolo con spigolo sullastessa facciata del foglio. Premerebene.

Girare la carta e piegare il qua-drato nelle due metà, creandocosì le linee mediane. Premerebene.

Il 99 per cento dei lavori parteda un quadrato. La carta perorigami di solito misura 15 cm.per lato.

La poesiadell’origamiÈ L’ANTICA ARTE ORIENTALE DEL PIEGARE LA CARTA PER CREARE OGGETTI E FIGURE. INGREDIENTI INDISPENSABILI: PRECISIONE, PAZIENZA E FANTASIA. COME CI SPIEGA IL SOCIO PIERO DE TOMATIS

FOTO DI ALESSANDRO LERCARA

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RUBRICHE

Piegare il foglio lungo le mediane esollevare i lembi dei quattro coni che sisono formati.

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Piero De Tomatiscon alcune delle sue coloratecreazioni

Capovolgere la struttura e colorare due triangoli contrapposti.

Il gioco consistenell’inserire pollice e indicenei quattro coni aprendoli echiudendoli e facendocomparire e scomparirele facciate colorate.

UN RAPPORTOANTICO ESTRAORDINARIO LEGA LE PERSONE AL PIÙ FEDELE TRA GLIANIMALI. I BENEFICI PER I BAMBINI E GLI ANZIANI

“Il 3 marzo del 2009 è mortoSasha, il mio cane. Mi piace ri-cordarlo con alcuni versi di unacanzone di Jovanotti ‘A te chehai preso la mia vita e ne hai fattomolto di più’. Il nostro viaggio è ini-ziato nel Luglio del 1998 quando, inprocinto di laurearmi, ho deciso cheLUI sarebbe stato il mio ‘regalo’. E que-sto è stato un dono meraviglioso! Ab-biamo trascorso 10 anni indimenticabili,ricchi di passeggiate alla scoperta di postisempre nuovi, di gioco, di divertimento, dicoccole, a volte di rimproveri e di sacrifici,ma soprattutto di lealtà e amore; unamore puro, grande e incon-dizionato”. Con queste pa-role, una ragazza a me moltocara, ricorda il “suo miglioreamico”. E come lei, ogni per-sona che abbia avuto la fortuna di condi-videre parte della propria vita con il suocane, ha sicuramente una storia bella ecommovente da raccontare. Ma cosa rende questo rapporto cosìspeciale? La sua peculiarità non è fruttodi nuove scoperte. Già nel 4500 a.C.Omero racconta che, al suo ritorno adItaca, Ulisse non viene riconosciuto nèdalla moglie Penelope nè dal figlio Tele-maco. Solo il suo cane Argo agita la codain segno di riconoscimento. Nel 1953, lo psichiatra infantile americanoBoris Levinson dà avvio all’innovativa tec-

nica della Pet Therapy, scoprendo, inmodo casuale, che la presenza affettuosae gentile del suo “amico a quattrozampe” nello studio, è in grado di rilassarei suoi piccoli pazienti e agevolare l’instau-rarsi di un rapporto di fiducia con il me-dico. Dal 2003 questa tecnica vienericonosciuta come cura ufficiale anche inItalia e ne inizia la sperimentazione, con-validata da ottimi risultati, in ospedali, isti-tuti e case di riposo. Ma i benefici indotti da questo rapporto

riguardano molte persone:un recente rapporto dellaLav riporta, infatti, che “lapopolazione italiana ospitain casa circa 6 – 7 milioni di

cani”! Tra questi vi sono molte personeanziane o sole che in questa relazione tro-vano un valido sostegno, riescono a col-mare in parte affetti mancanti o carenti etollerare meglio il senso di solitudine...siperchè i cani non sono silenziosi...! Visono interi nuclei famigliari “alleggeriti”dalla presenza del proprio amico, il qualeattenua le tensioni e allevia gli stati di an-goscia caratteristici delle situazioni di crisi.Infine i bambini: per loro prendersi cura diquesto speciale compagno di giochi rap-presenta la possibilità di sperimentare leproprie capacità e i propri limiti, di dimi-

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RUBRICHE

Una relazione che colma i vuotie offre sostegno

L’uomoe il caneANTONELLA FIORENTINO, PSICOLOGA E PSICOTERAPEUTA *

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nuire la diffidenza verso la diversità, di in-durre atteggiamenti di accudimento e re-sponsabilità. Per chiunque, quindi,condividere la vita quotidiana con il pro-prio cane può essere fonte di arricchi-mento e di crescita personale. I motivisono svariati. La prerogativa di questo animale è la ca-pacità di stabilire con l’uomo un rapportoaffettivo caratterizzato da rispetto, coe-renza, cura e devozione. È in grado di sod-disfare uno dei principali bisognidell’uomo, quello di considerazione positivaincondizionata: è capace, cioé, di accettaree amare il suo padrone sem plicemente perquello che è! La relazione che ne risultapermette all’uomo di essere se stessosenza temere il giudizio.Il suo aspetto tenero e il bisogno di accu-dimento risvegliano nell’uomo una sensi-bilità primitiva, più infantile e profondafavorendo il contatto con quelle parti di sèpiù affettive, che restano spesso nascostenel rapporto con altri esseri umani e chepossono essere, invece, esteriorizzate e vis-sute nel rapporto con l’animale. Quantiburberi diventano miele davanti al proprioamico a quattro zampe! La sua presenzaagevola i contatti personali, è spunto diconversazione, di riso e di nuove cono-scenze. Chi ha un cane ha un giudizio

positivo im -

me diato nei confronti di un’altra coppiacane - padrone, le barriere crollano e si su-pera l’abituale diffidenza. Così, persone chenon avrebbero avuto altrimenti modo di co-noscersi, hanno la possibilità di incontrarsi.Il cane è una creatura facilmente mallea-bile, che tende ad adattarsi alle caratteri-stiche del padrone; talvolta al punto daarrivare ad assomigliargli, replicandonevirtù e vizi. Così, osservando con affetto etenerezza “i vizi e gli atteggiamenti” delproprio cane, si scorgono parti di sè e siimpara a trattarle con più dolcezza, ad ac-cettarle e ad amarle!Vivendo meno dell’uomo, il nostro amicoci permette, infine, di avvicinarci allamorte, ci insegna ad apprendere e ad ac-cettare la ciclicità della vita. Ma questo nonha il potere di rovinare “l’indimenticabileviaggio”... Forse anche que sto lo rende

così speciale.

RUBRICHE

Il cane tende ad adattarsi alle caratteristiche del padrone a volteassomigliandoglianche nei difetti

* Libera professionistae collaboratrice del servizio di aiuto psicologico e psichiatrico della Asl di Torino(tel. 347/1666052).

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